Antier – De La Quimera, El Dolor

L’impressione è che negli Antier la componente strumentale sia messa in subordine allo spoken word, impedendo che sia la musica a costituire il vero fulcro dell’album.

E’ difficile parlare con la necessaria equidistanza di un album che, alla fine, si basa su spoken word declamati in una lingua che non si padroneggia a sufficienza.

L’idea di inserire parti parlate su una base musicale fatta di liquido post rock non è nuova: solo qualche settimana fa abbiamo recensito su MetalEyes l’ottimo album dei The Chasing Monster e questo offre la possibilità di partire proprio da lì per commentare questo lavoro dei catalani Antier.
Se sono simili le coordinate di base, con un sound dall’incedere tra il sognante ed il malinconico a fungere da colonna sonora a testi recitati, sono altrettanto differenti i contenuti e gli esiti: dove la band italiana colpiva nel segno in virtù di una scrittura musicale sempre volta alla ricerca di armonie di cristallina bellezza, gli iberici tendono più a creare un substrato atmosferico privo di decise linee guida melodiche; e se, nel primo caso, due ospiti dalla buona impostazione interpretavano in inglese le parti dei protagonisti di un racconto che per lo più inframmezzava i brani, in De La Quimera, El Dolor la voce enfatica ma di limitata espressività del drummer Santiago Arderiu si erge spesso a protagonista del lavoro, rivelandosi alla lunga piuttosto stucchevole. In sintesi, sembra proprio che negli Antier la componente strumentale si riveli soprattutto un accompagnamento allo spoken word, impedendo che sia la musica a costituire il vero fulcro.
Questo limita non poco la fruizione dell’album, proprio perché vengono meno due elementi chiave quale l’immediata comprensione dei testi, preclusa ai non ispanici, ed una componente musicale in grado di reggersi da sola, se non nei brani che restano maggiormente immuni dall’invadenza verbale, a dimostrazione delle non disprezzabili doti compositive del duo di Barcellona.
Non dubito che chi abbia dimestichezza con la lingua possa gradire maggiormente un lavoro valido dal punto di vista musicale ma che, per tutte le caratteristiche sopra descritte, difficilmente farà un altro giro nel lettore dopo il primo ascolto.

Tracklist:
1.Nada Está Escrito
2.Al Arder Bajo El Cielo
3.Más Allá De La Miseria
4.De La Quimera, El Dolor
5.Sin Dejar De Respirar
6.En Un Último Suspiro
7.Del Hambre, La Desidia
8.Al Final Todo Fue

Line-up:
Santiago Arderiu: Drums and vocals
Victor Gil: Guitars

Guillem Laborda: Keys on 1, 4 & 5
Gemma Llorens: Cellos on 2 & 4
Marta Catasús: Vocals on 4

ANTIER – Facebook

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