Neos – Neos
Lo stile musicale di Nika prende le proprie basi dal doom, le ammanta di un piacevole alone di “kosmische musik” e, tra pulsioni psichedeliche e post metal, convince ed avvolge il giusto rendendo il lavoro decisamente apprezzabile.
Davide Laugelli – Soundtrack of a Nightmare
L’esperimento di Davide Laugelli è senz’altro convincente, nonostante il bassista scenda su un terreno normalmente non battuto, a dimostrazione di una preparazione inattaccabile ed anche di una certa ispirazione, sfuggendo agli stucchevoli tecnicismi che spesso ammorbano gli album strumentali.
Egon Swharz – In The Mouth Of Madness
Quello degli Egon Swharz, pur non mostrando elementi di novità, si rivela al mio orecchio superiore ad altre uscite di questo tipo, grazie ad un suono più profondo ed intenso.
Fabio La Manna – EBE
In EBE potrete trovare progressive metal, progressive rock, post rock e ambient, il tutto perfettamente inglobato in un’opera davvero riuscita, complimenti.
Godzilla In The Kitchen – Godzilla In The Kitchen
I tre giovani ragazzi tedeschi si lanciano senza particolari remore in un impresa dagli esiti incerti ma dalla quale escono alla fine piuttosto bene, pur non restando immuni da qualche pecca.
Goodbye, Kings – Vento
Vento è un disco dal respiro superiore, al quale il mezzo fisico va stretto e che si deve ascoltare ed ascoltare ancora, non per comprenderlo meglio, ma per sentire sulla propria pelle una carezza, perché le carezze fanno sempre piacere.
Elemento – Io
Un gran bel disco, fatto di grandi melodie e di un metal davvero progressivo.
Firmam3nt – Firmament
Siamo negli ormai classici territori del prog metal moderno, perciò troverete pane per i vostri denti specialmente se siete fans accaniti di Opeth e Porcupine Tree.
Naat – Naat
Climax e discese, accelerazioni e fluttuazioni improvvise, gravità che mancano in assenza di aria.
Negative Symbols – Without Voices
L’album scorre via gradevole e Willnecker è davvero bravo nell’esprimere le sue competenze relative al sound offerto, ma alla fine l’ascolto non lascia tracce indelebili, proprio a causa della sua struttura esclusivamente strumentale.
Ciconia – Winterize
Un album che, pur tra qualche imperfezione, convince e lascia nell’ascoltatore la sensazione di essere al cospetto di una band con ancora molti margini di miglioramento.
Raff Sangiorgio – Rebirth
Un lavoro che piacerà agli amanti della band madre, ma che non mancherà di conquistare i divoratori di opere strumentali composte da virtuosi delle sei corde.
Muschio – Zeda
I Muschio sono un gran bel sunto di gran parte di quello che c’è di buono nella musica pesante italiana.
Fuzz Orchestra – Uccideteli Tutti! Dio Riconoscerà I Suoi
Tutto funziona, ma sembra mancare la possibilità di intravedere ulteriori sviluppi
Clouds Taste Satanic – Your Doom Has Come
Il secondo album dei Clouds Taste Satanic è una gustosa pietanza alla quale manda l’ingrediente decisivo che la renda irrinunciabile e, soprattutto, l’ennesimo buon lavoro che corre il rischio d’essere ignorato
Niō – Niō
Dopo aver dichiarato chiusa, salvo improbabili ripensamenti, la lunga storia degli Ephel Duath, Davide Tiso si ripresenta sulla scena con questo nuovo progetto denominato Niō.
Luna – On the Other Side of Life
Dopo aver sperimentato qualcosa di diverso in occasione del recente Epi, DeMort ripropone le sonorità dedite ad un funeral atmosferico devoto in maniera financo eccessiva agli Ea.
Bug – Alpha
Un concept futurista ed un ottimo esempio di metal strumentale per l’esordio di Bug.
Cold Insight – Further Nowhere
Chi ha apprezzato l’operato di Sebastien negli Inborn Suffering e nei Fractal Gates, si avvicini comunque senza indugi a a questo progetto di sicuro interesse e ragguardevole qualità, in attesa di seguirne i prossimi sviluppi.