I britannici Tax The Heat sono la summa di ciò che è stato negli ultimi il rock alternativo più valido.
La Nuclear Blast è una delle maggiori etichette mondiali di metal ed affini, ma ha fatto bene ad introdurre nella propria squadra questo gruppo che è assai interessante. Le sue influenze sono molte e disparate, si parte dal classico rock pop britannico per arrivare al pub rock, e al Duca Bianco e molto oltre. Come detto sopra questa band è un piacevole compendio di guitar rock e di come si possa fare un album energico e che rimanga melodico e molto british. Era da tempo che non si sentiva un gruppo britannico esprimersi a questi livelli senza scimmiottare qualcuno, o proponendo qualcosa di stantio. I Tax The Heat sono una ventata di aria nuova, con il loro rock pop che descrive la nostra difficile società, ma lo fa in maniera da non insegnare nulla a nessuno, solo far capire che, magari, se fossimo più buoni staremmo tutti più comodi. Il gruppo di Bristol è cresciuto molto dal debutto del 2016 Fed To The Lions, che era già valido, ma questo disco è superiore. Le soluzioni sonore sono sempre piacevoli e profonde, le melodie sono sviluppate molto bene e la struttura delle loro canzoni è solida. Non deve spiazzare il fatto che escano per un’etichetta metal, perché i tempi attuali non hanno più queste divisioni e si deve considerare il valore intrinseco del disco. Molti ascoltatori con gusti diversi apprezzeranno questo lavoro dei Tax The Heat, che è una delle cose migliori uscite dalle isole britanniche negli ultimi anni, anche se il gruppo non è spinto come altri dalla stampa musicale inglese.
Tracklist
1. Money In The Bank
2. Change Your Position
3. Playing With Fire
4. All That Medicine
5. On The Run
6. The Last Time
7. Taking The Hit
8. My Headspace
9. We Are Consumers
10. Cut Your Chains
11. Wearing A Disguise
12. The Symphony Has Begun
Line-up
Alex Veale – vocals, guitars
Antonio Angotti – bass, backing vocals
JP Jacyshyn – guitars, backing vocals
Jack Taylor – drums, backing vocals