The Land Of The Snow – Paths Of Chaos

Lenta rivoluzione, un camminare nel bianco caos della neve, ascoltando solo il proprio respiro irregolare.

Post metal, post rock, ambient e doom altro da un musicista davvero eclettico, che risponde al nome di Joel Gilardini. Joel suona e manovra molte cose, ad esempio fa live di chitarra ambient, per poi collaborare con gruppi differenti, e ciò lo si può notare dalle collaborazioni che appaiono in questo disco pubblicato dalla genovese Taxi Driver Records, per esempio Jacopo Pierazzuoli alla batteria, già nei Morkobot, Obake e Osso, o Eraldo Bernocchi al mix. In Svizzera, ultimamente, gruppi come gli Osso hanno prodotto dischi notevoli, soprattutto per originalità ed ampiezza dello spettro musicale. Il presente lavoro di Joel sotto il nom de plume di The Land Of The Snow si presenta con un suono non molto veloce eppure possente, con la chitarra che detta i tempi e che muta molte forme con il divenire delle canzoni. Paths Of Chaos è un tentativo riuscito di portare l’ascoltatore in un territorio altro rispetto a quello dove sta la sua forma fisica. Joel ha molta cura per le sue composizioni, che sono originali e molto introspettive, dove si scava dentro al proprio io. I riferimenti musicali ci sono ma importano poco, perché questo disco, usando mezzi e codici comuni, arriva ad affermare un discorso musicale originale e molto personale. Paths Of Chaos indica percorsi che ascoltando questo disco ognuno può intraprendere in maniera diversa, ascoltando questo doom ambient, dove i suoni regalano una dilatazione del tempo. Non è musica da sentire ad occhi aperti, ma il buio è forse la condizione migliore per calarsi qui dentro, perché come ogni vero discorso introspettivo non deve avere punti di riferimento. Un disco originale, che fa parte di un percorso importante e davvero creativo che sta compiendo questo musicista.

TRACKLIST
1.Lone Wolf Ritual
2.Forget Everything
3.Beyond The Golgotha
4.Impermanent Bliss
5.States Of Longing
6.Nomad’s Dust
7.Path Of Chaos

LINE-UP
Joel Gilardini – treated guitars, drums programming & electronics.

THE LAND OF THE SNOW – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Hannah Jadagu – Describe
    by Leonardo Pulcini on 29 Ottobre 2025 at 17:53

    Eremita in una foresta incantata, per Hannah Jadagu il tempo smette di scorrere mentre scrive un album catartico, arrivato da un altra dimensione per scavarci dentro.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 03
    by Simone Benerecetti on 29 Ottobre 2025 at 9:49

    Due chiacchere e ascoltiamo : Britt Warner, Asma, Karina Ramage, Late Aster, Kostas Hiras & Eleftherios Moumdjis, RosGos, Voicians, Wavepool, Julie's Haircut, The Crimson Shadows.

  • Confessioni di una maschera “Donne che odiano le donne”
    by Marco Valenti on 27 Ottobre 2025 at 17:38

    Un’analisi amara sulle ultime elezioni in Toscana e sul clima d’odio esploso online contro Antonella Bundu. Non conta l’esito politico, ma il degrado culturale e sociale che la rivoluzione digitale ha messo a nudo: razzismo, sessismo, assenza di pensiero critico.

  • The Sences – Emilia / The Fall 7″
    by Il Santo on 27 Ottobre 2025 at 9:57

    The Sences: vengono dalla Grecia  sono poco più che ventenni e già possiamo definirli uno dei gruppi più clamorosi fra quelli in circolazione.

  • Not Moving – That’s all folks!
    by Reverend Shit-Man on 26 Ottobre 2025 at 21:00

    “When you went this way I went that way Where are we going? We’re not moving Not moving, not moving!” Esistono canzoni (e versi di canzoni) che possono rappresentare l’anello di congiunzione tra l’inizio e la fine del ciclo vitale musicale di una band, di un movimento e/o di una stagione artistica. Nel caso del

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »