Come scrivo da molto tempo, nel post extreme metal moderno il filo che divide un bel disco dalla solita proposta senza nerbo, creata per solleticare i giovincelli dai gusti intellettualoidi, è sottilissimo.
Le band che, al metalcore, aggiungono intricate parti che vorrebbero essere progressive, ma risultano solo cervellotiche note una sopra l’altra, non sono certo poche, così come l’uso ormai diventato per la maggior parte dei casi demenziale, della doppia voce (indovinate un po’, scream estremo e clean adolescenziale).
Non si discosta da quanto detto neppure il secondo album dei transalpini Uneven Structure, sestetto moderno che amalgama nel proprio sound tutti i difetti appena menzionati creandoci intorno un lavoro della durata di un’ora, nel corso della quale non inquadra mai la porta e come un centravanti a cui manca completamente il senso del goal, arriva alla fine senza aver mai segnato, in questo caso senza una canzone che vada al di là dei cliché del genere.
La Partition, dunque, risulta un album che nulla aggiunge al genere che più di tutti ha dato soddisfazioni negli ultimi anni, ma che da un po’ di tempo non riesce più (a parte poche eccezioni) a strappare qualche applauso, ancorato alla solita alternanza tra parti violente ed altre post rock: in questo caso i Meshuggah fungono da riferimento alla parte progressiva e violenta di brani come Brazen Tongue e Funambule, mentre le parti ambient e post rock non coinvolgono risultando noiose.
Il difetto più grande di questo album è la freddezza che aleggia per tutta la durata, tenendo imprigionate le emozioni, mentre la musica scivola via facendosi dimenticare in fretta.
Prodotto benissimo, La Partition potrà sicuramente trovare estimatori, magari negli amanti dei suoni moderni e cool, ma a mio modesto parere anche nel genere ci si può sicuramente rivolgere altrove.
TRACKLIST
1.Alkaline Throat
2.Brazen Tongue
3.Crystal Teeth
4.Groomed And Resting
5.Incube
6.Succube
7.Funambule
8.Greeted And Dining
9.The Bait
10.Our Embrace
11.Your Scent
LINE-UP
Arnaud Verrier – Drums
Benoit Friedrich – Bass
Igor Omodei – Guitar, Production, Videos
Jérôme Colombelli – Guitar
Matthieu Romarin – Vocals, Production
Steeves Hostin – Guitar