Un super gruppo estremo nuovo di zecca, anzi un super duo diventato trio con l’entrata in formazione della bassista Sonia “Anubis” Nusselder, un’alleanza Olanda/Svezia/Regno Unito che porta alla guerra musicale con i generali in comando Dave Ingram (Down Among the Dead Men, Echelon, Just Before Dawn, ex Bolt Thrower, Hail Of Bullets e Benediction) e Jonny Pettersson (Ashcloud, Gods Forsaken, Henry Kane, Human Harvest, Just Before Dawn, Pale King, ma la lista sarebbe ancora più lunga).
Ingram ovviamente dà la carica dietro al microfono ed il polistrumentista svedese ci fa sanguinare i timpani suonando come il giorno dell’esplosione della Terra, fanno del debutto degli Ursinne un’imperdibile opera old school per i deathsters che hanno ancora nelle orecchie le opere dei Bolt Thrower come quelle dei primi Entombed; infatti questa pericolosissima alleanza porta inevitabilmente il sound verso la coesione tra il death metal belligerante dello storico gruppo britannico e quello tradizionale, suonato nel nord Europa.
Così nasce Swimming With The Leviathan, sviluppandosi su dodici brani, incluse quattro cover pescate in giro per il circuito rock mondiale (The Osmonds, The Vapors, Queen Of The Stone Age, Siouxie And The Banshees): una tempesta di ritmiche e riff che vanno ad abbracciare le due correnti storiche del death con una più marcata predisposizione per la battaglia musicale insita nel sound del gruppo britannico, mentre il rifferama di stampo swedish death è comunque presente.
Ne è il più fulgide esempio il potentissimo mid tempo di cui è composta Bullet Bitten, apice compositivo di questo mostruoso lavoro, a cui se si vuole trovare un difetto lo si può riscontrare nel numero di cover, comunque all’altezza della situazione.
Ingram è il solito soldato/orco, temibile mercenario al servizio della guerra, Pettersson sa il fatto suo e la drum-machine fa il suo sporco lavoro anche se un più caldo e umano drumming avrebbe sicuramente giovato all’intera opera.
Niente di più, niente di meno, Swimming With The Leviathan farà la gioia dei deathsters orfani dei Bolt Thrower e vogliosi di ascoltare l’ordine di attaccare potente e belluino del generale Ingram.
Tracklist
01. Devil May Care
02. I, Serpentine
03. Bullet Bitten
04. The Chimes of Midnight
05. Crazy Horses (The Osmonds cover)
06. Talons
07. Underworld
08. Turning Japanese (The Vapors cover)
09. Hollow Hearse
10. Something Wicked This Way Comes
11. Monsters in the Parasol (Queens of the Stone Age cover)
12. Spellbound (Siouxsie and the Banshees cover)
Line-up
Dave Ingram – Vocals
Jonny Pettersson – All instruments
Sonia Nusselder – Bass