Inira – Gray Painted Garden

Il quartetto nostrano si rivolge con la sua musica agli amanti del metal moderno, ed i capisaldi del genere sono tutti ben sistemati all’interno di questa raccolta fatta di undici tracce di metallo moderno e melodico che formano un’opera esplosiva e benedetta da un songwriting che ne alza non poco l’interesse.

Un sound dal taglio internazionale, così come la dimensione di questa ottima band nostrana che, partendo dal Friuli, ha prima conquistato i paesi dell’est, firmando con una delle label metal più importanti a livello underground, la Another Side/Metal Scrap, ed ora ci prova con i paesi occidentali ed il Giappone.

Gli Inira, con Gray Painted Garden licenziano il loro secondo album sulla lunga distanza, dando un seguito al debutto Revolution Has Begun, uscito otto anni fa e seguito solo dall’ep Antartide del 2013.
Per questo nuovo lavoro sono state fatte le cose in grande, non trascurando nessun dettaglio ed affidando Gray Painted Garden alle sapienti mani di Henrik Udd (Bring Me The Horizon, Architects, At The Gates, Powerwolf, I Killed The Prom Queen, Hammerfall) ai suoi Recording Studio per la masterizzazione, i suoni di batteria a Riccardo Pasini (Extrema, The Secret, Blindead, Nero Di Marte), mentre praticamente l’intero album è stato registrato dal cantante Efis Canu.
Il quartetto nostrano si rivolge con la sua musica agli amanti del metal moderno, ed i capisaldi del genere sono tutti ben sistemati all’interno di questa raccolta fatta di undici tracce di metallo moderno e melodico che formano un’opera esplosiva e benedetta da un songwriting che ne alza non poco l’interesse.
Gli Inira sono la tipica band dai molti spunti melodici, dalle ritmiche moderne, con uso della doppia voce e con molte affinità con i “nuovi” In Flames, certo, ma presentano un lotto di canzoni riuscite e dall’appeal debordante se si è amanti del genere.
Appunto la band svedese è la fonte principale a cui gli Inira si ispirano, lo si sente dai solos melodici che tra i tanti input moderni lasciano trasparire note di un passato classico, di tradizione scandinava, in cui non mancano accelerate thrash ed atmosfere impregnate di sana violenza.
Fila come un treno questo lavoro, non lasciando indietro neanche un brano tra quelli presenti tra i quali vanno citati il singolo Discarded, This Is War, The Falling Man e la devastante Oculus Ex Inferi.
Ne sentiremo ancora parlare degli Inira, almeno per quanto riguarda queste sonorità, tutt’altro che facili da suonare risultando convincenti e pesanti come accade a questa band friulana dalle grandi ambizioni.

Tracklist
1. Gray Painted Garden
2. Discarded
3. This Is War
4. Sorrow Makes for Sincerity
5. Venezia
6. Zero
7. The Falling Man
8. The Path
9. Universal Sentence of Death
10. Oculus Ex Inferi
11. Home

Line-up
Efis Canu – Vocals
Marco Bernardon – Bass
Daniele Bressa – Guitars
Gabriele Boz – Drums

INIRA – Facebook

BAD AS

Il music video di “Midnight Curse”, dall’album omonimo (Rockshots Records).

Il music video di “Midnight Curse”, dall’album omonimo (Rockshots Records).

Italian versatile prog metallers BAD AS – who just concluded their successful tour in Europe, supporting the legendary guitarist VINNIE MOORE – will release their new album “Midnight Curse” on November 30th in Europe and December 7 in North America, via Rockshots Records.

PRE ORDER “Midnight Curse” album NOW ? http://smarturl.it/MidnightCurse

“MIDNIGHT CURSE” tracklisting:
1. Black Star
2. Midnight Curse
3. Coming Far Away
4. Shadows of the Night
5. Cause of my Poetry
6. Dream Fighter
7. Open Your Mind
8. At a Sunset
9. This Time
10. Dark Element

Founded in 2016 by the worldwide known bassist ALBERTO RIGONI (solo, Vivaldi Metal Project, former – Twinspirits) under the monicker BADASS, in 2018 the Italian metal band turned into BAD AS, featuring a brand new line-up and a huge step forward their unique and personal music style. While ‘Hard Rock’ is the starting point of BAD AS , the new album is a melting of genres including metal and progressive as well as a mixing of influences in the style of legendary bands such as Metallica, Megadeth, Whitesnake, DIO, Symphony X, Alter Bridge and many others. The new album “Midnight Curse” features unforgettable vocals and lyrics, killer guitars and a background wall of bass and drums.

More information at:
BAND: https://www.badas.rocks | http://www.albertorigoni.net
BANDCAMP: http://badasrocks.bandcamp.com

Aethereus – Absentia

Un debutto più che positivo per una band davvero eccellente sotto l’aspetto tecnico e che riesce a superare in modo soddisfacente anche l’ostacolo del songwriting in un genere nel quale scadere nel mero tecnicismo è piuttosto facile.

Il lato progressivo del death metal continua a mietere vittime, in questo periodo costellato da uscite molto interessanti sia per quanto riguarda le band più affermate che le giovani leve, sempre più agguerrite e preparate a livello tecnico.

Progressive death o technical death, fate voi, l’importante è strabiliare con capacità tecniche, brutalizzare il sound accelerando come una Formula 1 sul rettilineo prima del traguardo, ed aggiungere bellissime parti atmosferiche a fungere da quiete prima della tempesta.
In arrivo da Tacoma, cittadina dello stato di Washington, si affacciano sulla scena estrema grazie all’etichetta The Artisan Era gli Aethereus, quintetto attivo da quattro anni con un ep (Ego Futurus) alle spalle, ora affiancato da Absentia, primo lavoro sulla lunga distanza.
La band statunitense risulta perfettamente calata nel genere grazie ad un sound in linea con quanto descritto in precedenza, mancando forse di personalità, ma ritagliandosi un suo spazio in quanto a potenza e bravura esecutiva.
Absentia elargisce ottima tecnica in abbondanza, gli stacchi atmosferici sono oscuri e pesanti ma frenano l’ondata brutale del sound, mentre varianti ritmiche e scale vorticose dettano le regole su cui sono strutturati brani convincenti come in Fluorescent Halls of Decay e The Pale Beast.
Un debutto più che positivo per una band davvero eccellente sotto l’aspetto tecnico (Kyle Chapman e Ben Gassman risultano chitarristi dall’accentuato talento melodico), e che riesce a superare in modo soddisfacente anche l’ostacolo del songwriting in un genere nel quale scadere nel mero tecnicismo è piuttosto facile.

Tracklist
1. Cascades of Light
2. Writhe
3. Mortal Abrogation
4. Fluorescent Halls of Decay (Ft. Brody Uttley of Rivers of Nihil)
5. Absentia
6. That Which is Left Behind
7. The Black Circle
8. With You, I Walk
9. The Pale Beast

Line-up
Vance Bratcher – Vocals
Kyle Chapman – Guitar/Vocals
Ben Gassman – Guitar
Scott Hermans – Bass
Matthew Behner – Drums

AETHEREUS – Facebook

L’Ira Del Baccano – Si Non Sedes Is – Live MMVII

Torna in doppio vinile e in cd digipack una delle pietre miliari della psichedelia pesante italiana, un autentico capolavoro di suggestioni e stimoli neuronali.

Torna in doppio vinile e in cd digipack una delle pietre miliari della psichedelia pesante italiana, un autentico capolavoro di suggestioni e stimoli neuronali.

Il disco uscì in origine nel 2007 ed era finora disponibile esclusivamente in download digitale o in copie pirata in rete. Ora è il momento del suo ritorno in uno splendore maggiore rispetto all’originale, dato che il Pisi Mastering Studio ha compiuto un ottimo lavoro sullo spettro sonoro e sul bilanciamento dello stesso. In questa ristampa della Subsound Records si po’ quindi godere maggiormente della bellezza sonora di questo gruppo che è ciò che si avvicina di più in Italia alla mentalità dei Grateful Dead, ovvero suonare in libertà, bellissime jam che fluttuano libere nell’atmosfera. Ciò che è ancora più bello e che è L’Ira del Baccano fa psichedelia pesante. Questo esordio ha inoltre una storia particolare, perché è l’atto di nascita del nome L’Ira Del Baccano (tra l’altro un nome fantastico che avrebbe fatto la felicità degli esoteristi junghiani), dato che il disco fu registrato in due concerti nei quali il gruppo si chiamava ancora Loosin’o’Frequencies che ebbe un mini cd prodotto da Paul Chain come unica uscita. Oltre a sancire il cambio di nome, il disco dal vivo fu anche il decisivo momento di svolta per il gruppo, che divenne da quel momento totalmente strumentale. Inoltre il cambio di ragione sociale fu deciso quando il mix era già pronto. Questa è la storia per i posteri, ma la cosa più importante è che ci hanno dato questo disco che è un autentico capolavoro di libertà musicale, di psichedelia che si congiunge carnalmente con il metal, riuscendo a rimanere eterea e a far sognare l’ascoltatore. Infatti il disco all’epoca dell’uscita e negli anni successivi si fece una solida e molto meritata fama nel sottobosco musicale, e molti lo indicano come uno dei dischi fondamentali dell’ambito. Ascoltandolo ci si perde catturati dalla bellezza di queste note libere, suonate con uno spirito che si rifà agli anni settanta, ma che è anche proiettato anche nel futuro, perché infatti nei due ottimi dischi successivi, Terra 41 del 2014 e Paradox Hourglass del 2017, il discorso cominciato nel 2007 continua ulteriormente. Questo disco è bellissimo da ascoltare senza mai staccare le cuffie dalla testa, in un continuum spazio temporale appartenente ad una dimensione diversa dalla nostra.
Un’importante ristampa di un disco fondamentale per la musica pesante italiana e non solo.

Tracklist
1.Doomdance
2.Sussurri Di Nascita Celeste/Grateful to Jerry
3.875
4.Don Bastiano
5.Tempus Inane Flago Requiem Spatiumque Furori
6.Live Jam on Sussurri Theme (INEDIT VINYL ONLY bonus track)
7.Doomdance Apocalypse ’80 mix(VINYL ONLY bonus track;from ” Split 2010 ” digital ep)

Line-up
Alessandro “Drughito” Santori – guitar/direction and architecture of Baccano
Roberto Malerba – guitar/synth
Sandro “fred” Salvi – drums
Ivan Contini Bacchisio – bass

L’IRA DEL BACCANO – Facebook