Gwydion – Thirteen

Il suono di Thirteen è molto maturo, con un buon bilanciamento di potenza e melodia per creare un impatto il più epico possibile, con un ampio uso di cori.
Street Dogs – Stand For Something Or Die For Nothing

Stand For Something Or Die For Nothing è un disco che suona molto bene e fresco, inserendosi tra i migliori ascolti punk che si possano fare quest’anno.
Talbot – Magnetism

Magnetism è il nuovo e forse migliore capitolo di una saga che presenta solo ottimi dischi, con l’ascoltatore che viene condotto lontano, per poi tornare migliore di prima.
Show Aniki – Deep Blue Sessions

Nonostante i problemi di formazione il gruppo di Angers riesce a produrre buona musica e questo ep composto da quattro singoli è un ottimo biglietto da visita, per una band che si inserisce nell’ottima scuola francese del metal alternativo.
T-Error Machinez – The War Of Valkyries (Reworked)

L’idea di riprendere in mano il disco solista di Omega X e di rielaborarlo collaborando anche con altri gruppi come Synapsyche, Larva ed Xperiment è stata un’ottima idea che ha portato a fare un disco molto potente, melodico e ben bilanciato.
Nofu – Interruzione

I Nofu con i loro magnifici testi e l’hardcore punk vecchia scuola sono una bellezza da sentire e da vivere, perché potrebbero darvi il codice sorgente per hackerare la nostra vita.
Mr. Bison – Holy Oak

Tante influenze mescolate benissimo, un suono molto personale, un giro continuo, un disco solidissimo che fa viaggiare.
Tax The Heat – Change Your Position

Questo gruppo è un piacevole compendio di guitar rock e di come si possa fare un album energico e che rimanga melodico e molto british.
The Red Coil – Himalayan Demons

Un continuo groove sludge stoner metal, con intarsi desert, intensità mostruosa e su tutto una potenza distorta che porta via.
Progenie Terrestre Pura – starCross

I Progenie Terrestre Pura sono un gruppo che, usando il black death metal con venature industrial ed elettroniche, porta verso l’infinito il suo messaggio di angoscia e di incessante esplorazione sia dello spazio profondo che di noi stessi.
Inyan – A Bitter Relief

Il timbro musicale è molto influenzato dal grunge, linguaggio che non muore mai, al quale si aggiunge un’ottima struttura delle canzoni, che si dipanano dentro l’orecchio dell’ascoltatore, disegnando un racconto in musica.
Settle Your Scores – Better Luck Tomorrow

Dischi come questo sono sempre più difficili da sentire, perché nel pop punk la tentazione di rendere il tutto molto mieloso è sempre presente, invece qui le chitarre viaggiano veloci e la batteria mena, e non sbagliano un ritornello.
Savage Hands – Barely Alive

I Savage Hands fanno un genere che nella loro terra madre è decisamente inflazionato, ma lo eseguono in maniera al di sopra della media, e questo ep potrebbe essere l’inizio di qualcosa di molto interessante.
Otehi – Garden Of God

Garden Of God non è un disco da fruire velocemente, quanto un qualcosa da godere e da lasciare che ti cada dentro ascolto dopo ascolto, perché non è musica comune fatta per intrattenere, ma comunica qualcosa agli abissi che ci portiamo dentro.
Madball – For The Cause

Dopo tanti anni, dischi, guai e storie di fratellanza, i Madball con For The Cause producono uno dei dischi migliori della loro discografia.
Witchkiss – The Austere Curtains Of Your Eyes

L’atmosfera è la cosa più importante, e gli Witchkiss con il loro suono e la voce femminile riescono a creare una sorta di sospensione spazio temporale che fa stare bene l’ascoltatore, nonostante si viaggi nelle tenebre.
To Find Solace – The Place

Le capacità di questo musicista sono notevoli, dato che fa tutto da solo, ed il risultato è buono, molto fresco e potente.
Tons – Filthy Flowers Of Doom

Se volete un disco fragoroso, potente e con una psichedelia pesante e davvero imponente, allora questo Filthy Flowers Of Doom dei torinesi Tons fa per voi.
Natas – Delmar

Delmar fu il primo lavoro degli argentini Natas, e per molti fu un disco epocale perché portava con sé la scoperta di un suono che stava nascendo in quel momento e che aveva le sue radici nel passato ma guardava in maniera diversa al futuro.
El Rojo – 16 Inches Radial

I Kyuss hanno figliato moltissimo, lasciando un’eredità pressoché enorme, e questi calabresi partono dallo stesso deserto, ma ne creano uno tutto loro davvero magnifico per un debutto che lascia a bocca aperta.