Esogenesi – Esogenesi
I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.
Hardline – Life
La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.
Walkways – Bleed Out, Heal Out
In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.
Carnal Tomb – Abhorrent Veneration
I Carnal Tomb danno un seguito all’altezza del buon esordio di tre anni fa e come allora noi di Metaleyes ve ne consigliamo l’ascolto, sempre che i vostri gusti in fatto di death metal siano rivolti alla frangia tradizionale del genere.
Silenzio – Ep
I Silenzio sono un ottimo gruppo hardcore punk di Vicenza che attinge dalla splendida tradizione italiana del genere e al contempo innova fondendo vari sottogeneri.
First Signal – Line Of Fire
Line Of Fire è una raccolta di canzoni dove rocciose parti hard rock, si alleano con linee melodiche di rara bellezza, raffinate ed eleganti, sapientemente ruvide ma, allo stesso tempo ruffiane tanto basta per spaccare cuori tra i rockers dai gusti melodici.
Heilung – Futha
Cultura vichinga, antiche saghe islandesi e il tocco magico di un altro tempo rendono Futha un lavoro che può competere a disco dell’anno in svariate categorie, ma cosa più importante è un disco femmineo ed oscuro, terminato nell’ora più scura dell’anno, le 21 del 21 dicembre, dopo tre anni di lavorazione per un qualcosa di meraviglioso e tremendo.
DJ Vale – Groovin’ Connection
Collaborazione, condivisione, talento musicale e voglia di far star bene la gente, di massaggiare i sederi ma anche i cervelli.
Deepshade – Soul Divider
I Deepshade esibiscono un sound personale, riescono nella non facile impresa di risultare a loro modo originali, pur lasciando che all’ascolto dell’album le loro ispirazioni facciano capolino dalle pareti del tunnel dai mille colori in cui si entra appena si preme il tasto play.
DEFLORE & JAZ COLEMAN – Party In The Chaos
Si raggiunge l’apice, perché Jaz è il cantante a loro predestinato, la sua voce tagliente si inserisce benissimo nei loro suoni al contempo freddi e bollenti.
Glasya – Heaven’s Demise
Heaven’s Demise è composto da una decina di brani che nulla aggiungono e nulla tolgono al mondo potente, elegante del symphonic metal, le influenze sono chiare e perfettamente delineate in una struttura che, pur non offrendo spunti clamorosi, riesce a mantenere una buona dinamica, tra arrangiamenti orchestrali, e forza metallica sempre tenuta imbavagliata dalla gradevole interpretazione della vocalist.
Desecresy – Towards Nebulae
Un album legato alla tradizione classica, ma con un’anima underground che lo posiziona tra le uscite dedicate a chi dal genere cerca un sound davvero ostico, psicotico ed influenzato da band come Grave, Immolation ed Incantation.
The End Machine – The End Machine
The End Machine mette tutti d’accordo, non pretende di essere più di quello che è, un ottimo lavoro pregno di belle canzoni, incentrate sul rock più sanguigno e viscerale che ha passato indenne quarant’anni della nostra storia.
Chaos Magic – Furyborn
Questa alternanza tra possente metallo, eleganza melanconica e raffinato rock contribuisce alla riuscita di Furyborn nella sua interezza, i brani si susseguono tra esaltanti scorribande heavy/power e ruffiane melodie.
Dronte – Quelque part entre la guerre et la lâcheté
Un disco importante, che sviluppa un progetto inquieto, musicalmente e politicamente molto valido.
Rockin’ Engine – Midnight Road Rage
Midnight Road Rage è un album che si fa ascoltare con piacere e che, in quanto ad attitudine ed impatto, dice sicuramente la sua nell’affollato mondo del rock duro.
Tomb Mold – Planetary Clairvoyance
L’album si avvale di strutture sonore ispirate da Cannibal Corpse, Blood Incantation e Abhorrence, confermando i Tomb Mold come gruppo assolutamente a suo agio nel panorama estremo underground di matrice death metal.
Plague Vendor – By Night
Era da tempo che si era tutto orfani di un suono potente e indie punk rock, ma i Plague Vendor sono qui per colmare il vuoto e proporsi per occupare un posto importante nel futuro della musica alternativa, e soprattutto per regalare momenti piacevoli ai loro ascoltatori, e questo disco è pieno di bei momenti.
Rival Sons – Feral Roots
Far passare per semplice attitudine vintage, opere e band di questo valore sarebbe peccato mortale, il genere è vivo e vegeto e si rigenera grazie al talento di gruppi come i Rival Sons.
Aether – In Embers
In Embers si rivela un album piacevole, di maniera per molti, ma molto interessante per chi ama queste sonorità e le band di riferimento degli Aether.