Haram – Questo è Solo Chaos

Un disco che spezza schemi come se fossero steccati sotto un’onda tsunamica, una salutare scarica di adrenalina e di ottima musica fatta caos, un lavoro che ha radici solide e lontane nel tempo ma che è una delle cose più moderne e sincere degli ultimi nell’alternativo italiano.
Dury Dava – Dury Dava

Dentro si possono trovare tantissimi generi, dal krautrock al prog, dal kosmische alla psichedelia anni sessanta, e anche alcune strutture della jazz fusion.
Julinko – Nèktar

Nèktar è un disco che ha molte letture e regala tantissimi spunti diversi, è uno di quei dischi che porta l’ascoltatore lontano, in una terra dove le leggi fisiche non sono le stesse, un sogno che chiede di mutare forma per essere capito in fondo, un disco di musica bellissima e psichedelicamente altro.
Liles/Maniac – Darkenig Ligne Claire

Il lavoro è un’esperienza sonora che ottiene un software differente usando due codici sorgenti diversi, quello del black metal e quello dell’elettronica libera.
Il Vuoto – Vastness

Vastness è un lavoro che, per essere apprezzato al meglio, necessità d’essere ascoltato più volte, possibilmente come se fosse un corpo unico senza saltare da un brano all’altro: solo così si potrà godere pienamente della bellezza di quest’opera destinata a divenire un termine di paragone per il genere negli anni a venire, almeno a livello nazionale.
Monarch – Sabbat Noir

La ristampa di questo lavoro nei formati vinile e cassetta da parte della Zanjeer Zani Productions si rivela quanto mai opportuno , in quanto Sabbat Noir è uno dei prodotti più significativi usciti in tale ambito all’inizio del decennio
Anacleto Vitolo – Obsidian

Obsidian è uno studio compiuto in totale mancanza di atmosfera, un carpire rumori ed umori terreni, una continua scoperta sonora.
DEGREDO – A NOITE DOS TEMPOS

Ancestrali arcaici infernali suoni e rumori, per un esordio che, se musicalmente poco Black Metal, rimane comunque profondamente nero nell’anima, nel corpo e nell’infernale alone Dark Ambient che circonderà qualsiasi ascoltatore che ne tenterà il coraggioso approccio.
Die Sonne Satans – Metaphora

Ci si perde in questo tempo dilatato, in questi suoni altri, in questo austero tempo che non è il nostro, ed il tutto sarebbe immensamente piaciuto all’inquisitore Eymerich, a parte il monicker ovviamente.
Sektarism – Fils de Dieu

L’unica maniera per ascoltare la musica dei Sektarism senza essere respinti con perdite è quella di cogliere, innanzitutto, il senso della loro proposta dal punto di vista concettuale: compreso questo, ovvero il fatto che la band transalpina mette in scena un sorta di autoflagellazione musicale, allora si può tentare di aprire questo terrificante libro e sfogliarne la pagine.
Noche Oscura – Gate

Il risultato finale è oltremodo soddisfacente perché Gate risolta un’opera tutt’altro che tediosa, grazie al sapiente dosaggio tra melodia e ricerca sonora, e questo equilibrio consente al sound di non divenire né troppo soffocante né, al contrario, troppo lieve ed incapace di colpire.
Thou – Magus

E’ un’esperienza rigenerante abbandonarsi al suono devastante dei Thou, un’incendiaria miscela di sludge, doom, drone e black creata da musicisti di alto livello.
Faction Senestre – Civilisation

Un rumorismo dronico e industriale fa da tappeto sonoro a testi declamati in lingua madre, invero molto interessanti per la loro feroce quanto esplicita critica della modernità: questo chiaramente rende il tutto affascinante quanto dannatamente ostico.
Aseethe/Snow Burial – Split

Due maniere ugualmente interessanti ed efficaci di affrontare la materia metallica, con un carico di genuina rabbia e purezza di intenti che rappresenta infine il tratto comune.
Oltretomba – L’Ouverture des Fosses

Il lavoro si snoda senza prendere in minima considerazione l’idea di una forma canzone, basando il tutto su un impatto ossessivo che va ad erigere un sound a suo modo primitivo e dichiaratamente privo di ogni modernismo.
Pissboiler – Att Med Kniv Ta En Kristens Liv

Dopo soli tre anni di attività, i Pissboiler rappresentano una solida certezza con il loro personale suono opprimente, ma dalla forte connotazione catartica.
La Fantasima – Notte

Notte è un disco totalmente strumentale, e questo impasto sonoro sembra quasi doom fatto con un altro codice, con quella cifra stilistica che parla di malinconia ma anche di adorazione delle poche cose belle che ci circondano.
Demetra Sine Die – Past Glacial Rebound

Una vera lezione di stupendo post-black sperimentale, con intrusioni dark, noise, drone e doom. Un nuovo ed ulteriore volto dei Demetra Sine Die, fedeli a sé stessi eppure sempre capaci di rinnovarsi.
Bodies On Everest – A National Day Of Mourning

un frutto sanguinolento ed ipnotizzante che respingerà al primo ascolto, non piacerà decisamente al secondo, lascerà perplessi al terzo, e che al quarto diverrà un qualcosa di cui non si potrà fare più a meno, simile ad un veleno mortalmente lento ed assuefacente.
Nibiru – Netrayoni

Se aveste la fortuna di parlare con i Nibiru, e ne vale la pena perché capireste molto di più della loro musica, vi sentireste dire che Netrayoni è il disco che rappresenta al meglio lo spirito di questo gruppo, che è quasi un medium per portare in mezzo a noi esseri di altri dimensioni, seguendo il flusso che esce quando diventiamo per davvero noi stessi, nel bene e nel male, oppure quando ci buttiamo dentro la musica, in questo caso facendola.