METALEYES

The Royal – Seven
Questi cinque ragazzi sanno come suonare metal moderno cercando di piacere non solo a giovanissimi dal capellino rovesciato, ma anche ai metallari che hanno raggiunto la maggiore età, con una serie di melodie che si incastrano in brani aggressivi e perfettamente studiati.

Winter Deluge – Devolution-Decay
Quello dei Winter Deluge non è un black per palati raffinati ma neppure per gli appassionati duri e puri: si colloca piuttosto in una sorta di terra di mezzo nella quale, a mio avviso, riesce nell’intento di intrigare tutti piuttosto che non accontentare nessuno

The Helldozers – Carnival
Non sono eleganti e raffinati gli The Helldozers, anzi sono brutti, sporchi e cattivi ma a noi piacciono proprio per questo, quattro teppisti persi tra la bruma tedesca giocando a fare i cowboy, divertendosi e facendoci divertire.

Aksaya – Kepler
Kepler è un disco non comune e nemmeno conforme, ma che segue una poetica tutta sua, ed è assai notevole poiché esula dal mero significato black, per andare a ricercare qualcosa di diverso.

Hell’s Crows – Hell’s Crows
Un album spettacolare di power heavy prog metal perfettamente in bilico tra la tradizione europea e quella americana.

DOUBLE CRASH SYNDROME
Il video di I Wanna Be Your Monkey, tratto dall’album Die For Rock’n’Roll (Arising Empire).

Van Halst – World Of Make Believe
Un album americano doc in cui la componente alternative ha il sopravvento su quella gotica, con buone idee che diventano geniali quando il diavolo ha la meglio sui vampiri ed il blues irrompe con tutto il suo dannato appeal nel sound del gruppo.

Don’t Try This – Wireless Slaves
Un esordio che non passerà inosservato quello dei Don’t Try this: un perfetto connubio tra rabbia, potenza e melodia sorprenderà anche l’ascoltatore più esigente.

Hypocras – Implosive
Un folk metal semplice e battagliero, infuocato di passione che brucia per le tematiche care al viking.

Fen – Winter
Opere che emozionano cosi profondamente sono perle rare che non possiamo perdere.

Bastian – Back To The Roots
Torna il chitarrista Sebastiano Conti con il suo progetto Bastian, arrivato al terzo bellissimo lavoro: un album di hard rock classico suonato e cantato a meraviglia, che conferma il musicista e compositore italiano come uno dei migliori interpreti del genere negli ultimi anni.



WITCHES OF DOOM
Il lyric video di Run With The Wolf, tratto dall’album Deadlights (Sliptrick Records).

Malacoda – Ritualis Aeterna
Il gruppo accontenterà gli appassionati del metal elegantemente sinfonico e dalle tinte dark, anche se per uscire dai confini dell’underground servirebbe un colpo d’ala, ma noi ci accontentiamo e promuoviamo i Malacoda.

Marche Funèbre – Into The Arms Of Darkness
Il terzo full length dei Marche Funèbre è sicuramente quello della consacrazione, anche se non mancano margini di ulteriore miglioramento.

Endfield – Right To The Top
Non aspettatevi grossi richiami ai gruppi storici dell’AOR, il rock degli Endfield richiama soprattutto band ed artisti del modo patinato del rock radiofonico, me nel suo insieme risulta un ascolto piacevole.

Malignance – Architects Of Oblivion
Un gran ritorno per un gruppo fedele al metal e che, senza tanti proclami e pose, fa un disco da riascoltare spesso, mentre fuori scorre la vera battaglia chiamata quotidianità.