Woccon – Solace In Decay

Il death doom degli Woccon appare piuttosto peculiare nel suo incedere, proprio per i suoi tempi mai eccessivamente rallentati ed un mood molto meno cupo rispetto alla media.

Jupiterian – Archaic

I brasiliani Jupiterian fanno il loro esordio con questo ep all’insegna di un death doom dai connotati piuttosto tradizionali.

Aphonic Threnody – When Death Comes

Dopo un Ep e due split album gli Aphonic Threnody giungono al full-length d’esordio non tradendo le attese che i lavori in coabitazione con gli Ennui prima, e con i Frowning poi, avevano indubbiamente creato.

Dead Alone – Nemesis

Lasciatevi rapire dalla musica dei Dead Alone, Nemesis vi entrerà dentro per non lasciarvi più, impossessandosi del vostro corpo e della vostra anima.

My Shameful – Hollow

I My Shameful sciorinano oltre un’ora di dolorose litanie prive di sbocchi atmosferici ma intrise di un mood opprimente.

Dantalion – Where Fear Is Born

Quello che forse hanno perso a livello di peculiarità del sound, i Dantalion lo hanno guadagnato in immediatezza senza per questo smarrire quel gusto per composizioni dai tratti oscuri e malinconici che li contraddistingueva anche nella loro precedente incarnazione.

Helevorn – Compassion Forlorn

a2161075306 16 Helevorn – Compassion Forlorn

“Compassion Forlorn” non solo conferma la maturità compositiva acquisita dagli Helevorn ma, addirittura, li colloca ai vertici del movimento gothic-doom.

Decembre Noir – A Discouraged Believer

Decembre Noir A Discouraged Believer Decembre Noir - A Discouraged Believer

Forse i Decembre Noir non sono ancora riusciti a imprimere con forza un proprio marchio alla musica prodotta, ma qui il talento certo non manca e il death-doom da loro proposto ha già ora tutto ciò che serve per soddisfare gli appassionati.

Clouds – Doliu

a2124822099 5 Clouds - Doliu

Il dolore della perdita, la malinconia che si fa strada tra le pieghe del ricordo, la consapevolezza della caducità dell’esistenza ed il conseguente sgomento che ci travolge, sono gli ingredienti dei quali si nutre ogni singola nota di un disco sicuramente non facile, ma che non delude in alcun modo le aspettative derivanti da una line-up d’eccezione.

Doomed – Our Ruin Silhouettes

doomed3 Doomed - Our Ruin Silhouettes

Il progetto solista di Pierre Laube arriva al terzo album in due anni e conferma la parabola ascendente che caratterizza l’operato del musicista tedesco fin dall’inizio di questa sua avventura.

Ordog – Trail For The Broken

ordog Ordog – Trail For The Broken

Probabilmente, chi non ha mai ascoltato gli Ordog troverà apprezzabile quest’album, ma chi volesse capire da dove nasce la mia parziale delusione vada a riascoltarsi “Remorse”.

Crypt Of Silence – Beyond Shades

crypt Crypt Of Silence – Beyond Shades

Esordio soddisfacente ma non eccezionale, difficilmente però la Solitude punta sui cavalli sbagliati, quindi attendiamo fiduciosi un salto di qualità decisivo fin dal prossimo album.

Kuolemanlaakso – Tulijoutsen

kuoleman Kuolemanlaakso - Tulijoutsen

Viene confermata l’impressione di una band che, pur dedita al death doom, non si accontenta di seguire pedissequamente gli schemi compositivi delle band più note del genere.

Darkflight – Closure

darkflight Darkflight - Closure

Se vi è piaciuto l’ultimo bellissimo lavoro degli Woods Of Desolation sappiate che Closure è ancor più coinvolgente, il che è tutto dire…