Urza – The Omnipresence Of Loss

Urza - The Omnipresence Of Loss a4015674959 16

The Omnipresence Of Loss si rivela un lavoro senz’altro riuscito anche se, per le sue caratteristiche, la durata che supera di poco l’ora ne rende piuttosto impegnativo l’ascolto.

Red Moon Architect – Kuura

Red Moon Architect - Kuura a0675815021 16

I Red Moon Architect assorbono e rielaborano il meglio della più importante scena funeral del pianeta, quella finnica, e regalano con Kuura un capolavoro destinato a segnare il genere per molto tempo. Da ascoltare più e più volte finché la brina non si scioglierà mescolandosi alle lacrime.

Ataraxie – Résignés

Ataraxie - Résignés a0987078116 16

Il funeral death doom qui perde qualsiasi recondita connotazione consolatoria, per lasciare spazio ad un rabbioso disgusto che non rifugge del tutto aperture melodiche volte ad evocare solo disperazione piuttosto che un autoindulgente malinconia.

Illimitable Dolor – Leaden Light

Illimitable Dolor - Leaden Light a2580125241 16

Il death doom atmosferico degli Illimitable Dolor trova qui la sua ideale sublimazione, grazie ad un songwriting che in ogni suo frammento è finalizzato ad evocare emozioni struggenti, anteponendo l’aspetto melodico a qualsiasi altra sfumatura stilistica.

Il Vuoto – Vastness

Il Vuoto - Vastness a3237804684 16

Vastness è un lavoro che, per essere apprezzato al meglio, necessità d’essere ascoltato più volte, possibilmente come se fosse un corpo unico senza saltare da un brano all’altro: solo così si potrà godere pienamente della bellezza di quest’opera destinata a divenire un termine di paragone per il genere negli anni a venire, almeno a livello nazionale.

Maestus – Deliquesce

Maestus - Deliquesce a3552284906 16

Un atmosferico funeral doom è quanto ci offrono gli statunitensi Maestus: imponenti squarci strumentali evocativi,intrisi di romantica oscurità.

Abyssic – High The Memory

Abyssic – High The Memory a2744244252 16

Quasi un’ora e venti di musica può sembrare un’enormità, ma non lo è affatto quando viene esibita in maniera così fluida e l’audience possiede il giusto approccio al genere: ciò che meraviglia è appunto il fatto che in un lavoro di tali dimensioni non vi siano cali di tensione, specialmente nei due brani più lunghi che superano entrambi i venti minuti di durata.

Quercus – Verferum

Quercus – Verferum a3187543196 16

Questo quarto full length dei Quercus conferma quanto di buono già offerto in passato dal gruppo ceco, rafforzandone lo status di band di valore collocabile alle spalle dei mostri sacri del funeral.

Comatose Vigil A.K. – Evangelium Nihil

Comatose Vigil A.K. - Evangelium Nihil a0618230577 16

Evangelium Nihil è esattamente ciò che speravamo ci venisse nuovamente regalato prima o poi dai Comatose Vigil, indipendentemente dalla loro configurazione: questo è il funeral doom, strumento d’elezione per il raggiungimento della catarsi attraverso l’evocazione quasi fisica di un dolore che sembra impossibile poter circoscrivere.

Rigor Sardonicous – Ridenti Mortuus

Rigor Sardonicous – Ridenti Mortuus a3330661346 16

Il funeral, nell’interpretazione del duo di Long Island, è quanto mai essenziale e minimale ed è rivolto perciò a chi apprezza il genere nella sua versione più ottundente e meno atmosferica.

Skepticism – Stormcrowfleet

Skepticism - Stormcrowfleet SKEPTICISM

Una simile pietra miliare deve essere venerata come le compete da chi l’ha conosciuta in passato, mentre chi volesse approcciarsi con il genere potrebbe cominciare proprio da questo, che è il punto più vicino a quello da cui tutto è iniziato.

Evoken – Hypnagogia

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Monumentale e struggente opera di funeral doom per la band americana che non smette di stupire per l’ispirazione, la competenza e la sincerità.

Funeral Tears – The Only Way Out

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L’appuntamento con il nuovo lavoro targato Funeral Tears si rivela come di consueto gradito, in virtù dell’operato di un musicista che regala agli appassionati di funeral melodico esattamente ciò che avrebbero voluto ascoltare.

Riven – Hail To The King

Riven – Hail To The King a1456331347 16

Trattandosi della prima uscita con il marchio Riven,  Hail To The King strappa una comoda sufficienza, non solo di stima ma anche per le valide intuizioni, sicuramente da sviluppare in futuro, disseminate nei primi due brani.

Ivan – Memory

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Memory è un lavoro che gli appassionati dovrebbero sicuramente provare ad ascoltare perché molti potrebbero restarne folgorati, a differenza di altri che saranno spinti ad archiviarlo dopo uno o due passaggi.

Ennui – End of the Circle

Ennui - End of the Circle a0938212591 16

La scena funeral doom dell’est europeo ha una capacità incredibile di creare opere d’arte di alto livello;il quarto disco degli Ennui ci trasporta in territori disperati, rassegnati e onirici.

Sektarism – Fils de Dieu

Sektarism – Fils de Dieu a2584751226 16

L’unica maniera per ascoltare la musica dei Sektarism senza essere respinti con perdite è quella di cogliere, innanzitutto, il senso della loro proposta dal punto di vista concettuale: compreso questo, ovvero il fatto che la band transalpina mette in scena un sorta di autoflagellazione musicale, allora si può tentare di aprire questo terrificante libro e sfogliarne la pagine.

Pantheist – Seeking Infinity

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Un grande ritorno: l’attesa non è stata vana e il leader Kostas ci riporta alle radici del suo personale funeral facendoci immergere in zone della nostra anima completamente prive di luce.