Inire – Cauchemar

Un album che piace e che ha in un songwriting frizzante la sua maggiore virtù, mettendo da parte le ovvie similitudini con band già note, concentrato solo sull’impatto e l’ottima carica sprigionata dagli Inire.
Sakem – New War Disorder

New War Disorder è un disco molto al di sopra della media, solidissimo, di metal moderno eppure con un gusto antico, di quando il metal era usato per dire qualcosa, non come ora che troppo spesso è vuoto.
Immolation – Atonement

Sono tornati i re del death metal della East Coast, gli imprescindibili Immolation, creatura storica di un modo di concepire il metal estremo e, nella loro lunga storia, sinonimo di impatto, attitudine e coerenza.
Dischordia – Thanatopsis

I cultori del technical detah metal avranno di che gioire all’ascolto di Thanatopsis, un album difficile ma assolutamente affascinante.
Pleurisy – Experience The Sacrilege (reissue)

Un plauso doveroso va alla Vic Records per la tenace opera volta alla riscoperta di album che avrebbero rischiato di cadere prematuramente nell’oblio.
Mindscar – What’s Beyond the Light

Secondo album per il trio capitanato dall’ex Trivium Richie Brown: i Mindscar sono protagonisti di un sound che trova il perfetto equilibrio tra death metal classico, metalcore e soluzioni progressive.
Don’t Try This At Home – #01

Questo disco è una delle tante vie giovanili e moderne al metal, e dato che la mente deve essere aperta ascoltatelo, perché ne vale la pena e perché è una bella mazzata, e ogni tanto prendere due schiaffi sonori fa bene.
Crohm – Humanity

Bersaglio centrato in pieno per la band valdostana con Humanity, che si rivela un buon esempio di metal vecchia scuola.
The Replicate – The Selfish Dream

Questo lavoro merita un minimo di interesse, ma per la prossima volta speriamo in qualche ragguaglio in più per conoscere meglio i protagonisti di cotanto dolore musicale.
Naddred – Sluagh

La scena black in Irlanda ha partorito diversi buoni gruppi, ma sinceramente nessuno era all’altezza di questi ragazzi, e ascoltando le quattro tracce di questo demo lo capirete, essendo questo un black di livello assoluto.
Soen – Lykaia

Il problema di questo album è il suo essere prevedibile in ogni passaggio, studiato per portare l’ascoltatore verso la fine senza donargli quelle emozioni che chi ascolta musica del genere ricerca.
Omnisight – Power Of One

Mezz’ora di musica progressiva fuori dai soliti cliché in compagnia dei canadesi Omnisight.
Buensuceso – Analogy: The Sun | Divided Line

Il post metal dei Buensuceso vive di strappi dal background estremo che giungono a sferzare, con frequenza, l’andamento più liquido e sognante che ne rappresenta il normale contraltare.
Muro – El Cuarto Jinete

Il trono in Spagna è ancora di quei ragazzi che un giorno a Vallecas portarono musica veloce e che non si sono ancora fermati.
Mors Principium Est – Embers Of A Dying World

Magniloquente, aggressivo, malinconico, duro come una spada forgiata e poi lasciata raffreddare tra i ghiacci, affascinante ed atmosferico, questo lavoro mette in guardia tutti sulle frecce che ancora ha nel proprio arco il death melodico.
Ever Circling Wolves – Of Woe or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Gloom

Of Woe … è il tipico album che necessita di diversi ascolti prima d’essere assimilato al meglio, a causa dell’esplicito intento, da parte degli Ever Circling Wolves, di non appiattirsi sulle posizioni delle band guida, cercando invece di trovare una strada sufficientemente personale.
Within The Ruins – Halfway Human

Halfway Human si piazza nelle migliori uscite di questo inizio anno per quanto riguarda il deathcore e, in tempi di dischi tutti uguali, non possiamo che fare i complimenti ai quattro musicisti americani.
Förgjord – Uhripuu

Uhripuu è un gran disco, senza compromessi e con ottime melodie, ed è un’opera da non lasciarsi assolutamente scappare.
Angel Martyr – Black Book: Chapter One

Chapter One è consigliato ai defenders dai gusti tradizionali, che troveranno di che crogiolarsi tra le cavalcate fiere ed epiche create dal trio toscano.
Vatican – March Of The Kings

March Of The Kings si rivela uno dei migliori motivi per amare ancora l’heavy metal di stampo classico.