Oddfella – Oddfella EP

L’approdo ad una vera e propria forma canzone favorisce un approccio più lineare e meno nervoso, quindi da una parte più prevedibile ma anche maggiormente logico e attraente: di sicuro ogni brano è ben connotato da un sempre pregevole quanto misurato lavoro chitarristico.
The Secret – Lux Tenebris

Una band unica che usa tantissimi riferimenti culturali diversi fra loro e porta la musica pesante su un altro livello, ben sopra le nostre teste e ben al di sotto dei nostri piedi.
Angry Nation – Embracing The Collapse

Il thrash/death deglI Angry Nation solo in alcuni episodi supera il livello di guardia in quanto a velocità, avanzando potente e pesantissimo come uno schiacciasassi metallico, valorizzato da ottime melodie incastonate in armonie chitarristiche piazzate perfettamente nel contesto dei brani.
Anguish Force – Chapter 7

Gli Anguish Force pescano a piene mani dalla tradizione metallica erigendo muri sonori potentissimi e dando vita ad un lavoro imperdibile per gli amanti del genere.
Runemagick – Evoked From Abysmal Sleep

Evoked From Abysmal Sleep è il classico album che riempie un vuoto senza rivelarsi necessariamente epocale: essenziale, ruvido, autentico, questo sì, ed è tutto quanto serve a chi ama crogiolarsi con queste oscure sonorità.
Zombiefication – Below The Grief

Il duo messicano, come da tradizione, ha dato vita ad un lavoro di matrice death metal, apocalittico e distruttivo in ogni sua nota, che si colloca tra le opere consigliate particolarmente ai fans del metal estremo.
Nhor – Wildflowers

Nhor compie una sorta di miracolo musicale, proponendo un’ora e venti di musica ambient di stupefacente qualità, tenendosi ampiamente alla larga dal rischio di tediare l’ascoltatore che, anzi, troverà in maniera naturale il modo compenetrarsi con tali sonorità.
Deaf Havana – Rituals

Il ritorno dello scorso anno aveva fatto ben sperare i fans del gruppo e la conferma del ritrovato stato di salute dei Deaf Havana arriva oggi con questo buon lavoro, consigliato agli amanti dei suoni rock dal taglio melodico e dall’anima indie.
Annisokay – Arms

Gli Annisokay propongono un metalcore molto moderno e melodico, con una doppia voce, ovvero il cantato più metal e quello più pulito che funzionano molto bene assieme.
Le Ceneri – Demo

Ispirazioni ed influenze che toccano lidi tradizionali ed importanti ed un impatto volto a distruggere nella più malvagia oscurità, depongono a favore di un esordio che fa ben sperare per il futuro.
Lizzies – On Thin Ice

Le ragazze spagnole non si lasciano attrarre da soluzioni moderne e guardano invece ad un passato glorioso per il rock al femminile, fatto e scritto da gentaglia come le Runaways o le Girlschool.
Faction Senestre – Civilisation

Un rumorismo dronico e industriale fa da tappeto sonoro a testi declamati in lingua madre, invero molto interessanti per la loro feroce quanto esplicita critica della modernità: questo chiaramente rende il tutto affascinante quanto dannatamente ostico.
Hanzel Und Gretyl – Satanik Germanik

Satanik Germanik è un album non imprescindibile ma senz’altro gradevole, costellato di buone intuizioni ritmiche e melodiche: basta ed avanza per ascoltarlo con un certo interesse.
Psychotomy – Aphotik

Aphotik dimostra come non bisogna andare troppo distante dai confini nazionali per ascoltare death metal classico di ottimo livello: gli Psychotomy offrono un album potente, purulento e devastante degno delle band migliori del genere.
Vanhävd – Låt köttet dö

I Vanhavd mettono in mostra un sound decisamente personale, all’interno del quale trovano spazio in misura equilibrata melodia e robustezza del riffing, rallentamenti asfissianti e intriganti accelerazioni ritmiche, per un risultato oggettivamente esaltante per chi ama il genere.
Barros – More Humanity Please

Paul Barros, pur lasciando intravedere la sua ottima tecnica chitarristica, lascia la scena alle canzoni, ottimi esempi di hard rock melodico raffinato, a tratti graffiante ma pur sempre debordante di melodie.
Tornado – Commitments To Excellence

Thrash, street metal, punk rock e hard core, non manca nulla nel sound di questi quattro ragazzacci finlandesi, una bassa pressione rock’n’roll che vi travolgerà con la forza di cento twister uniti per portare caos e distruzione per quaranta minuti di musica che colpisce direttamente ai bassifondi.
Taina – Seelenfresser

Il gruppo di Brema è con questo disco al debutto, e si può dire che sia positivo, anche perché era da tempo che non si ascoltava un lavoro di industrial metal fatto con questa passione e con l’amore per la dance anni novanta come i Prodigy.
Ravens Creed – Get Killed or Try Dying

Get Killed or Try Dying segue dunque la strada intrapresa dai Ravens Creed, quella di suonare death metal minimale e old school, che non manca di farsi accompagnare da un’urgenza thrash di scuola slayerana per un altro esempio di metal estremo da consigliare ai fans del genere.
Lords Of The Trident – Shadows From The Past

Una raccolta di brani che riesce a mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore grazie ai tanti momenti melodici in un contesto metallico supportato da un buon songwriting, anche se l’album precedente era baciato da un maggiore stato di grazia che influisce sul giudizio comunque positivo di questa nuova prova.