Flight Of The Conchords – Live In London
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Il duo mette in scena una vera e propria commedia musicale attraverso canzoni che sono interpretate in maniera fantastica, con un pubblico che partecipa attivamente ed è estasiato da questo spettacolo.
The Voices & Aries – La Tua Mano Dà, La Tua Mano Prende
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La Tua Mano Dà, La Tua Mano Prende è un lavoro assolutamente fuori dal comune, in cui accadono molte cose in un’ambientazione fortemente minimalista e soprattutto dall’approccio musicale pressoché inedito.
Cotard – Depths
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Depths apre lo scenario su un musicista assai interessante e su un viaggio appena cominciato.
Zero23 – Songs From The Eternal Dump
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Il pensiero che scaturisce dalla musica e dai rumori è potente e qui è molto presente, un ascoltare altro, un trovare altri sentieri, discostandosi dalle strade più battute e finanche inutili, quelle falsamente chiamate alternative.
The National Orchestra of the United Kingdom of Goats – Huntress
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Storie e musica come queste fanno respirare il cuore ed il cervello e lasciano spazio alla fantasia, e qui di fantasia e di voglia di sognare ce n’è moltissima.
Crocodile Gabri – Le Mie Cose Stranissime
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Esordio discografico dei catanesi Crocodile Gabri, un gruppo che fa musica totale, figlio della florida ed originale scena catanese, dove l’underground è sempre stato per fortuna diverso.
Pryapisme – Epic Loon OST
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Sono più pazzi i Pryapisme o quelli che, elaborando un nuovo video game da lanciare sul mercato, hanno pensato di affidare loro la composizione della soundtrack?
Aborym – Something for Nobody Vol.1
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Un’uscita interessante, che conferma il valore e la peculiarità di una delle eccellenze nazionali in ambito metal (e non solo).
Nortt – Endeligt
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Sono passati dieci anni ma Nortt sembra ancora più convinto nell’esplorare oscuri e vuoti abissi, ove non risiedono speranza ma solo morte e desolazione.
Ingurgitating Oblivion – Vision Wallows in Symphonies of Light
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Terzo lavoro su lunga distanza per questa band tedesca che innesta su una solida base di brutal death estremamente tecnico dissonanze sperimentali che spingono il sound su territori vicini al free jazz.
Sándor Vály – Young Dionysos
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Suono come logos creatore, immanente e fuoriuscito da una volontà di potenza di un musicista davvero capace e totale in grado di fare, se vogliamo ridurlo a qualche genere, un ambient drone molto potente e magniloquente, un magma che entra sottoterra e poi fuoriesce da qualche altra parte, ancora più potente e devastatore.
Deflore – Spectrum Decentre Epicentre
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La spina dorsale del progetto è il ritmo, soprattutto l’esplorazione e la manipolazione di quest’ultimo, la costante ricerca sonica più che sonora e l’incredibile varietà di vedute, e qui il pensiero laterale musicale diventa dominante.
Helheim – landawarijaR
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Un perfetto e affascinante incrocio tra sonorità viking black e suoni prog;una band unica !
Captain Quentin – We’re Turning Again
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I Captain Quentin fanno musica con la manopola del flusso di coscienza totalmente aperta, note che fluttuano nel nostro cervello in un’inebriante doccia sonora piena di forza e di originalità.
OvO- Creatura
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Gli OvO fanno sempre dischi molto belli, di sangue di terra misti nello stomaco, ma questo forse è quello più modernista e attraente.
Qaanaaq – Escape From The Black Iced Forest
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Cinque brani piuttosto lunghi e ricchi di repentine aperture melodiche, alternate a qualche accelerazione e a fughe strumentali di matrice prog, sono quanto offre un album anomalo come Escape From The Black Iced Forest.
Queen Elephantine – Kala
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Psichedelia pesante e molto noise, acida e fuzz, rituale e cosmica.
öOoOoOoOoOo – Samen
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Un lavoro al quale l’appellativo di caleidoscopico sta persino stretto, per cui non resta che mettersi in testa le cuffie e provare a seguire, per quanto possibile, un percorso che non conosce un solo metro in rettilineo
Neurosis – Fires Within Fires
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I Neurosis in questo lavoro non hanno stravolto nulla del loro cosmo, ma hanno aggiunto accelerazioni improvvise, calcando la mano anche nel delineare maggiormente i chiaroscuri delle loro canzoni.
Demetra Sine Die – A Quiet Land Of Fear
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A Quiet Land Of Fear è un capolavoro che quattro anni dopo è sempre fantastico e si inserisce ancora meglio nella poetica di menti musicali che dovremmo tenerci ben strette.