Alpha Wolf – Fault
Gli Alpha Wolf non inventano nulla, ma riescono a fondere fra loro in maniera molto originale degli elementi che sono esistenti ma che non sempre facili da legare.
The Convalescence – This Is Hell
Il look ispirato dalla scena black metal accentua l’impressione di essere al cospetto di un gruppo che ha fatto dell’estremo la sua principale forma d’arte, mentre come scritto il sound si muove su coordinate deathcore, un’accoppiata interessante per un risultato sicuramente devastante.
Bleed Someone Dry – Unorthodox
Unorthodox torna a far parlare dei Bleed Someone Dry in modo assolutamente positivo grazie ad un deathcore di alta qualità offerto da una band che ha una sua ben chiara identità: per gli amanti del genere perdere un lavoro come sarebbe imperdonabile.
The Royal – Deathwatch
Talento e consapevolezza nei propri mezzi, ma anche una grande conoscenza di ciò che possa far saltare il pubblico ad un concerto, questi sono tutti elementi che depongono a favore dei The Royal, per uno degli album metalcore migliori del 2019.
When Plagues Collide – Tutor Of The Dying
Se pensate che il metal moderno non sia in grado di portare alta la bandiera del genere più estremo, allora non vi siete ancora imbattuti nel gruppo belga e nel loro Tutor Of The Dying,
A Scar For The Wicked – The Unholy
Il sound rispecchia la parte più estrema dei suoni metallici moderni, sotto forma di un valido e brutale death metal, devastante e senza compromessi.
Era Of Disgust – Teratogenesi
Venti minuti di squassante metal estremo che si muove crudele tra lo spartito di Teratogenesi.
Strike Avenue – Human Golgotha
Human Golgotha torna a far parlare in modo estremamente positivo del death metal moderno, oltretutto per merito di una band italiana.
Chronic Xorn – For These Sins Who Must Die
Secondo devastante full length per gli indiani Chronic Xorn, realtà estrema proveniente da Kolkata alle prese con un death metal moderno e dai rimandi core.
Thy Art Is Murder – Dear Desolation
Più death metal che core, Dear Desolation è da considerare un buon ritorno per il quintetto australiano, una macchina estrema moderna legata da un filo neanche troppo sottile alla tradizione.
Widowmaker – Widowmaker
La cifra stilistica del disco è quella del migliore deathcore in circolazione, e al momento pochi hanno la compattezza e la potenza di questi ragazzi, che devono essere ascoltatori attenti ed onnivori perché dietro questo suono c’è moltissimo lavoro ed altrettanta cultura metallica.
Rings Of Saturn – Ultu Ulla
Band come i Rings Of Saturn sono irrimediabilmente destinate a dividere pubblico e critica, tra chi li idolatrerà come geni indiscussi e chi invece nella loro musica, a tratti tecnica in modo esasperato, troverà solo freddo estremismo senza emozioni.
Turma – Kraken
Solo ventitré minuti ma vissuti alla mercé della leggendaria piovra gigante, una prova di forza davvero niente male per il gruppo napoletano.
Without Mercy – Mouichido
Un gruppo che per gli amanti del genere è un succulento e sanguinolento piatto dove tra Lamb Of God, Cannibal Corpse e Chimaira ci si abbuffa che è un piacere
Conjonctive – In The Mouth Of The Devil
Una sorpresa questi ragazzi svizzeri, il loro album è davvero una bordata estrema come pochi nel genere e vale la pena dargli un ascolto.
Fit For An Autopsy – The Great Collapse
Il deathcore mostra la corda già da un po’, ma sono i lavori come The Great Collapse che mantengono vivo l’interesse per questo esempio di musica estrema.
Figure Of Six – Welcome To The Freak Show
La potenza e la rabbia vengono incanalati attraverso vari sottogeneri della bestia metallica, partendo da una base deathcore, per arrivare al djent e a cose tecniche, con inserti di elettronica che potenziano maggiormente il tutto.
Within The Ruins – Halfway Human
Halfway Human si piazza nelle migliori uscite di questo inizio anno per quanto riguarda il deathcore e, in tempi di dischi tutti uguali, non possiamo che fare i complimenti ai quattro musicisti americani.
Life’s December – Fatigue
I Life’s December dimostrano di essere un gruppo non per tutti, sicuramente solo per chi ha lo stomaco per digerire tutto il male che la loro musica emana a dismisura.
7th Abyss – Unvoiced
Death, thrash, core e melodia, un mix azzeccato ed alquanto esplosivo