When Nothing Remains – In Memoriam
In Memoriam è un bellissimo disco che chi predilige questo genere amerà sicuramente, in virtù di una pulizia sonora invidiabile e di una vis romantica e malinconica che pervade ogni nota, ma per il capolavoro bisogna aspettare il prossimo giro
Deprive – Into Oblivion
Una cinquantina di minuti di death/doom nello stile dei primi anni 90
The Fog – Perpetual Blackness
Essenziale, brutale e scorretto, il lavoro dei The Fog esercita un suo fascino ancestrale ma difficilmente il suo scarno incedere potrà fare troppi proseliti.
Mourning Beloveth – Rust & Bone
Rust & Bone è il disco che consacra definitivamente i Mourning Beloveth: la band irlandese, con un album di questo spessore, va ben oltre i confini disseminati di spine del death doom, approdando ad una forma di lirismo che travalica qualsiasi definizione di genere
Spina Bifida – Iter
L’oscurità evocata dai redivivi Spina Bifida è, in fondo, un regalo gradito per chi preferisce le sonorità crude ed essenziali vicine a quelle dei primissimi Paradise Lost, mentre Iter faticherà di più a far breccia nel cuore di chi apprezza il versante maggiormente emotivo e melodico del death doom.
Serotonin Syndrome – Sarajas
La bontà del lavoro risiede anche nel suo farsi ricordare per la personalità, in un ambito in cui dischi, comunque molto belli, contengono però pochi elementi di novità.
Primitiv – Immortal & Vile
Candlemass, Black Sabbath, Obituary, Morbid Angel, Cathedral e tanto talento, fanno parte del dna di questo notevole gruppo indiano, ed il loro album un disco da avere assolutamente, specialmente se siete amanti di queste sonorità.
Intra Spelaeum – Забыто давно (Long Forgotten)
Забыто давно è un album che ogni appassionato di death doom dovrebbe ascoltare: il trio russo esibisce una solida preparazione regalando un’interpretazione del genere sempre varia ed efficace.
Paid Charons Fare – Mourn
Altra one man band dedita al death doom, questa volta proveniente dalla Germania con il monicker Paid Charons Fare. Mourn è il primo full-length per il musicista di Treviri Heiko Borkowski, ed esce dopo il singolo d’assaggio Alone, datato 2014: la prima impressione è stata quella d’essere al cospetto di un progetto nato con le idee […]
Below The Sun – Envoy
Un disco splendido per una band da mettere sotto stretta osservazione in futuro: già così i Below The Sun si attestano a livelli altissimi, ma la sensazione è che abbiano nelle corde addirittura qualcosa di meglio da offrirci.
Urania – Hieros Gamos
Gli Urania propongono un interpretazione ortodossa ma non per questo meno stimolante del genere, riuscendo a mantenere desta l’attenzione dell’ascoltatore grazie al ricorso ad una scrittura lineare, efficace e talvolta anche piuttosto evocativa.
Without Dreams – Rejected by Angel, Betrayed by Demon
L’ascolto di Rejected by Angel, Betrayed by Demon regala diversi attimi di funeral doom magari un po’ ruspante nella forma, ma sicuramente genuino negli intenti e capace di toccare, sia pure a intermittenza, le giuste corde.
Myridian – We, The Forlorn
La musica di questi ragazzi merita di essere esportata e posta all’attenzione del pubblico dell’emisfero nord, dove potrebbe trovare i meritati riscontri: nel frattempo non facciamo l’errore di ignorare un album come We, The Forlorn.
Cemetery Fog – Towards the Gates
Musica affascinante, almeno per chi è ancora innamorato del sound catacombale dei primi anni novanta.
Ephemeral Ocean – The Efflorescence
La giovane band proveniente da Mosca licenzia un ottimo esempio di death metal dall’incedere doom, oscuro e drammatico, in linea con le produzioni di metà anni novanta, con un particolare gusto per melodie malinconiche e buone digressioni progressive.
Majestic Downfall – …When Dead
Bellissimo disco ed ennesima conferma del valore di un musicista che sarebbe delittuoso sottovalutare.
Fin’amor – Forbidding Mourning
Un primo passo più che positivo, per il prossimo si auspica essenzialmente un graduale distacco dai propri modelli stilistici.
Tyrant’s Kall – Gla’aki
Ancora il maestro Lovecraft in primo piano, fonte d’ispirazione per moltissime band e sul quale i Tyrant’s Kall aggiungono un’altra ottima colonna sonora
The Crawling – In Light of Dark Days
Attivi da un anno nella scena estrema, i nord irlandesi The Crawling licenziano il primo lavoro, questo ottimo ep di tre brani che farà lacrimare sangue ai deathsters old school
Ennui – Falsvs Anno Domini
Gli Ennui, dopo tre anni di vita ed altrettanti full length, dimostrano di avere le carte in regola per sedersi al tavolo con i grandi del funeral-death doom.