Drive By Wire – Spellbound
La maturità compositiva è fuori discussione, il gruppo è già da tempo pronto per essere conosciuto dal grande pubblico e questo disco è un fantastico biglietto da visita.
Kaptain Preemo – Kaptain Preemo
La peculiarità migliore di questo gruppo è quella di saper rielaborare al meglio istanze musicali degli anni sessanta e settanta
Howling Giant – Black Hole Space Wizard: Part 2
L’unione delle due parti dell’album (la prima è uscita lo scorso anno) farebbe di Black Hole Space Wizard un lavoro di culto almeno per gli amanti dei viaggi musicali.
A Devil’s Din – One Hallucination Under God
Il terzo album dei rockers canadesi A Devil’s Din è un’ opera che si destreggia tra il rock psichedelico a cavallo tra gli anni sessanta ed il decennio successivo.
Purple Hill Witch – Celestial Cemetery
Il sound proposto dal gruppo è un doom metal classico, spogliato su questo lavoro dai pochi elementi stoner presenti sul precedente e più orientato alla psichedelia, tra Black Sabbath, Pentagram e Hawkwind.
Motherslug – The Electric Dunes Of Titan
I Motherslug pubblicano uno dei migliori dischi dell’anno nel genere, e i contendenti non sono da poco, ma questo loro è veramente un bell’esempio di come si può riuscire a coniugare belle cose e pesantezza.
Rudhen – Di(o)scuro
Le chitarre ribassate raccontano di una psichedelia altra, un percorso di sabba che cominciò a Birmingham molto tempo fa ed arriva anche a Treviso, dove viene rielaborato in maniera inedita dai Rudhen, un gruppo che macina musica e tanto altro.
Jess And The Ancient Ones – The Horse And Other Weird Tales
I finlandesi Jess And The Ancient Ones non avrebbero assolutamente sfigurato nel panorama psych rock degli anni sessanta e anni settanta, con il loro groove unico ed inimitabile.
Dr.Gonzo And The Cheesy Boys – The Witch
The Witch è un disco peculiare ed unico, fatto di momenti davvero belli, lo si ascolta come se fosse un sogno e riporta la psichedelia al suo naturale alveo insieme all’hard rock, in una cornice curatissima, e conferma come Piacenza e dintorni siano la culla italiana di una certa musica visionaria e bellissima.
Venenum – Trance of Death
Esordio che lascia a bocca aperta: la capacità esecutiva e compositiva della band tedesca sigla un’opera dove il death si contamina e si muta in un caleidoscopico mondo intenso, maestoso e ricco di emozioni.
Enslaved – E
E è uno dei capolavori del genere musicale chiamato metal, è un avanzamento della specie, un immenso universo fatto di note, tenebre, colori e gusti, che va gustato ad occhi rigorosamente chiusi per poter viaggiare nella sua interezza.
Dead Woman’s Ditch – Seo Mere Saetan
Folklore albionico, horror, doom, sludge e black: ecco la ricetta per un buonissimo esordio da una band con grandi potenzialità.
Kadavar – RoughTimes
I tre album precedenti dei Kadavar sono stati un continuo crescendo fino al penultimo Berlin, il loro disco migliore ma solo fino all’uscita di Rough Times.
Radio Moscow – New Beginnings
Tornano dopo tre anni i Radio Moscow e lo fanno con New Beginnings, che conferma il loro valore rafforzandone la solida posizione ai vertici del genere.
Caronte – Yoni
Yoni è musicalmente molto ricco e avrà una lunga durata nei vostri stereo, perché ha tante stanze e passaggi segreti come il castello di un alchimista, anche perché questa è alchimia in musica, così su disco come nel vostro cervello, e viceversa.
Church Of Void – Church Of Void
Il gruppo ha un suono trasversale che accoglie molti generi, e che può quindi essere apprezzato da amanti di diverse sonorità metalliche.
Tuna De Tierra – Tuna De Tierra
Le canzoni si protraggono mediamente molto di più rispetto alle durate tradizionali, ma qui il tempo è un concetto davvero relativo e superfluo, bisogna immergersi in queste musiche desertiche senza fretta o cognizione dell’esterno.
Stratus Nimbus – Stratus Nimbus
Album da ascoltare immersi nella luce di decine di candele, in una stanza dove il respiro si mischia all’odore di incenso, o persi tra le rocce di polverosi e inviolati canyon, preferibilmente se siete amanti di queste sonorità e perciò abituati a perdervi nei meandri della vostra mente.
Jordablod – Upon My Cremation Pyre
Un notevole esordio da parte di questa band svedese che ci fa conoscere la propria visione del black metal, tramite un’opera avvincente, complessa e personale.
Lâmina – Lilith
L’album alterna brani stoner doom devastanti e potenti ad altri in cui l’effetto delle sostanze illegali che la temibile dea ci ha fatto ingurgitare con l’inganno fanno il loro sporco effetto, così da catapultarci in un mondo onirico e sabbatico