Deepshade – Soul Divider
I Deepshade esibiscono un sound personale, riescono nella non facile impresa di risultare a loro modo originali, pur lasciando che all’ascolto dell’album le loro ispirazioni facciano capolino dalle pareti del tunnel dai mille colori in cui si entra appena si preme il tasto play.
Plague Vendor – By Night
Era da tempo che si era tutto orfani di un suono potente e indie punk rock, ma i Plague Vendor sono qui per colmare il vuoto e proporsi per occupare un posto importante nel futuro della musica alternativa, e soprattutto per regalare momenti piacevoli ai loro ascoltatori, e questo disco è pieno di bei momenti.
Port Noir – The New Routine
Il sound proposto è un rock alternativo appena sfiorato da venti metal, farcito di soluzioni elettroniche e ritmiche che sfruttano le ispirazioni alternative statunitensi in materia di rap/rock
Scimmiasaki – Trionfo
A parte le definizioni, che sono sempre sclerotiche, gli Scimmiasaki sono uno di quei gruppi che fa musica malinconica e dolce al contempo, che ti riportano a gusti che sembravano dimenticati, a momenti che hanno segnato la nostra esistenza.
Minor Poet – The Good News
Questo gruppo ha un tiro maledettamente affascinante molto anni ottanta, come se di quegli splendidi anni si fosse preso solo il buono per fondare un movimento tropical statunitense molto debitore ai Beatles, a cavallo fra le diapositive rock e quelle psichedeliche.
Welkin – Everlasting Echo Of A Farewell
Everlasting Echo Of A Farewell ha il pregio di variare l’atmosfera ad ogni brano, alternando in modo sagace potenza e melodia, tradizione e modernità in una raccolta di belle canzoni e non è poco.
Baroness – Gold And Grey
Diciassette pezzi di grande carisma e di ottima musica, con granate musicali che esplodono spargendosi in ogni dove. Inoltre è un disco che permette molteplici ascolti, possedendo una ricchezza musicale loto vasta.
The Damned Things – High Crimes
Non fatevi ingannare dalla presenza del leader degli Anthrax, perché il sound dei The Damned Things non ha nulla a che spartire con la storica band americana, quindi lasciate che punk, alternative, qualche riff stonato qua e là e tanta melodia vi travolgano per una quarantina di minuti scarsi di rock moderno a stelle e strisce.
Monovine – D.Y.E
Il sound dei Monovine risulta influenzato dal rock alternativo di primi anni novanta e dal grunge dei Nirvana, la band che influenza ogni nota di D.Y.E.
The Morganatics – The Love Riot Squad VS The F-World
The Love Riot Squad VS The F-World è un album che cresce notevolmente con gli ascolti e merita sicuramente l’attenzione di chi nel genere cerca qualcosa di più che la solita minestra alternativa ad uso e consumo delle radio rock.
Rebis – Rebis
I Rebis pescano nel passato, usando bene il presente e guardando decisamente al futuro, con le distorsioni sempre accese e una gran voglia di far rumore, senza rinunciare a buone melodie che fanno sognare in tempi certamente non facili.
Sidechain – Sidechain
In questo lavoro c’è un po’ tutto quello che il rock ha regalato a cavallo dei due secoli, che il gruppo marchigiano fa suo e con sagacia lo amalgama in una ricetta musicale vincente e matura.
Good Moaning – The Roost
La dolcezza qui è presente, ma è più un leccarsi le ferite, un cercare di andare avanti cercando strade alternative, che è poi ciò che fanno questi ragazzi con la loro musica, cercare altro.
Shuffle – Won’t They Fade?
Won’t They Fade? è un album che ha bisogno però di orecchie allenate all’ascolto di generi diversi tra loro per essere apprezzato, pena il rischio di apparire un minestrone fine a sé stesso: a voi l’ardua sentenza…
Artemisia – Anime Inquiete
Per chi non conoscesse ancora questa splendida realtà tricolore il consiglio è di non perdersi questo live dalla resa sonora che esalta la prestazione della band e la qualità dei brani: un salto a ritroso nella discografia passata sarà il passo successivo.
Uncledog – Passion Obsession
Gli Uncledog ripartono per un excursus musicale sul rock alternativo che ha caratterizzato gli ultimi venticinque anni di musica, tramite dieci brani, assolutamente perfetti, convincenti, zeppi di melodie e urla elettriche che tornano a far parlare di grunge rock, senza per forza trasformarsi in copie sbiadite di più famose e riconoscibili canzoni provenienti dall’altra parte dell’oceano.
Final Coil – The World We Left Behind For Others
Tool, Leprous e Pink Floyd, in salsa alternative, questo è The World We Left Behind For Others, circa sessanta minuti di emozioni che si tingono di atmosfere introspettive come nella migliore tradizione del rock nato a Seattle, che la band inglese fa sua nelle note di questa notevole raccolta di brani.
Eva Can’t – Febbraio
Febbraio conferma appieno il valore degli Eva Can’t, la cui nuova veste assume contorni sempre più definiti, tali da non lasciare spazio a fraintendimenti riguardo al fatto che il percorso artistico di questa band bolognese sia sfociato in un sound a suo modo unico nel nostro panorama per stile e contenuti musicali e lirici.
Former Friends – Late Blossom
In Late Blossom c’è tutto ciò che potrebbe essere l’indie alternative in Italia se fatto con umiltà e talento, con uno sguardo deciso oltre i nostri confini, tenendo ben presente cosa sia la nostra tradizione.
Orango – Da Per Terra Di Sicuro Non Cado
Il tutto è molto interessante e piacevolmente spigoloso, si crea un senso di tranquillità e di sincerità, impossibile da trovare altrove.