METALEYES

Viperium – Antropofobia
Maturo quel tanto che basta per non lasciare nulla di facile all’ascoltatore, Antropofobia è un grido lancinante diviso in nove capitoli, una linea musicale che ci separa dal baratro.

Hegemone – We Disappear
Un’opera di sicuro interesse per le sue atmosfere post metal intinte in un plumbeo black, in un’oscura darkwave e in un post-punk d’annata.

Karseron – Nail Your God Down
Il sound rispecchia il death metal dei primi anni novanta, quello che si muoveva lento tra doom ed un tocco gotico alla Crematory, ma senza il tappeto tastieristico in uso dal gruppo tedesco.

Hungryheart – Hungryheart
La Tanzan Music ristampa una delle pietre miliari dell’hard rock melodico tricolore, il primo omonimo album degli Hungryheart, band capitanata dal duo Josh Zighetti (voce) e Mario Percudani (chitarra), uscito nel 2008, un anno fondamentale per lo sviluppo del genere nel nostro paese.


Natas – Delmar
Delmar fu il primo lavoro degli argentini Natas, e per molti fu un disco epocale perché portava con sé la scoperta di un suono che stava nascendo in quel momento e che aveva le sue radici nel passato ma guardava in maniera diversa al futuro.

Grave Upheaval – Untitled
Un album per pochi, un’opera nera che più che un ascolto diventa esperienza totale, un rituale di morte e profanazione della durata di quasi un’ora in cui tutto quello che avete vissuto e creduto lascia spazio alla paura.

Lost Reflection – Trapped In The Net
Ritorno con il terzo album di Fabrizio Fulco ed i suoi Lost Reflection, band hard & heavy tra tradizione britannica ed attitudine street rock.

Hypnos – The GBG Sessions
The GBG Sessions è un album che difficilmente troverà estimatori nei seguaci del rock odierno, rimanendo legato strettamente al decennio settantiano e a quelle band che ne hanno decretato l’assoluta importanza nella storia del rock.

Keys Of Orthanc – Dush agh Golnauk
Trattandosi di un esordio ci si potrebbe accontentare, anche se non sono pochissimi gli aspetti da migliorare, per evitare che le buone idee espresse da Dorgul vengano restituite in maniera oltremodo confusionaria.


Majesty Of Silence – Zu dunkel für das Licht
Il sound teatrale e straripante di enfasi fatica a raggiungere l’obiettivo, perché con un simile approccio è senz’altro importante un buon talento compositivo (e fin qui ci siamo), ma lo è altrettanto, se non di più, un senso della misura che fa decisamente difetto ai Majesty Of SIlence.

Red Morris – Time
Lavoro difficile da rinchiudere tra le pareti di un solo genere e per questo affascinante e ricco di sorprese, Time conferma la bontà del progetto Red Morris che ci regala un altro piccolo gioiello musicale.

LE INTERVISTE DI OVERTHEWALL: PARRIS HYDE
Intervista con Parris Hyde, leader e vocalist dell’omonima rock band.


El Rojo – 16 Inches Radial
I Kyuss hanno figliato moltissimo, lasciando un’eredità pressoché enorme, e questi calabresi partono dallo stesso deserto, ma ne creano uno tutto loro davvero magnifico per un debutto che lascia a bocca aperta.

Lillye – Evolve
Evolve cresce con gli ascolti, sorprende subito grazie alla vocalist, poi lascia che i brani trovino la loro strada per convincere gli amanti del hard rock moderno, ai quali va l’invito di non perdersi questa sorprendente ed affascinante sirena australiana.
