Kashgar – Kashgar
I Kashgar sono una bella sorpresa e seguire le loro mosse future non sarà affatto tempo sprecato.
Demoncy – Faustian Dawn
Il suono è grezzo, le chitarre distorte in maniera quasi pacchiana, la batteria sembra un osso che viene percosso sul cranio di un cadavere, la voce è un continuo growl di diversi elementi, la sensazione è di un diabolico dimenarsi, e tutto ciò è meraviglioso.
Nocte Obducta – Mogontiacum (Nachdem die Nacht herabgesunken)
Prima di parlare di questo disco sono andato ripescare ciò che scrissi tre anni fa a proposito di Umbriel (Das Schweigen zwischen den Sternen), ultimo lavoro pubblicato dai Nocte Obducta prima di questo Mogontiacum (Nachdem die Nacht herabgesunken). Tutto sommato penso che, nonostante un po’ di tempo sia passato, i concetti espressi in quell’occasione siano sempre […]
Morbo / Bunker 66 – Into The Morbo Bunker
Uno split che dura poco, ma che in dodici minuti esprime più cose che alcuni dischi doppi, con un fantastico thrash cupo.
In The Woods… – Pure
Gli In The Woods… sono nuovamente tra noi, differenti forse, ma sempre capaci di esprimersi ad un livello qualitativo sconosciuto ai più.
Szarlem / Drengskapur – Ritual
Un 7″ per per fans accaniti, un modo per conoscere due realtà dalla forte impronta underground in un genere che solo nel sottobosco ritrova la sua vera natura.
Rudra – Enemy Of Duality
Un lavoro dallo spessore qualitativo monumentale che dovrebbe indurre ogni appassionato a guardare con occhio molto più attento, e sicuramente meno scettico, verso il metal proveniente dai paesi del sudest asiatico.
Demetra Sine Die – A Quiet Land Of Fear
A Quiet Land Of Fear è un capolavoro che quattro anni dopo è sempre fantastico e si inserisce ancora meglio nella poetica di menti musicali che dovremmo tenerci ben strette.
Styxian Industries – Zero.Void.Nullified {Of Apathy and Armageddon}
Zero.Void.Nullified è un lavoro valido, ma il potenziale della band sembra superiore al risultato ottenuto sul campo: una serie di riff azzeccati uniti ad una prestazione tecnicamente valida non valgono per ora qualcosa in più di un’abbondante sufficienza.
Endalok – Englaryk
Il black metal è soltanto il punto di partenza per questo gruppo, che fa un genere a se stante, con molti riverberi ed ombre, quasi da indurre nell’ascoltatore una vertigine.
Solitvdo – Hierarkhes
DM possiede la capacità di ammantare ogni brano di un’aura solenne e al contempo malinconica
Khepra – Cosmology Divine
Cosmology Divine è un’opera da non perdersi per alcun motivo, specialmente se si apprezza il symphonic death con sfumature folk orientali
Moon – Render the Veils
Miasmi , vortici, uragani e vertigini possono sostenere a malapena un’isteria immaginifica in cui ottanta minuti vengono sostenuti a malapena.
Ars Moriendi – Sepelitur Alleluia
Ars Moriendi è un black metal davvero differente, essendo il black solo un punto fermo di partenza, poiché qui dentro troviamo tantissimo, soprattutto una trama compositiva molto vicina al jazz.
Nox Formulae – The Hidden Paths to Black Ecstasy
The Hidden Paths to Black Ecstasy si snoda tra parti più riuscite ed atmosferiche ed altre in cui la parte black avrebbe bisogno di una spinta maggiore e di un lavoro più certosino in sala d’incisione.
Pénitence Onirique – V.I.T.R.I.O.L.
Un’opera affascinante, pregna di mistero, glaciale e terrorizzante, magari bisognosa di qualche ascolto in più per essere metabolizzata
Minenwerfer / 1914 – Ich Hatt Einen Kameraden
Uno split unico e magnifico, che raggiunge perfettamente lo scopo che si era preposto, quello di ricordare quei caduti, persone prima vive e con una storia, amori ed errori, ora solo un fiore in un campo lontano.
Wrekmeister Harmonies – Light Falls
Il prodigio del giorno che diventa notte, in un dolce scomparire della luce, e poi tutto nero, terribile eppure bellissimo. Come la musica dei Wrekmeister Harmonies.
SwampCult – The Festival
Un tuffo nell’abisso estremo dove l’oscurità regna sovrana dall’inizio dei tempi
Wormreich / Diabolus Amator / Gravespawn / Vesterian – Infirmos Vocat Deus Fidei
Uno split con alti e bassi, ad uso e consumo degli amanti del true black metal, questo Infirmos Vocat Deus Fidei