Sonic Prophecy – Savage Gods

Heavy power metal duro come il granito, epico ed oscuro come vuole la tradizione statunitense ma che guarda non poco al vecchio continente.
Malvento – Pneuma

I Malvento odierni raccolgono idealmente il testimone dell’occult metal italiano, portandolo fieramente lungo il tratto di percorso loro assegnato, con la consapevolezza di chi sa perfettamente che questa strada può essere ancora lunga e foriera di altri lavori di qualità eccelsa come Pneuma.
The Negative Bias – Lamentation of the Chaos Omega

Il black metal può risultare efficace sia nella sua forma più scarna e primitiva sia in quelle più trasversali ed inquiete, come lo è questa, quando a fare la differenza sono la credibilità e la competenza dei suoi interpreti.
Seeds Of Mary – The Blackbird And The Dying Sun

Le prime prediche del reverendo Manson, qualche accenno alla romantica decadenza dei Type O’ Negative e l’hard rock proveniente dalla piovosa Seattle degli Alice In Chains, compongono la struttura su cui poggia il sound del gruppo transalpino, a tratti perfettamente funzionante, in altri un po’ meno.
Avatar – Avatar Country
Gli Avatar si confermano gruppo assolutamente sui generis, forse anche troppo per l’orecchio conservatore di molti ascoltatori di musica metal, i quali potranno sempre rivolgersi ai gruppi che difendono la vera fede metallica in altre sedi, ma qui si fa musica bella ed originale senza barriere né confini.
Wojczech / Krupskaya – Wojczech / Krupskaya

La 7 Degrees Records ci presenta uno split in versione 12″ che vede alternarsi due band attive nella scena underground estrema: i tedeschi Wojczech e i britannici Krupskaya.
Graveyard Of Souls – Mental Landscapes

Chicote dimostra ampiamente d’essere un musicista rispettabile e ciò rende sicuramente gradevole un disco che potrebbe rappresentare, in qualche modo, un punto di svolta per i Graveyard Of Souls, fino ad oggi interpreti onesti ma non di di primissimo piano della materia death doom.
Bleeding Gods – Dodekathlon

L’ascoltatore si rimbocca le maniche ed aiuta Ercole nelle sue leggendarie dodici fatiche, tra sfuriate death/thrash e atmosfere oscure che le orchestrazioni epico guerresche rendono ancora più mastodontiche.
Përl – Luminance

Luminance è un lavoro solido e di enorme spessore qualitativo, offerto da una band in grande ascesa, davvero molto vicina al raggiungimento delle vette del post metal europeo.
Funeral Chant – Funeral Chant

Il lavoro scorre via feroce e d’impatto, con la traccia d’apertura che mostra il meglio dei Funeral Chant ed il resto dei brani che si attestano su un livello non dissimile, con il pregio non da poco di rifuggire per quanto possibile la ripetitività.
Dragonsfire – Visions Of Fire

Visions Of Fire risulta un album trascurabile a meno che non siate devoti all’ascolto del solo power metal e le vostre preferenze, anche nel genere, non cadano nel classico palla lunga e pedalare dei gruppi vissuti all’ombra delle band icona.
My Silent Wake – There Was Death

Tutta la vostra attenzione dovrà andare al puro ascolto per questo nuovo album. Non c’è tempo per discutere, i My Silent Wake, come sempre, pensano solo a produrre sensazioni, riuscendoci nuovamente.
Corrosion Of Conformity – No Cross No Crown

I Corrosion Of Conformity sanno suonare rock pesante e licenziano un altro best seller che si aggiunge alla loro discografia, alzando l’asticella quanto basta per risultare inarrivabili per almeno il 90% dei gruppi odierni.
Clamfight – III

L’elemento principale del gruppo è la sua capacità di rendere una moltitudine di atmosfere diverse, i passaggi repentini, e i pezzi più lenti, ma il loro meglio è l’essere molto musicali in tutte le sfaccettature, regalando sempre un brivido all’ascoltatore.
Inner Hate – Reborn Through Hate

Se gli Inner Hate dovessero mantenere questo livello per un intero full length sarebbe davvero un colpo notevole, quindi il consiglio è quello di non perdersi questo ep attendendo al più presto altre buone nuove da parte di questa ennesima notevole realtà nazionale.
Lorelei – Teni Oktyabrya (Shadows Of October)

I Lorelei ripropongono un gothic doom di matrice fortemente “draconiana” e con un notevole gusto melodico, il che consente loro di offrire con buona continuità brani intensi, intrisi di un sentore malinconico e marchiati con forza dall’imprinting di quella che, ormai, si può definire una scuola vera a propria in ambito doom come quella russa.
Marginal – Total Destruction

Total Destruction convince, il sound rimane ancorato al death metal anche se hardcore e grind lo violentano esaltandone la parte distruttiva, mentre i rallentamenti classici del genere si alternano a sfuriate devastanti come una pioggia di napalm.
Apparition – The Awakening

The Awakening si può confondere nell’immenso universo del metal sinfonico, ma all’ascolto regala sfumature varie che ne fanno un album personale e meritevole d’attenzione da parte degli amanti dei suoni melodici a sfondo dark/gotico.
Incursed – Amalur

Il racconto epico degli Incursed è qualcosa che rimane nelle orecchie e nei cuori, figlio di un tempo passato che può tornare solo grazie a queste narrazioni.
Hexx – Wrath Of The Reaper

Sia per chi conosceva gli Hexx prima di questo lavoro, sia per chi fino ad ogni ne ignorava l’esistenza, Wrath Of The Reaper è un lavoro riuscito e meritevole della giusta attenzione.