Obliteration – Cenotaph Obscure

Obliteration - Cenotaph Obscure a0000778574 16

Assoluta conferma del quartetto norvegese che rilascia un’opera veemente ma ricca di spunti lisergici e progressive, come al solito personale e coinvolgente.

Lou Seriol – Occitan

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Occitan è un disco molto bello e piacevole, che può rimettere in pace con il globo terracqueo, rivelando l’anima profonda del popolo occitano.

Glasir – New Dark Age

Glasir - New Dark Age a1214013675 16

E’ davvero difficile riuscire a rendere in maniera così compiuta l’idea concettuale che sta dietro ad un lavoro musicale senza proferire parola: i Glasir ci riescono splendidamente, aiutati da una rara chiarezza di intenti.

Tangled Thoughts Of Leaving – No Tether

Tangled Thoughts Of Leaving - No Tether a4079571573 10

Un’ora di musica strumentale oscura e metallica, progressiva e dinamica, ma tremendamente atmosferica: tragica, introspettiva, drammatica, un lungo dipanarsi di note a tratti ossessive che si stagliano su tappeti dark/ambient.

Proliferhate – Demigod Of Perfection

Proliferhate - Demigod Of Perfection a0711531348 16

Demigod Of Perfection è un bellissimo esempio di prog death di matrice tradizionale, lontano dalle ispirazioni post rock di molti gruppi odierni o da tecnicismi esasperati, quindi rivolto più ad emozionare che a perdersi in ghirigori esecutivi fini a sé stessi.

Moloch – The Experiment

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The Experiment è un altro tassello posto da quello che oggi si sta confermando uno dei migliori e più credibili esponenti della scena dark synth.

Scarlet Aura – Hot’N’Heavy

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Melodie che si incastrano tra ritmiche potenti, accenni thrash impastati di groove e solos di stampo classico compongono le dodici nuove tracce di Hot’n’Heavy, un macigno sonoro che perde qualcosa in eleganza ma acquista in potenza ed impatto.

Zero – Waves Of Grief, Seas Of Regrets

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In un genere nel quale molti pensano che si possa fare la differenza con una vocina pulita e qualche strillo, band come gli Zero portano tanta qualità ed un impatto devastante che disegna sorrisi soddisfatti sulle labbra degli amanti del metal estremo e moderno.

Felis Catus – Answers To Human Hypocrisy

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Felis Catus è uno splendido visionario e ogni suo disco è particolare, ma forse questo Answers To Human Hypocrisy è davvero il migliore, sicuramente da sentire se si vuole correre liberi per terreni lunari e guardare le nostre vite dall’alto.

Cult of Self Destruction – Exitium

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Exitium costituisce per i Cult of Self Destruction una discreta base di partenza sulla quale provare costruire qualcosa di ancor meglio focalizzato nel prossimo futuro.

Sylvaine – Atoms Aligned, Coming Undone

Sylvaine - Atoms Aligned, Coming Undone a0532775016 16

La sensibilità artistica di Sylvaine si concretizza soprattutto nei brani in cui la sua eterea interpretazione è l’ideale completamento di un sound atmosferico e sognante, ma non dispiace neppure imbattersi in qualche ruvidezza che ci ricorda che anche le creature più angeliche nascondono un loro lato oscuro.

Black Tiger – Black Tiger

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Dieci brani che ci spingono a ritroso verso il periodo d’oro del genere, curati in ogni minimo dettaglio e valorizzati da un buon songwriting che alterna buone tracce da arena rock, graffianti esempi di rock duro dalle accentuate melodie e rock melodico d’autore.

Sankta Kruco – Glacialis

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Doom atmosferico e black metal , una tono evocativo che declama testi in aramaico e melodie d’altri tempi, sono le peculiarità del sound di Glacialis che , come suggerisce il titolo, vive di fredde atmosfere, tra le nebbie di foreste dove si nascondono antichi culti.

Satan’s Grind – Degenerazione EP

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Accompagnata da testi più articolati che in passato, la musica segue il nuovo corso concedendosi non solo alla violenza tout court, ma sorprendendo per una vena elettronica e, se mi passate il termine, progressiva, variando atmosfere e ritmi anche nello spazio di un brano lungo un solo minuto.

Anomalie – Integra

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Nonostante si tratti di un ep, Integra vale ampiamente a livello qualitativo un album completo, rafforzando le reputazione del nome Anomalie al quale, forse, sarebbe opportuno dedicare qualche attenzione in più in futuro.

Accept – Symphonic Terror

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Anche gli inossidabili Accept hanno ceduto alle lusinghe del supporto orchestrale: l’esperimento è senz’altro riuscito, con gli strumenti classici a donare quel tocco di raffinata epicità al sound di una delle più importanti metal band nate nel vecchio continente.

Flying Disk – Urgency

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Ascoltare Urgency dà l’idea che il noise e il grunge si possano ancora incontrare per fare ottime cose, con un pezzo come Hammer che è nei dintorni dei migliori Unsane.

Homerik – Homerik

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La musica prodotta in questo omonimo primo album è completamente fuori dagli schemi prefissati, unendo in tre quarti d’ora musica popolare nord africana e asiatica, death metal, folk, progressive, e thrash. in un spettacolo di fuochi d’artificio a tratti riuscito a tratti, leggermente caotico in altri frangenti.