The Rambo – The Past Devours Everything

The Past Devours Everything è un lavoro che non da appigli, ma obbliga a nuotar senza salvagente in un caldo mare fatto di lava, e anche arrivati a riva ci si scotta uguale.
Deathhammer – Chained To Hell

Chi conosce i Deathhammer sa benissimo a cosa andrà incontro: nessuna sorpresa, nessuna concessione, solo metal dannato ed ignorantissimo, suonato veloce e senza compromessi, urlato al cielo nel bel mezzo di un sabba alcolico nelle fredde serate scandinave.
Steelawake – Steelawake

Le chitarre graffiano che è un piacere in questo lavoro firmato Steelawake, con il gruppo lombardo che riesce a non sacrificare la melodia pur lasciando che la tensione dei brani rimanga alta, uscendo a tratti dai confini del rock per spingersi verso territori prettamente metal.
Burial Invocation – Abiogenesis

Ottimo debutto dei turchi Burial Invocation capaci di intrecciare tante nobili influenze death all’interno del loro suono. Old school proiettata nel futuro.
Funeral Tears – The Only Way Out

L’appuntamento con il nuovo lavoro targato Funeral Tears si rivela come di consueto gradito, in virtù dell’operato di un musicista che regala agli appassionati di funeral melodico esattamente ciò che avrebbero voluto ascoltare.
Gösta Berlings Saga – Et Ex

Una lunga fuga strumentale divisa in otto capitoli è quello che ci riserva la band svedese e l’album diventa così un’opera che va oltre i soliti canoni rock per trasformarsi in musica totale.
Sick of It All – Wake the Sleeping Dragon

Ritorno in gran spolvero da parte di una band davvero leggendaria all’interno della scena hardcore e skate punk newyorkese.
Project Silence – Infinity

Ascoltare Infinity sarà molto piacevole per chi ama questa aggressività musicalmente trasversale, ma anche per chi vuole scoprire qualcosa di nuovo in campo metal altro.
Carpe Noctem – Vitrun

Il black metal è quello che, oggi, più che in tutti gli altri generi, sembra offrire a svariati interpreti la possibilità di forgiare la materia e renderla unica senza farle perdere la propria originaria connotazione: se, poi, a farlo sono musicisti magnifici come i Carpe Noctem il capolavoro è un qualcosa che viene di conseguenza.
Worth – The Essence Of Life

The Essence Of Life arriva alla sufficienza per le buone intuizioni melodiche e gli interventi della voce pulita, sicuramente più convincente di quella estrema: un aspetto, quest’ultimo, sul quale le Worth devono necessariamente lavorare in futuro.
Warrel Dane – Shadow Work

Shadow Work è un testamento ed un tributo con il quale i fans del grande artista e cantante americano non possono mancare l’appuntamento; il voto in calce all’articolo non è solo dovuto alla comunque alta qualità della musica qui presente ma, mai come in questo caso, vale per un’intera carriera.
Ian Sweet – Crush Crusher

Non è un disco facile e non vuole esserlo, perché tratta di cose non facili, e ci mostra tutto il talento di una delle migliori menti musicali alternative americane, che darà ancora molto agli ascoltatori che sono in cerca della qualità.
Kalmen – Funeral Seas

I Kalmen si rivelano un gruppo di sicuro valore, da annoverare tra gli interpreti più inquieti e meno scontati della materia estrema gravitante tra black, doom e sludge
Emphatica – Time

Progressive rock, ma non solo, è quel che si trova nello scrigno di sensazioni, paesaggi musicali dai mille colori che questa volta si muovono dalle ispirazioni psichedeliche degli anni 60/70 per arrivare ai giorni nostri in un’escalation di note.
Rawfoil – Evolution in Action

Eccellente esordio per questa promettente band lombarda, titolare di un debutto sulla distanza che è un vero omaggio alla grande tradizione dello speed metal anni Ottanta.
Γνόφος – Κατάνυξη

Superando così ogni possibile preconcetto derivante dal contenuto lirico, quello che ci si spalanca davanti è un album che non ha nulla da invidiare al black metal concettualmente più canonico, poichè inanella una serie di brani perfetti per esecuzione ed equilibrio tra componente estrema e melodia.
Thrombus – Mental Turmoil

La Caverna Records, label sudamericana specializzata in metal estremo, ristampa il primo ed unico album dei Thrombus, band americana nata nel 1991, periodo d’oro per il death metal tradizionale, che purtroppo ha avuto vita breve lasciando in eredità solo Mental Turmoil, risalente al 1993.
Holocausto Em Chamas – לָשׁוֹן הַקֹּדֶשׁ

Le composizioni sono di maggiore respiro rispetto alle precedenti, si compie un ulteriore passo in avanti senza mai abbandonare le proprie peculiarità, per un lavoro che è fondamentale per chi ama la scena black metal portoghese e per chi vuole una musica dall’anima realmente nera.
Abrin – Hell on Earth

Ottimo disco della band moscovita, con sonorità germaniche che molto piaceranno, sia ai thrashers, sia ai defenders.
Uncovered For Revenge – Daybreak

Gli Uncovered For Revenge, hanno ancora hanno da limare qualche piccolo difetto di forma ma lasciano intravedere buone potenzialità: l’album è sicuramente di piacevole ascolto e troverà estimatori tra i fans del genere.