Panchrysia – Dogma

Panchrysia – Dogma a1872231284 16

La bontà dell’operato della band fiamminga risiede nel suo mantenere ben in evidenza le radici del genere per poi lasciare che il sound si arricchisca di elementi diversi, facendo sì che al tutto venga impresso un marchio sufficientemente personale.

Inyan – A Bitter Relief

Inyan - A Bitter Relief a1799561699 16

Il timbro musicale è molto influenzato dal grunge, linguaggio che non muore mai, al quale si aggiunge un’ottima struttura delle canzoni, che si dipanano dentro l’orecchio dell’ascoltatore, disegnando un racconto in musica.

Moanhand – Fawn

Moanhand - Fawn a0504332314 10

L’inizio dell’avventura nel mondo della musica estrema underground è iniziato e per i Moanhand le premesse per fare bene ci sono tutte.

Flynotes – Child in the Woods

Flynotes - Child in the Woods a1799924486 16

C’è ben poco da eccepire su un lavoro che scorre piacevolmente ma, per il quale, la natura esclusivamente strumentale diviene il limite che impedisce una più immediata assimilazione nonché una più duratura permanenza della musica dei Flynotes nella nostra memoria.

Nebelhorn – Urgewalt

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Una lunga intro orchestrale ci invita a fare quattro passi nel mondo antico e fiero di questo polistrumentista tedesco; il sound proposto ricalca i cliché del viking metal, quindi l’album è composto da sette brani tirati, epici e battaglieri, con le classiche cavalcate in cui ritmiche black fanno da struttura al clima guerresco dei brani.

Arthedain – Infernal Cadence of the Desolate

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Si potrà discutere sulla relativa assenza di spunti innovativi, ma quando il compito viene eseguito con questa padronanza del genere è davvero difficile trovare qualcosa da eccepire.

Mist – Free Me Of The Sun

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Free Me Of The Sun è un buonissimo primo passo su lunga distanza per le Mist, alle quali vanno accreditati anche ampi margini di miglioramento in considerazione di un’età media piuttosto bassa, specialmente se rapportata ad un genere per sua natura appannaggio di musicisti ben più maturi anagraficamente.

’77 – Bright Bloom

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Prendete un cantante emulo di Ozzy Osbourne, un chitarrista che sciorina riff di rock blues e hard rock a metà strada tra Jimmy Page, Angus Young e Tommi Iommi ed il gioco è fatto, avrete tra le mani Bright Bloom, nuovo album dei ’77

La Morte Viene Dallo Spazio – Sky Over Giza

La Morte Viene Dallo Spazio - Sky Over Giza a3221967581 16

Sky Over Giza è un lavoro che non mancherà di affascinare gli amanti dello space rock e delle colonne sonore, un lungo rituale che dallo spazio ci giunge come avvertimento: la morte sta arrivando e non riuscirete a salvarvi.

Al Ard – Al Ard

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Un album di tale fattura deve’essere lavorato con pazienza e soprattutto compreso; personalmente, ritengo questo tipo di trasfigurazione del black metal la maniera ideale per far veleggiare nel nuovo millennio un genere sempre attuale ma pure accusato di obsolescenza dai suoi detrattori.

Inkvisitor – Dark Arts of Sanguine Rituals

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Agli Inkvisitor non mancano certo attitudine ed impatto, ma a questo giro lasciano molto in qualità arrivando alla sufficienza solo per qualche buon assolo in crescendo, che porta alle classiche cavalcate tutto impatto ed ignoranza tipiche del genere.

Ephyra – The Day Of Return

Ephyra - The Day Of Return EPHYRA

The Day Of Return si avvale di una forte componente etnica influenzata dalla tradizione orientale: il gruppo cerca negli strumenti popolari di Giappone e Mongolia una via per donare all’opera qualcosa di diverso, continuando nel suo concept narrativo che prevede quel riuscito mix dei generi descritti, diventato il proprio marchio di fabbrica.

Settle Your Scores – Better Luck Tomorrow

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Dischi come questo sono sempre più difficili da sentire, perché nel pop punk la tentazione di rendere il tutto molto mieloso è sempre presente, invece qui le chitarre viaggiano veloci e la batteria mena, e non sbagliano un ritornello.

Druknroll – Unbalanced

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Il gruppo, dal sound particolare, ci investe con una serie di brani personali e vari, estremi e melodici, moderni e dalle sfumature industriali su tappeti di ritmiche thrash violentissime, alternate a melodie di estrazione melodic death.

Yob – Our Raw Heart

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E’ sempre una esperienza spirituale di alto livello l’ascolto di una nuova opera della band statunitense. Un autentico capolavoro capace di rendere la nostra vita migliore!

Savage Hands – Barely Alive

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I Savage Hands fanno un genere che nella loro terra madre è decisamente inflazionato, ma lo eseguono in maniera al di sopra della media, e questo ep potrebbe essere l’inizio di qualcosa di molto interessante.

Nergard – Memorial For A Wish

Nergard - Memorial For A Wish nergard

Se cinque anni fa non vi siete imbattuti in Andreas Nergård e la sua opera, questa riedizione vi permette di rimediare e fare la conoscenza di un ottimo album.

Blue Cash – When She Will Come

Blue Cash - When She Will Come bluecash

I Blue Cash hanno creato un sound che, se affonda le radici nella musica di Johnny Cash, si muove tra varie pulsioni musicali che hanno attraversato sessant’anni di musica a stelle strisce, madre di tutto quello che si ascolta oggi in ambito rock.

Otehi – Garden Of God

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Garden Of God non è un disco da fruire velocemente, quanto un qualcosa da godere e da lasciare che ti cada dentro ascolto dopo ascolto, perché non è musica comune fatta per intrattenere, ma comunica qualcosa agli abissi che ci portiamo dentro.