Silenzio – Ep

I Silenzio sono un ottimo gruppo hardcore punk di Vicenza che attinge dalla splendida tradizione italiana del genere e al contempo innova fondendo vari sottogeneri.

Haram – Questo è Solo Chaos

Un disco che spezza schemi come se fossero steccati sotto un’onda tsunamica, una salutare scarica di adrenalina e di ottima musica fatta caos, un lavoro che ha radici solide e lontane nel tempo ma che è una delle cose più moderne e sincere degli ultimi nell’alternativo italiano.

This Gift Is A Curse – A Throne Of Ash

I The Gift Is A Curse sono una band che ha creato una propria linea sonora che qui tocca il suo apice, ma è fantastico il tutto, la totalità di un disco superiore che è un vero e proprio rito per aprire porte per altre dimensioni, ma che su questa terra è un magnifico disco di black metal.

Imperials – Imperials

Il suono degli Imperials è qualcosa di moderno ma che rimanda ad un antico sentore, quella voglia di coniugare diverse culture underground e cittadine che non abbandonerà mai certi ragazzi.

Oigres – Psycho

Psycho convince per il suo essere diretto, essenziale ma non banale: la svolta attuata dal musicista torinese è del tutto condivisibile e non dà spazio ad alcun tipo di recriminazione, lasciando aperti al contrario diversi interessanti scenari da esplorare nel prossimo futuro.

Martyrdöd- Hexhammaren

Nel corso dei vari dischi il suono dei Martyrdöd è cambiato, e questa ultima fatica è la sintesi più completa e compiuta di cosa sia questo gruppo, sicuramente uno dei migliori nel proprio genere.

Blueside – Small Town, Good Wine & Sad People

I Blueside mostrano il dito medio in maniera molto intelligente, con testi in italiano ed in inglese: canzoni come Fuori e Notorietà sono geniali, ma tutto il disco è molto al di sopra della media, e soprattutto è un qualcosa finalmente di dissacrante, da parte di un gruppo che non ha pose ma molta sostanza, riuscendo inoltre a fare qualcosa di nuovo di un genere trito e ritrito.

Aftermath – There Is Something Wrong

Thrash metal e hardcore, progressive e crossover, sono dunque le anime che vivono nel sound degli Aftermath, che continuano la loro denuncia contro politiche dannose ed una società allo sfascio tramite una musica estrema che non manca di sorprendere per l’ottima preparazione strumentale dei protagonisti, che tra Devin Townsend e Voivod ci investono con il loro metal fuori dagli schemi e non poco riottoso.

Second Youth – Juvenile

I Second Youth hanno una marcia in più e lo dimostrano con questi quattro pezzi, potenti, melodici e precisi.

Anna Havoc – Anna Havoc

Gli Anna Havoc sono una band di San Pietroburgo che suona un buon hardcore caotico, magmatico e molto duro.

Wrong Way To Die – Wild And Lost

Uno degli indicatori della bontà di un album è quello di far premere nuovamente il tasto play alla fine dell’ascolto, e con Wild And Lost lo si fa più e più volte, perché c’è una luce particolare in questo disco, come in certe mattine nelle quali sembra che tutto l’universo possa volerti almeno un po’ di bene.

Zebrahead – Brain Invaders

Un album molto piacevole, uno dei migliori episodi della discografia di un gruppo dato per morto tante volte ma che spinge sempre.

Not Yet Fallen – Homebound ep

Non è affatto facile mettere assieme il metalcore e il meglio hardcore in maniera credibile e godibile, e i Not Yet Fallen lo fanno alla perfezione, perché non hanno pose ma voglia di fondersi con il loro pubblico.

Eddie Bunker – Diffidia

Il debutto degli Eddie Bunker è scaricabile ad offerta libera sul loro bandcamp ed è un’opera notevole, che li pone sulla mappa e apre nuove prospettive all’hc italiano che non vuole morire e che scorre sempre sotterraneo.

Stalker – Vertebre

Piccolo capolavoro al crocevia di tanti generi ed emozioni, un sentire qualcosa che è stato declinato in molte maniere, un sentimento che parte da lontano e arriva dove siamo noi, che pensavamo potesse andare meglio, ma non è una sconfitta perché ne possiamo parlare.

Khali – Tones Of The Self Destroyer

Tones Of The Self Destroyer è composto da nove brani all’insegna di un potente thrash/hardcore in cui vengono immessi elementi death e di metal moderno, valorizzando il tutto con azzeccate parti rock dai rimandi progressivi.

Morso – Lo Zen e L’Arte del Rigetto

In Italia ci sono già stati gruppi di questo tipo, ma l’agilità e l’incisività dei Morso è cosa rara, quasi come se fossero un distillato delle migliori esperienze nel genere, una mutazione genetica che parla del nostro quotidiano.

CardiaC – Mañana No Será Otro Día Igual

Dischi come questo sono sempre i benvenuti perché riportano la musica ad un divertimento semplice ma non scontato, inserendosi in un genere le cui uscite sono rare ma di una qualità migliore rispetto al passato, forse a causa di una selezione naturale.

Spleen Flipper – Myndbreyting

L’aggressività è notevole, i testi sono interessanti e personali, mai banali o scontati, il risultato è un graditissimo ritorno di un gruppo che scalcia tantissimo e non ti lascia tregua, e che insegna che l’attitudine non scompare, ma anzi è maggiore quando si fa qualcosa di originale e non di derivativo.