Witherfall – Vintage ep
Tornano a distanza di pochi mesi dal mai troppo lodato A Prelude To Sorrow, quella che in soli due album è diventata la band cardine di un cero modo di fare progressive metal, erede di Nevermore e Symphony X, ma dal talento talmente enorme da diventare un punto di riferimento nello spazio di un paio d’anni, gli Witherfall.
S91 – Along The Sacred Path
Along The Sacred Path è un lavoro di grande spessore musicale, un esempio di musica metallica progressiva che, alla tecnica dei musicisti ed alla splendida voce della protagonista femminile, aggiunge un songwriting sopra la media ed una facilità d’ascolto sorprendente per un contesto così maturo e complesso, sia musicalmente che concettualmente.
Alexandra Zerner – Opus 1880
Opus 1880 si rivela un lavoro monumentale, consigliato agli amanti delle opere di Lucassen e agli ascoltatori del metal/rock progressivo.
Kings Destroy – Fantasma Nera
La musica dei Kings Destroy è fatta per durare, si può ascoltare molte volte, ed ogni volta è come fosse la prima.
Onydia – Reflections
Reflections offre fughe strumentali, atmosfere eleganti, una forma canzone ben presente ed in generale una forte personalità, pur rimanendo all’interno del progressive metal tradizionale.
Dream Theater – Distance Over Time
Probabilmente ci si dovrebbe avvicinare a Distance Over Time senza farsi condizionare dal nome della band, lasciando che sia la musica a parlare per i protagonisti: in tal caso le soprese non mancheranno di certo svelando finalmente un nuovo grande album marchiato Dream Theater.
Aenimus – Dreamcatcher
Il lavoro denota fin da subito il defilarsi da parte del gruppo dai soliti cliché del genere, in favore di un approccio estremamente violento, progressivo e solo in parte mitigato da splendide aperture melodiche.
Manente / Alonzo / Du Bose – M.A.D.
Un buon debutto, che troverà estimatori negli amanti degli storici gruppi citati ed ovviamente nei sostenitori del metal classico a stelle e strisce.
Mortanius – Till Death Do Us Part
I Mortanius danno vita ad un buon esempio di power/progressive metal.
Kadinja – Super 90′
Chi predilige il genere troverà Super 90′ un album irrinunciabile, ma chi vuole ancora emozionarsi con la musica estrema rivolga il suo sguardo ed il suo udito altrove.
Asymmetry of Ego – Forsake Beyond the Dusk
Una giovane band nostrana, la dimostrazione che la modernità può guardare (e con frutto) alla tradizione. Senza essere eccessivamente post, per chi ama ad esempio i Coheed and Cambria.
Tetractys – A Mysterious Place On Sight
La cosa notevole del trio sudamericano è l’aver dimostrato che si può tranquillamente suonare musica dall’alto tasso tecnico senza necessariamente sacrificare la forma canzone.
Mind’s Doors – The Edge Of The World
The Edge Of The World risulta un lavoro molto ispirato, il quintetto mostra le varie anime e personalità che compongono la propria visione di musica progressiva, in un caleidoscopio di note che portano l’ascoltatore in un affascinante viaggio musicale di oltre un’ora tra splendide parti rock, superbe porzioni di metal strumentale e moderne partiture di quel progressive che nel nuovo millennio sta trovando una buona fetta di ammiratori.
Riccardo Tonoli – City Of Emeralds
La grande tecnica lascia campo ad emozionanti momenti di musica in cui arrangiamenti e melodie trovano il loro spazio, alternandosi con le evoluzioni chitarristiche di Tonoli, a tratti incendiarie, in altri momenti progressivamente eleganti.
Zayn – Evolution Made Us
Intimista, ma nello stesso tempo pervaso da un’urgenza di comunicare, Evolution Made Us lascia pochi riferimenti ai quali ci si possa aggrappare, con la musica che scorre tra atmosfere che passano dal metal progressivo moderno ad una sorta di rock alternativo.
Zenit – Black Paper
Senza mai portare la mera tecnica a soffocare il songwriting, gli Zenit danno prova di una già buona maturità artistica in un genere troppe volte afflitto da un abuso della tecnica strumentale fine a sé stessa.
Tourniquet – Gazing At Medusa
Un suono drammatico ed ispirato, dalle trame progressive ma dall’impatto estremamente potente, rende questo ultimo lavoro dei Tourniquet un enorme pezzo di granitico metallo, supportato dal potenziale dei musicisti coinvolti.
Sarah Longfield – Disparity
Sarah dimostra di non essere solo una virtuosa dello strumento, ma anche una musicista, una cantante e una compositrice molto completa e versatile.
Heir Apparent – The View from Below
Uno dei ritorni più riusciti degli ultimi anni con una band che, dopo tre decenni, regala un album magnifico.
Hollow – Between Eternities of Darkness
Echi di Nevermore, Queensryche, Morgana Lefay e Tad Morose sono presenti in questo splendido ritorno firmato Hollow, un lavoro che mette in primo piano sentimenti, emozioni, dubbi e paure e le trasforma in musica, tragicamente metallica, potente ma dall’impatto melodico straordinario.