Cinnamun Beloved – Stain

Se siete fans del genere e vi piace curiosare nell’underground mondiale in cerca di nuove ed affascinanti realtà, i Cinnamun Beloved appagheranno la vostra fame di musica metallica dal taglio gotico e sinfonico.

Black Vatican – The Black Vatican

The Black Vatican si lascia ascoltare volentieri anche se il fatto di mantenere una stessa ritmica per tutti i cinquanta minuti del lavoro lascia diverse perplessità.

Tarja – Act 2

Raccontare un concerto della Turunen diventa superfluo, specialmente per i tanti fans che in tutto il mondo applaudono la bellissima artista finlandese: non mi rimane così che sottolineare la bellezza di questo nuovo lavoro e consigliarne l’ascolto e la visione anche a chi prova mettere in discussione il regno della regina Tarja

T-Error Machinez – The War Of Valkyries (Reworked)

L’idea di riprendere in mano il disco solista di Omega X e di rielaborarlo collaborando anche con altri gruppi come Synapsyche, Larva ed Xperiment è stata un’ottima idea che ha portato a fare un disco molto potente, melodico e ben bilanciato.

A Tear Beyond – Humanitales

Il talento nel saper costruire brani dal forte impatto emotivo, sorprendendo l’ascoltatore ad ogni passaggio, è l’arma in più di questa splendida realtà nostrana che richiama la scuola teatrale tedesca e ci trasporta per quasi un’ora nel suo mondo oscuro.

Majesty Of Silence – Zu dunkel für das Licht

Il sound teatrale e straripante di enfasi fatica a raggiungere l’obiettivo, perché con un simile approccio è senz’altro importante un buon talento compositivo (e fin qui ci siamo), ma lo è altrettanto, se non di più, un senso della misura che fa decisamente difetto ai Majesty Of SIlence.

Graveshadow – Ambition’s Price

Symphonic metal d’ordinanza, senza grossi picchi ma pure senza cadute rovinose, abbastanza estremo per risultare vario nelle atmosfere che toccano parti thrash e death con discreta fluidità nel songwriting; il resto lo fa una voce femminile più rock nelle parti pulite, rispetto al solito cantato operistico, ma leggermente forzata nel growl.

Kronomatopea – Time It’s Time

Time It’s Time è un’opera impegnativa che per oltre un’ora vi terrà incollati alle cuffie, tra raffinati passaggi di musica classica, cavalcate metalliche, solos neoclassici e quell’epicità che affiora quando i due stili musicali si incontrano.

Materdea – Pyaneta

Un affascinante e superbo album di musica metal, tra sontuose orchestrazioni, melodie acustiche, attitudine pagan/folk e potenza power.

Follow The Cipher – Follow The Cipher

I Follow The Cipher sul versante commerciale hanno tutto per sfondare, su quello del sound magari peccano un po’ in personalità per puntare tutto sull’impatto (anche visivo), un dettaglio che certo non rallenterà la corsa di Ken Kängström e compagni.

Horrorgraphy – Season of Grief

Season of Grief  alla fine si lascia ascoltare ma, quasi ad avallare l’impietosità del confronto, la band greca piazza alla fine la cover di The Rise of Sodom and Gomorrah che definisce con chiarezza la distanza siderale che spesso intercorre tra i maestri di un genere ed i loro volenterosi epigoni.

Cabrakaan – Songs From Anahuac

Un ep molto originale e pieno di pathos, di vitalità messicana e di melodie ragionate, dove anche le durezze stanno bene nel contesto, dato che i Cabrakaan sono un gruppo molto particolare e lo fanno sentire molto bene.

Sanguine Glacialis – Hadopelagic

Non ci si annoia tra i tentacoli del Kraken raffigurato sulla copertina, e a tratti ci si esalta, mentre la band ci scarica addosso un’enormità di musica senza confini, stupendo manifesto di cosa può dare il metal estremo al mondo delle sette note se maneggiato da autentici geni come dimostrano di essere i Sanguine Glacialis.

Afterlife Symphony – Lympha

Gli Afterlife Symphony producono il massimo sforzo e con Lympha creano la loro opera migliore, diretta e dura come l’acciaio, specialmente nelle ritmiche che mantengono un approccio metallico possente.

Nightwish – Decades

La monumentale raccolta che riassume i primi vent’anni di carriera della più famosa symphonic metal band del pianeta.

Therion – Blood Of The Dragon

Provando a sfruttare la scia derivante dall’uscita del mastodontico Beloved Antichrist, due etichette dell’est europeo, la russa Stygian Crypt Productions e la bielorussa Possession Productions, immettono sul mercato Blood Of The Dragon, un’uscita in doppio cd che presenta, nel primo dischetto, una serie di cover incise dai Therion in studio o tratte da diversi concerti […]

Therion – Beloved Antichrist

Tirando le somme dell’operazione, appare evidente come Christofer Johnsson fosse uno dei pochi in possesso della caratura artistica e della credibilità necessarie per cimentarsi in un impresa di questa dimensioni: ciò che resta, però, è la sensazione d’essere al cospetto di una profusione di energie che ha prodotto un risultato di livello rispettabile, ma inferiore a quelle che potevano esser le ragionevoli aspettative.