STORMWOLF

Il video di “Lightcrusher”, dall’album “Howling Wrath” (Red Cat).
Liya – Listen Ep

Questa prova , per quanto breve, mette in luce un potenziale notevole da parte di Liya.
Cloak Of Shadows – Where Do I Hide (Pregabalin Hex)

Thy Haunted Kingdom e Where Do I Hide sono due canzoni che vanno ascoltate come se fossero tracce rimaste fuori dalla scaletta di un qualsiasi album uscito in terra albionica all’inizio degli anni ottanta: tale riesumazione resta qualcosa di assolutamente piacevole, ma nulla più.
Vacant Body – Vacant Body

Le sensazioni lasciate da questo breve assaggio sono più che confortanti e l’impressione è che un eventuale lavoro su lunga distanza dei Vacant Body possa ritagliarsi in futuro un suo spazio privilegiato.
INVICTOR

Il video di “An Infinite Second”.
Kadinja – Super 90′

Chi predilige il genere troverà Super 90′ un album irrinunciabile, ma chi vuole ancora emozionarsi con la musica estrema rivolga il suo sguardo ed il suo udito altrove.
Paolo Siani & Nuova Idea – The Leprechaun’s Pot of Gold

Nuovo capitolo della intrigante collaborazione di Paolo Siani con i Nuova Idea, nomi veramente storici del nostro prog.
Hauméa – Unborn

La voce, il suono, l’essere portati lontani, una musica coinvolgente, veloce e dura, il metal nel suo lato più melodico e la speranza di essere salvati. Un debutto di sole quattro canzoni ma gigantesco.
Antipathic – Humanimals

Humanimals offre una mezz’ora di morte e distruzione ottimamente prodotta e suonata, assolutamente consigliata ai fans del genere per i quali i due musicisti sono vecchie conoscenze, alla luce del loro importante curriculum.
Robben Ford – Purple House

Robben Ford da vita ad un lavoro vario, benedetto da un’alternanza di generi che vanno dal southern al blues, dal rock alla fusion in un caleidoscopio di sgargianti colori di musica che ha nella chitarra sempre ispirata di Ford la bacchetta magica per ammaliare per l’ennesima volta i fans del genere.
Cotard – Depths

Depths apre lo scenario su un musicista assai interessante e su un viaggio appena cominciato.
Monarch – Sabbat Noir

La ristampa di questo lavoro nei formati vinile e cassetta da parte della Zanjeer Zani Productions si rivela quanto mai opportuno , in quanto Sabbat Noir è uno dei prodotti più significativi usciti in tale ambito all’inizio del decennio
PERPETUAL FATE

Il video di The Land, dall’album Cordis (Revalve Records).
Asymmetry of Ego – Forsake Beyond the Dusk

Una giovane band nostrana, la dimostrazione che la modernità può guardare (e con frutto) alla tradizione. Senza essere eccessivamente post, per chi ama ad esempio i Coheed and Cambria.
Veil Of Conspiracy – Me, Us And Them

L’alternanza tipica che nel genere porta il metal estremo a confrontarsi con altre atmosfere e sonorità non è sicuramente originale, ma il tutto, seguito con la giusta attenzione, sa esprimere emozioni forti rendendo l’album una discesa nei meandri labirintici e pericolosi delle menti umane più deviate.
Vanha – Melancholia

Melancholia è un’opera matura ed impeccabile, da qualsiasi punto di vista la si voglia osservare: neppure la configurazione da one man band riesce a scalfire il valore di quello che è destinato a restare uno dei migliori lavori del 2019 in ambito melodic death doom
Lumbar – The First and Last Days of Unwelcome

Questa ristampa è un’ottima occasione per ritrovare un demone musicale che ci può essere di grande aiuto e conforto, musica che nasce dalla sofferenza e dalla paura, con lo scopo di farci andare più in alto.
The High Jackers – Da Bomb

Da Bomb è un disco assolutamente consigliato, un ritorno a sonorità che hanno marcato in modo indelebile la storia della musica e della cultura del secolo scorso e che risulta imprescindibile anche nel nuovo millennio.
Macchina Pneumatica – Riflessi e Maschere

Potente e fantasioso debutto di questo gruppo di fede gobliniana, bravo a comporre e a suonare.
Cemment – Resurrection From Carnage

La band dall’attitudine death/grind (i brani per tre quarti superano di poco il minuto di durata) ci aggredisce con il suo industrial thrash/death metal, diretto, sporco e selvaggio non concede tregua e richiama alla mente gli svizzeri Swamp Terrorists death/thrash.