Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.
DEFLORE & JAZ COLEMAN – Party In The Chaos

Si raggiunge l’apice, perché Jaz è il cantante a loro predestinato, la sua voce tagliente si inserisce benissimo nei loro suoni al contempo freddi e bollenti.
NoSelf – Human – Cyborg Relatons : Episode II

Un secondo disco convincente ed un album piacevole che va oltre il nu metal e durerà anche oltre l’estate.
Weightless World – The End Of Beginning

Attivi dal 2011 finlandesi Weightless World licenziano questa botta di vita melodic death/metal core intitolata The End Of Beginning, un appassionante viaggio nei suoni moderni di matrice estrema, dalle melodie vincenti ma dalla grinta notevole.
Welkin – Everlasting Echo Of A Farewell

Everlasting Echo Of A Farewell ha il pregio di variare l’atmosfera ad ogni brano, alternando in modo sagace potenza e melodia, tradizione e modernità in una raccolta di belle canzoni e non è poco.
Abrahma – In Time for the Last Rays of Light

Illustrato da una copertina che rievoca atmosfere bibliche, l’album si snoda in otto brani medio lunghi, ma non prolissi: la band riempie lo spazio di musica colta, usando tutte le armi in possesso per trasformare l’ascolto in un’esperienza pregna di sacrali sfumature epico evocative.
Majesty Of Revival – Timeless

Timeless è un’autentica sorpresa e non può mancare nel lettore degli amanti della musica progressiva fuori dai soliti cliché.
Blaze Out – Instinct

Composto da una decina di potenti e metalliche canzoni, Instinct è un buon lavoro, grintoso e tellurico, lascia che la forza bruta prevalga su tutto e per le potenzialità del gruppo catalano ci sembra la scelta giusta.
The Damned Things – High Crimes

Non fatevi ingannare dalla presenza del leader degli Anthrax, perché il sound dei The Damned Things non ha nulla a che spartire con la storica band americana, quindi lasciate che punk, alternative, qualche riff stonato qua e là e tanta melodia vi travolgano per una quarantina di minuti scarsi di rock moderno a stelle e strisce.
Atlases – Haar

Gli Atlases trovano la loro personale pietra filosofale unendo come meglio non si sarebbe potuto tutti quegli ingredienti che in mano ad altri divengono solo un coacervo di sonorità messe assieme alla rinfusa: Haar è la dimostrazione pratica di quale risultato possa scaturire quando a maneggiare le sette note troviamo musicisti di talento invece che mediocri assemblatori.
Forever Still – Breathe In Colours

Album dedicato dunque ai più giovani fruitori di musica rock, Breathe In Colours riuscirà sicuramente a conquistare molti cuori alternative dark.
Imminence – Turn The LIght On

Un disco che avrà sicuramente un buon riscontro commerciale, ma che in eredità non lascia niente, anzi in alcuni momenti persino irrita per la ripetitività delle sue strutture sonore.
Minority Sound – Toxin

La dote principale dei Minority Sound è quella di offrire un metal industrializzato ma, allo stesso tempo, ben fruibile attingendo ai nomi di punta del settore senza richiami espliciti ma fondendo efficacemente il tutto.
Destrage – The Chosen One

I Destrage sono uno dei gruppi italiani che se la gioca meglio, sia in territorio mainstream che in quello underground, con nomi ben più blasonati ed in alcuni casi altezzosi.
The Morganatics – The Love Riot Squad VS The F-World

The Love Riot Squad VS The F-World è un album che cresce notevolmente con gli ascolti e merita sicuramente l’attenzione di chi nel genere cerca qualcosa di più che la solita minestra alternativa ad uso e consumo delle radio rock.
Rebis – Rebis

I Rebis pescano nel passato, usando bene il presente e guardando decisamente al futuro, con le distorsioni sempre accese e una gran voglia di far rumore, senza rinunciare a buone melodie che fanno sognare in tempi certamente non facili.
Aftermath – There Is Something Wrong

Thrash metal e hardcore, progressive e crossover, sono dunque le anime che vivono nel sound degli Aftermath, che continuano la loro denuncia contro politiche dannose ed una società allo sfascio tramite una musica estrema che non manca di sorprendere per l’ottima preparazione strumentale dei protagonisti, che tra Devin Townsend e Voivod ci investono con il loro metal fuori dagli schemi e non poco riottoso.
Heart Of A Coward – The Disconnect

Nel suo genere The Disconnect sarà una delle migliori uscite di quest’anno, potente, melodica e molto interessante.
Rammstein – Rammstein

Rammstein è un album molto potente, estremamente ironico ma anche terribile nella descrizione di ciò che siamo davvero, come se ci guardassimo allo specchio senza filtri.
Die On Friday – Revolution

I Die On Friday danno alle stampe un macigno metallico in cui non mancano sfuriate estreme, mid tempo dalle melodie mainstream ed atmosfere che ci portano aldilà dell’oceano: un sound ambizioso e dal buon appeal, ruvido il giusto per piacere anche a chi è abituato ad ascolti più in linea con la tradizione metallica.