Solitvdo – Immerso In Un Bosco Di Querce
Un lavoro capace di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore
Un lavoro capace di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore
I Nazgul Rising regalano agli ascoltatori una quarantina di minuti di symphonic black al suo massimo splendore.
“Horizons” si rivela un album decisamente ricco di spunti interessanti, a conferma del fatto che, spesso, i lavori dediti al black metal e prodotti in totale autarchia regalano risultati sorprendenti, nonostante tutti i limiti oggettivi che possono derivare da tale condizione.
Per i Kynesis un album d’esordio versatile e avvincente dalla prima all’ultima nota
The Demon King è un lavoro assolutamente da ascoltare, un macigno di metal estremo sinfonico che vi stupirà.
Molto valida l’idea della Debemur Morti di abbinare in questo split album due realtà che, muovendosi da punti di partenza piuttosto lontani tra loro,sono approdate con il tempo a sonorità relativamente vicine, non solo per attitudine sperimentale.
Un EP davvero coinvolgente, composto da un musicista che, a giudicare dalle premesse, possiede tutti i numeri per lasciare in un prossimo futuro un segno tangibile nella scena metal tricolore.
Arsonist si dimostra abile nell’amalgamare le ruvidezze del black con un indole progressiva dalle tinte fosche raggiungendo il risultato, tutt’altro che scontato, di esibire una certa varietà di schemi senza che questa risulti, nel contempo, troppo cervellotica.
“Drakon” è un album al quale la semplice etichetta death/black non solo sta stretta ma, per certi versi, può risultare anche fuorviante, alla luce delle pesanti influenze dark-doom e di una certa vena sperimentale esibita in diverse parti del lavoro.
Al netto delle tematiche trattate, quest’esordio dei The Committee è uno dei migliori che mi sia capitato di ascoltare in questa prima metà del 2014 e, alla fine, questo è ciò che più conta.
I Dark Mirror Ov Tragedy ci regalano una vera opera Horror,drammaticamente romantica e dotata di un fascino irresistibile.
Black metal a Cuba? Difficile immaginare qualcosa di più lontano dall’immaginario scandinavo, eppure i Narbeleth risultano credibili quanto una band di Bergen.
Un disco che va ascoltato con la giusta predisposizione d’animo, pena il rischio di rifiutarlo non appena i suoni si intristiscono e la voce di Déhà esprime senza alcuna mediazione le sensazioni di uno spirito lacerato da un dolore che non può essere in alcun modo lenito né sopportato.
“The 7 Deadly Sins” è l’essenza del metal estremo, è tutto quanto vorrebbe ascoltare chi apprezza sonorità potenti, dirette, asciutte e tecnicamente ineccepibili in costante bilico sul sottile confine tra black, death e thrash.
Continua la saga del Nigthstalker, concept atmospheric black metal ideato dai belgi Sercati.
Gli Ancients Bards si confermano come una delle band di riferimento per il symphonic power metal con un album stupefacente.
Ogni appassionato di metal che si rispetti non dovrebbe farsi sfuggire l’occasione di ascoltare il primo documento live ufficiale della formidabile band emiliana, che in quest’ora scarsa propone alcuni dei propri cavalli di battaglia
Ottimo esordio per gli Eternal Silence, band che va a rimpolpare il già nutrito gruppo delle ottime realtà del nostro paese in materia di symphonic gothic metal.
Ciò che maggiormente colpisce, in “Þættir úr sǫgu norðrs”, è la profondità della musica proposta, capace di riprodurre con rara efficacia il carattere ancestrale di poemi composti in epoche così lontane dalla nostra.
Se vi è piaciuto l’ultimo bellissimo lavoro degli Woods Of Desolation sappiate che Closure è ancor più coinvolgente, il che è tutto dire…