Valgrind – Blackest Horizon

Blackest Horizon si sviluppa su dieci brani suonati e prodotti in maniera impeccabile: la devastante atmosfera dei brani si poggia su un sound che mette in evidenza il gran lavoro dei musicisti sia nelle ritmiche che negli splendidi intrecci chitarristici, a tratti urlanti sofferenza estrema.

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Eye Of Solitude – Slaves To Solitude

Slaves To Solitude si va a collocare a metà strada tra i due lavori che l’hanno preceduto, recuperando, anche grazie agli arrangiamenti, il senso drammatico di Canto III ma conservando l’incedere più controllato di Cenotaph.

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Hybridized – Mental Connections

Mental Connections è un ep che coniuga il thrash metal al più moderno groove, la cui poca durata non consente un giudizio definitivo sul sound del gruppo romano, anche se i tre brani presentati lasciano presagire ulteriori margini di miglioramento.

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Pungent Stench – Smut Kingdom

Cibo perverso per menti folli che vogliono gozzovigliare con marce sonorità death non sempre fedeli alla linea, ma ricche di personalità e soluzioni geniali.Il commiato dei Pungent Stench è, come sempre, opera avventurosa e pregiata.

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Nibiru – Netrayoni

Se aveste la fortuna di parlare con i Nibiru, e ne vale la pena perché capireste molto di più della loro musica, vi sentireste dire che Netrayoni è il disco che rappresenta al meglio lo spirito di questo gruppo, che è quasi un medium per portare in mezzo a noi esseri di altri dimensioni, seguendo il flusso che esce quando diventiamo per davvero noi stessi, nel bene e nel male, oppure quando ci buttiamo dentro la musica, in questo caso facendola.

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Mos Generator – Shadowlands

Sia su disco che dal vivo è sempre una gioia incontrare i Mos Generator, e questa ultima fatica è forse il loro miglior lavoro, che è un po’ la frase che quasi tutti i musicisti vorrebbero sentirsi dire.

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