
Lloth – Athanati
In Athanati, i Lloth antepongono a tutto un’emotività che si percepisce ad ogni nota, nonostante il dolore venga esplicitato tramite un sound robusto e spesso rabbioso, per quanto ammantato senza soluzione di continuità da un afflato melodico in grado di fare la differenza.

Unshine – Astrala
Misticismo, ricordi di umanità diversa da quella attuale e con ben altre prerogative, ci fanno immergere dentro questo suono, ricercando qualcosa che possiamo far scaturire dal nostro interiore se lo vogliamo e se troviamo il giusto innesco: Astrala è perfetto per questo, oltre che essere un buon disco di metal.

Stray Bullets – Shut Up!
L’album ci regala una quarantina di minuti abbondanti intrisi dell’atmosfera sfrontata, irriverente e a tratti malinconica dello street/hard rock.

NONSUN – Black Snow Desert
Ben dosato ed equilibrato in tutte le sue componenti ed ottimamente eseguito, Black Snow Desert è frutto di un talento compositivo che scongiura il ricorso a soluzioni sonore infinite e prive di alcuno sbocco.


Thrash 1991: l’inizio di un decennio di crisi
Come cambiano in fretta ed improvvisamente, a volte, le cose. Anche per la musica. Il 1990 fu per il thrash un anno formidabile, con le

Souldrinker – War Is Coming
War Is Coming risulta un piacevole ascolto pur senza avere un brano portante, ma esprimendo tutta la propria forza metallica nella sua completezza.

Waroath / Czarna Trumna / Cthulhu Rites – Black Oath Rites
Uno split album complessivamente valido anche se, presumibilmente, destinato a restare confinato al territorio polacco.

Svartanatt – Starry Eagle Eye
Più convinzione nei propri mezzi, un sound che sposa atmosfere drammatiche, le tastiere dal mood profondo e porpora, ed un’altra ottima interpretazione del buon Jani Lehtinen al microfono, fanno del nuovo album un passo deciso verso una qualità artistica superiore.