METALEYES

San Leo – Y
Si viene rapiti da queste frequenze, da questi suoni che sono chiavi di un software superiore, stati d’animo fusi con l’acciaio degli angeli, potentissime visioni minimali che lasciano stucchi dorati nella volta celeste.

Un mito di Francia: i Massacra dal thrash al death
I transalpini Massacra, per quanto grandi e fondamentali, non vengono mai adeguatamente ricordati dalla storiografia metal. Eppure, si tratta di una band storica e di

Monuments – Phronesis
I Monuments possiedono quelle caratteristiche che in parte coprono i difetti riscontrabili in tutte le opere del genere e Phronesis, da questo punto di vista, ha dalla sua richiami al nu metal che imprimono quella verve in più all’ascolto.

Unearth – Exctintion(s)
Gli Unearth concentrano qui tutto ciò di buono che sanno fare, esaltando al massimo le proprie capacità; la maturità musicale è netta e incontrovertibile, come la loro superiorità rispetto agli altri gruppi.

Cantique Lépreux – Paysages Polaires
Una Natura aspra e invincibile si ritrova nella seconda opera dei canadesi Cantique Lepreux che riescono con la purezza della loro arte a rappresentarla in tua la sua magnificenza.

Cóndor – El Valle del Cóndor
Il sound del quintetto colombiano amalgama in modo sagace gli elementi dell’heavy/death/doom, e li modella lasciando che le atmosfere si dilatino senza perdersi troppo, potenziate da mid tempo potenti ed un rantolo di matrice death nel cantato.


Gotthard – Defrosted 2
Defrosted 2 è un viaggio emozionate nella storia dei Gotthard nonché un ulteriore testimonianza del valore del gruppo svizzero, tra rock e blues e armonie acustiche di rara intensità.

Hollow – Between Eternities of Darkness
Echi di Nevermore, Queensryche, Morgana Lefay e Tad Morose sono presenti in questo splendido ritorno firmato Hollow, un lavoro che mette in primo piano sentimenti, emozioni, dubbi e paure e le trasforma in musica, tragicamente metallica, potente ma dall’impatto melodico straordinario.


The Blank Canvas – Vantablack
In questi tempi di estrema fretta, quando un disco, per quanto possa essere buono, dura solo il tempo della promozione attraverso i social media, Vantablack è un lavoro che si propone per quello che è, ovvero un’esplorazione di territori ancora parzialmente inesplorati da parte di musicisti che hanno fatto della ricerca sonora una specialità della casa.


Svarthart – Awaiting The Return
Il problema degli Svarthart è che il loro death doom è davvero troppo scarno per poter attrarre chi desidera ascoltare dolenti melodie, ma non è neppure abbastanza crudo ed incisivo per lasciare un segno.

Slap Guru – Diagrams Of Pagan Life
Un album intenso, con il blues e la psichedelia a dettare atmosfere e tempi, per questi quattro musicisti scaraventati quasi indietro di mezzo secolo da una macchina del tempo ma in grado di regalare ottima musica rock.

Vision Quest – Vision Quest
Un buon esempio di rock melodico, impreziosito da parti progressive che seguono la storia, regalando una serie di brani dalle melodie rock di stampo aor ma nei quali non manca l’energia.

Esben And The Witch – Nowhere
Praticamente l’album è un sogno lungo diverse decine di minuti, nel corso del quale il tempo e lo spazio sono sospesi e si va via con gli Esben And The Witch.

Metal Church – Damned If You Do
In questo ultimo album le atmosfere dark sono presenti così come le accelerazioni di scuola thrash metal, e le melodie incastonate in assoli e chorus che hanno fatto scuola permettono ai Metal Church di ripresentarsi in buona forma.

Death Waltz – Born To Burn
I Death Waltz guardano avanti e, pur non nascondendo ispirazioni ed influenze, licenziano un buon lavoro provando a farsi spazio nella scena underground nostrana.