Dustin Behm – The Beyond
Behm, cresciuto a pane e James Murphy, con contorno di Satriani e Gilbert, licenzia un debutto che ricorda più un testo didattico che un’opera musicale e che potrebbe piacere solo a chi si trastulla con i guitar heroes ed i virtuosi degli strumenti.
Retrace My Fragments – Tidal Lock Ep
I ragazzi riescono a semplificare musica altresì complessa, e a renderla in una maniera molto adeguata e piacevole all’orecchio, proponendosi come un ottimo ascolto trasversale, poiché riusciranno ad impressionare chi ama questa commistione, ma anche chi vuole un metal più avanzato.
Long Distance Calling – Boundless
I Long Distace Calling tornano su Inside Out con Boundless, un altro viaggio onirico e astrale tra il rock/metal del nuovo millennio, con ormai poche ispirazioni classiche e tanta musica moderna, originale e composta da un pugno di musicisti dal talento enorme.
Graveyard Of Souls – Mental Landscapes
Chicote dimostra ampiamente d’essere un musicista rispettabile e ciò rende sicuramente gradevole un disco che potrebbe rappresentare, in qualche modo, un punto di svolta per i Graveyard Of Souls, fino ad oggi interpreti onesti ma non di di primissimo piano della materia death doom.
Telepathy – Tempest
Nonostante l’ampia e qualificata concorrenza, l’operato dei Telepathy merita d’essere posto nella giusta evidenza, alla luce di una profondità del sound che regala nuove e piacevoli sensazioni ad ogni successivo ascolto.
In Lights – This is How We Exist
This is How We Exist è lo splendido esordio su lunga distanza di una band che, in un futuro, prossimo, potrebbe collocarsi stabilmente ai piani più altri del post rock strumentale.
Luna – Swallow Me Leaden Sky
Swallow Me Leaden Sky regala quasi tre quarti d’ora di buon funeral death doom atmosferico, che ben difficilmente non farà breccia negli estimatori del genere.
Glass Mind – Dodecaedro
Progressive metal che, senza bisogno del canto, esprime ugualmente una forte componente emozionale evidenziando l’ottima preparazione tecnica dei musicisti e le tante sfumature che toccano generi diversi, mantenendo il tutto perfettamente amalgamato in un sound che non provoca sbadigli.
SILENT WHALE BECOMES A° DREAM – REQUIEM
Un album in cui non c’è niente da perdere,se non sé stessi. Un ascolto che nemmeno ad un muro potrebbe risultare anonimo. È una porta aperta per una stanza di cui voi decidete il contenuto,irrazionalmente. Fatevi guidare dal vento gelido di questa band in un viaggio che sfugge agli occhi indiscreti.
Spectrale – ▲
L’ascolto di quest’album dovrebbe essere obbligato per tutti quelli che sostengono di amare la musica, ma sicuramente rimarrà ad esclusiva di pochi, noi comunque ci godiamo questo primo bellissimo rituale acustico donato dagli Spectrale.
The Kahless Clone – Our Never-Ending Loneliness
Pur mantenendo un parere ampiamente positivo sull’operato di Marchese con i The Kahless Clone, non si può fare a meno di constatare quanto, ancor più rispetto all’ep di due anni fa, la mancanza della voce si faccia sentire.
Elmo Karjalainen – Age Of Heroes
Quarto album solista per Elmo Karjalainen, ex chitarrista dei melodic rocker finlandesi Deathlike Silence, che con Age Of Heroes è protagonista di un buon lavoro di metal strumentale, leggermente prolisso ma consigliato agli amanti dei guitar heroes.
Rancho Bizzarro – Rancho Bizzarro
I Rancho Bizzarro arrivano da Livorno con due chitarre, un basso e una batteria e fanno un desert stoner rock strumentale molto efficace e molto desertico.
Oddfella – Am/Fm
Interessante lavoro interamente strumentale offerto da questa one man band portoghese denominata Oddfella.
Bosco – Bosco
Per i Bosco una prova davvero interessante, anche se non di facilissima catalogazione, e anche per questo rivolta ad un pubblico non troppo vasto e sicuramente abituato a simili ascolti.
Go Ask Alice – Perfection Is Terrible
Se la perfezione è terribile, almeno musicalmente i nostri il rischio lo corrono avvicinandovisi pericolosamente, tramite la proposta di di sonorità cristalline a cavallo tra l’elettronica e l’ambient, dai tratti pacati ma non prive di repentini slanci melodici.
Sawsoer – Unceasing Growth
Unceasing Growth offre cinque brani di prog metal strumentale, con diverse pulsioni che si spingono fino al post metal e al djent: nulla di trascendentale o di inedito, se non la buona esecuzione di una materia abbastanza nota ai più e per la quale la decisione di rinunciare alle parti cantate rischia di rivelarsi penalizzante,
Mistica – Embrio I
Il tutto avviene senza che sia tralasciato alcun crisma, dall’aspetto esecutivo alla produzione, ma l’assenza della voce ha il difetto di uniformare questa prova a quelle di tutte le altre band cimentatesi in precedenza con analoghe modalità.
Aurelio Follieri – Overnight
Un album scritto con maestria e passione, un ascolto piacevole che esprime il talento, non solo tecnico ma anche compositivo, del musicista.
Montezuma – Sutura
L’album presenta una serie di tracce dal notevole spessore, oscillanti tra le varie anime rinvenibili nel mare magnum del post metal, mettendo in evidenza un gruppo di musicisti ispirati e dalle idee piuttosto chiare sul da farsi.