

Tytus – Rain After Drought
Vera macchina da guerra hard & heavy, i Tytus non fanno prigionieri e si confermano come una delle più convincenti realtà del genere.

Baldocaster – Moonrise
Questa opera prima in musica di Baldocaster è molto valida e può tranquillamente entrare nel novero delle migliori uscite del 2018 in campo retro wave e synth wave.

Norilsk – Weepers Of The Land
Weepers Of The Land non è affatto un brutto album, perché i due musicisti sono autori di un sound gradevole al quale manca quell’incisività e soprattutto quel pathos che vengono richiesti a chi si cimenta in ambito doom e dintorni: la sensazione è che ci siano ampie potenzialità per fare decisamente meglio, magari offrendo un ‘interpretazione meno dispersiva del genere.

HELEVORN
Il video di Blackened Waves, dall’album Aamamata in uscita a gennaio (Solitude Productions/BadMoodMan).

A Pale Horse Named Death – When the World Becomes Undone
Il ritorno degli A Pale Horse Named Death è bellissimo ed assolutamente imperdibile per gli amanti del sound nato tra le vie di Brooklyn una trentina d’anni fa.

Weltschmerz
Il video di Threnody For Those Who Wander Under the Sun, dall’album Illustra Nos (Redefining Darkness Records).

Pressor – Weird Things
Pesanti come macigni, i quattro brani che compongono questo ep non lasciano scampo: nel genere i Pressor sono un gruppo sicuramente da seguire nelle sue prossime mosse.

Sulphur Aeon – The Scythe Of Cosmic Chaos
Questo lavoro si colloca tra le migliori produzioni del genere, ad uso e consumo di chi ha storto il naso per la svolta “dark/gotica” dei sempre fondamentali Behemoth.