The Great Sabatini – Goodbye Audio

Come i pochi gruppi intelligenti in giro per il mondo, questi canadesi usano la canzone a loro piacimento, partendo con un genere ed arrivando poi ad un altro nel giro di un tempo che solo loro decidono, per poi spaziare ulteriormente, e tutto ciò nell’arco di una canzone.
Master – Vindictive Miscreant

Gli anni per il bassista e cantante statunitense non sembrano passare: la collaborazione con il buon Rogga Johansson, gli altri progetti a cui si è dedicato e i suoi Master riescono nella non facile impresa di mantenere un approccio ed una qualità invidiabile e Vindictive Miscreant conferma questa invidiabile tendenza.
Seventh Genocide – Svnth

Nonostante le sue caratteristiche Svnth può essere considerato alla stregua di un lavoro di inediti, tale è stato il percorso evolutivo dei Seventh Genocide rispetto agli esordi: l’ep ha la funzione non da poco di consolidare lo status prestigioso acquisito dalla band romana con pochi ma mirati lavori.
Northward – Northward

Northward è un progetto che merita un futuro alla luce dell’eccellente qualità messa in mostra in ogni dettaglio: questo lavoro sarà sicuramente apprezzato dagli amanti dell’hard & heavy, grazie al suo piglio energico, graffiante e splendidamente melodico.
Giò – Succederà

Da un personaggio con oltre trent’anni di esperienza nel mondo musicale ci si aspettava qualcosa di più, ma quello che sembra evidente è il parziale distacco di Giò dalla scena rock per un approdo a sonorità più vicine al pop e quindi abbastanza lontane dal target della nostra webzine.
Grey Czar – Boondoggle

La passione ed il talento portano a fare dischi come questo, una piccola grande gemma che suona molto bene e che potrà piacere trasversalmente agli ascoltatori di generi diversi fra loro.
Kåabalh – Kåabalh

Un album capace di creare un immaginario fatto di luoghi inesplorati forieri di orrori lovecraftiani, che è più o meno ciò che si attende di ascoltare chi predilige tali sonorità.
Hate Eternal – Upon Desolate Sands

Severo, epico e monumentale, Upon Desolate Sands non manca mai di mettere in primo piano una potenza devastante che rende i brani dei veri e propri abomini sonori, tra efferata violenza e tecnica eccellente.
Fordomth – I.N.D.N.S.L.E. – In Nomine Dei Nostri Satanas Luciferi Excelsi

I Fordomth portano un contributo importante al genere con un disco di notevole spessore, all’interno del quale la materia doom viene trattata in maniera oculata, senza eccessi né in senso melodico né sperimentale.
Hank Von Hell – Egomania

Non ci sono in giro dischi come questo che divertono e fanno riflettere, ma la cosa più importante e bella è vedere una persona che ha visto la morte tante volte rialzarsi e fare un disco che spacca i culi, senza pose o imitazioni, con un gran lavoro e con la sicurezza di essere Hank Von Hell, e non è poco: come dice nell’ultima traccia …il mio oceano è il futuro…
Run Chicken Run – Don’t Forget The Wine

Un album che risulta un piacevole ascolto per gli amanti dell’hard rock suonato alla scuola dei fratelli Young, un sound immortale di cui i Run Chicken Run risultano fieri portabandiera.
Mortiis – The Song Of A Long Forgotten Ghost

Nel 1993 questo demo era un unicum nel panorama musicale estremo ed ha folgorato più di una mente, tanto che ancora adesso se ne parla molto rivestendo una grande importanza per molti, musicisti e non.
Cor Serpentii – Phenomankind

I Cor Serpentii si dimostrano un macchina ben oliata, perfetta nell’esecuzione vocale e strumentale ma molto meno algida di quanto il tipo di sound offerto potrebbe far supporre; in definitiva, Phenomankind è un lavoro indicato a chi vuole ascoltare musica complessa ma al contempo non aridamente intrisa di solo tecnicismo.
Lacuna Coil – The 119 Show-Live In London

The 119 Show-Live In London immortala la band sul palco del O2 Forum Kentish Town nella capitale inglese, con Cristina Scabbia e compagni accompagnati dal gruppo circense Incandescence, per quello che risulta uno spettacolo sonoro e visivo straordinario.
Feral – Flesh For Funerals Eternal

I Feral non tradiscono e ci investono con tutta la loro inumana violenza tra ritmiche velocissime, solos, ripartenze, e melodie che fanno capolino tra la forza di un’onda d’urto che si alza inesorabile.
Evoken – Hypnagogia

Monumentale e struggente opera di funeral doom per la band americana che non smette di stupire per l’ispirazione, la competenza e la sincerità.
Sumeru – Summon Destroyer

Un album affascinante, pesante e monolitico, che trova nelle malsane atmosfere di antichi rituali le sue più forti ispirazioni.
LIFELOST – Dialogues From Beyond

Phlegeton dimostra d’essere un ottimo musicista e Dialogues From Beyond rappresenta il miglior esordio possibile per il suo nuovo progetto, non a caso finito nelle grinfie di una delle etichette mondiali più attente all’underground estremo come l’indiana Transcending Obscurity.
Terror Tales – A Tribute To Death SS

Trentacinque band, ognuna alle prese con un pezzo di storia dell’heavy metal dalle tinte horror, ognuna mettendo a disposizione la propria visione al servizio di brani che non avrebbero bisogno di presentazione per qualità e valore, anche simbolico.
Deadbird – III: The Forest Within The Tree

Il disco possiede una ricchezza ed una varietà affatto comuni, e segna un graditissimo ritorno ad alto livello per questo gruppo americano.