Norilsk – Le passage des glaciers

Un sound freddo come gli interminabili inverni canadesi è quello proposto dal duo che giunge al secondo lavoro e ci fa immergere in atmosfere ghiacciate e desolate.

Johansson & Speckmann – From The Mouth Of Madness

From The Mouth Of Madness segue di pari passo il suo predecessore, con la coppia che sfoga i suoi istinti estremi, ma in maniera più diretta e fruibile che in passato e quindi ancora più meritevole d’attenzione.

One Day In Fukushima – Ozymandias

Ozymandias è un album che non conosce tregua, uno tsunami di metal estremo che fagocita grind, death, crust, hardcore, lo fa crescere al suo interno e lo espelle trasformato in un mostro musicale violentissimo e senza compromessi.

Sepolcro – Undead Abyss

La brevità dell’opera impedisce di trarre conclusioni definitive, rimandandole per forza di cose ad una prova di maggior durata, ma la strada che dal sepolcro conduce alle orecchie degli appassionati di death sembra già piuttosto ben delineata.

Sentient Horror – The Crypts Below

I Sentient Horror con The Crypts Below tornano a far suonare gli strumenti come nei primi anni novanta nel Nord Europa nord e lo fanno dannatamente bene.

Revel In Flesh – Relics Of The Deathkult

Il growl catacombale accompagna questa visita guidata dai Revel In Flesh nell’inferno sulla terra, tra putride atmosfere nelle quali il genere trova la massima espressione fuori dalla sua terra natia.

Valgrind – Blackest Horizon

Blackest Horizon si sviluppa su dieci brani suonati e prodotti in maniera impeccabile: la devastante atmosfera dei brani si poggia su un sound che mette in evidenza il gran lavoro dei musicisti sia nelle ritmiche che negli splendidi intrecci chitarristici, a tratti urlanti sofferenza estrema.

Pungent Stench – Smut Kingdom

Cibo perverso per menti folli che vogliono gozzovigliare con marce sonorità death non sempre fedeli alla linea, ma ricche di personalità e soluzioni geniali.Il commiato dei Pungent Stench è, come sempre, opera avventurosa e pregiata.

Kenos – Pest

Pest è un album distruttivo e senza compromessi, con un sound ispirato a quello americano ma assolutamente personale nella sua natura estrema, cattivissimo e perfetto, anche nella produzione e negli arrangiamenti che risultano al top, e quindi imperdibile per gli amanti del metal estremo.

Sanguine Glacialis – Hadopelagic

Non ci si annoia tra i tentacoli del Kraken raffigurato sulla copertina, e a tratti ci si esalta, mentre la band ci scarica addosso un’enormità di musica senza confini, stupendo manifesto di cosa può dare il metal estremo al mondo delle sette note se maneggiato da autentici geni come dimostrano di essere i Sanguine Glacialis.

Hellretic – Lights Out

Sono solo quindici minuti, ma tanto basta agli Hellretic per entrare nelle grazie degli amanti del metal estremo di stampo thrash/death.

Bloodshot Dawn – Reanimation

Reanimation è in tutto e per tutto un nuovo inizio per i deathsters britannici, una fiumana di note che si rincorrono su uno spartito estremo che non perde mai il filo conduttore.

Ulfhednar – Mortaliter

La proposta degli Ulfhednar è per lo più aspra e diretta, ma non è affatto monotematica in quanto presenta più di un passaggio a suo modo ricercato, volto a spezzare la furia che sovente traspare dall’incedere di un sound che finisce per attingere anche dal death, dall’hardcore e dal doom.

Stillborn – Crave For Killing

Crave For Killing è un buon ep per ingannare l’attesa per il prossimo full length, mantenendo intatta la reputazione degli Stillborn come autentica macchina da guerra death/black.

Depravity – Evil Upheaval

Un album come Evil Upheaval non lascia spazio a indugi o ripensamenti, volto com’è a spezzare catene e certezze all’insegna di un death corrosivo, brutale e nel contempo molto tecnico.

Metamorphosis – The Secret Art

Quello che impressiona, nell’operato del bravo Boris, è la non comune capacità di disseminare ogni brano di passaggi di grande impatto, siano essi sfuriate di matrice black, piuttosto che assoli chitarristici eleganti e melodici o irresistibili progressioni di stampo prog death/thrash.

Quantum Hierarchy – Neutron Breed

Neutron Breed, considerando la sua breve durata (11 minuti), può essere visto come un succulento antipasto per un qualcosa di gradito agli amanti dei Morbid Angel e delle storiche band del death metal più oscuro e sinistro.

Ekpyrosis – Primordial Chaos Restored

Una bomba doom/death metal ispirata dai primi anni novanta e dalle cose migliori delle due principali scene estreme: quella statunitense e quella scandinava.