Fister & Chrch – Split
La Crown and Throne Ltd pubblica questo notevole split album a tutto sludge, che vede quali protagoniste due band statunitensi, i Fister ed i Chrch.
Spirit Adrift – Curse Of Conception
Non mancano buoni spunti che fanno dell’album un ascolto da consigliare agli amanti del doom metal tradizionale, che verranno ipnotizzati dal piglio evocativo della voce, un classico nel genere.
Deinonychus – Ode To Acts Of Murder, Dystopia And Suicide
Il black doom dalle forti venature depressive dei Deinonychus torna ad inquietarci, sempre sotto l’egida della My Kingdom Music.
Atlases – Penumbra
Penumbra si snoda lungo 26 minuti di ottimo post metal, melodico e ammantato di quella malinconia che forse solo i finnici hanno così spontaneamente nelle corde.
Catapult The Dead – A Universal Emptiness
A Universal Emptiness è una delle sorprese dell’anno, è un album la cui intensità si fa a tratti spasmodica e quello che può apparire un difetto per chi non sa cosa sia il doom (l’incedere monolitico, la voce che rifiuta a priori ogni accenno di pulizia formale), diviene l’irrinunciabile nutrimento per l’anima capace di saziare chi ama il genere.
Hooded Priest – The Hour Be None
Gli Hooded Priest fanno un suono che piacerà moltissimo agli amanti del doom più classico, underground e cavernoso, quelle persone che frequentano locali bui per vedere concerti dal volume altissimo.
Las Casas Viejas – ghoule/H
I cinque lunghi brani valgono un ascolto d’insieme che dovrebbe rivelarsi gratificante per chi ricerca qualche novità in ambito post metal.
Bell Witch – Mirror Reaper
Opera magnifica intrisa di dolore, disperazione e desolazione.
Shrine Of The Serpent / Black Urn – Shrine Of The Serpent / Black Urn
Lo split album favorisce la scoperta di una band di notevole solidità come gli Shrine Of The Serpent, perché i quasi venti minuti di musica inedita offerti lasciano davvero un ottima impressione, mentre per i Black Urn, aldilà della cover degli AIC, si può comunque intuire un potenziale ugualmente interessante.
Luna – Swallow Me Leaden Sky
Swallow Me Leaden Sky regala quasi tre quarti d’ora di buon funeral death doom atmosferico, che ben difficilmente non farà breccia negli estimatori del genere.
Black Capricorn – Omega
Un ottimo lavoro tutto italiano per un ascolto doom che vale la pena di fare. Sporco quanto basta, estroverso ma controllato, il disco è un salutare tuffo in immaginari non scontati.
Ixion – Return
L’album va approcciato ben sapendo che avrà l’impatto emotivo di una carezza e non di uno scossone: stabilito questo, non vi saranno più ostacoli di sorta ad impedire che il flusso sonoro di Return attraversi gli animi più sensibili.
Black Hole – Evil In The Dark
Evil In The Dark è un album che va lavorato non poco per apprezzarne il sound fuori dai consueti schemi: un’opera di un’originalità unica, oscura e a tratti opprimente, destinata a lasciare il segno.
Purple Hill Witch – Celestial Cemetery
Il sound proposto dal gruppo è un doom metal classico, spogliato su questo lavoro dai pochi elementi stoner presenti sul precedente e più orientato alla psichedelia, tra Black Sabbath, Pentagram e Hawkwind.
Руины вечности – Будни войны
l’operato del gruppo siberiano si colloca ben al di sopra della sufficienza ma si rivela la classica messa in scena dei dettami di base di un genere, con l’inserimento di tutti gli ingredienti necessari senza che appaiano mai davvero coesi tra loro.
Kroh – Pyres
Sempre fortemente legato al doom classico ma valorizzato da una componente psichedelica che lo accomuna a quello dei gruppi vintage usciti negli ultimi anni, il sound proposto dai Kroh ha una sua forte personalità, ovviamente circoscritta al genere.
Painted Black – Raging Light
I Painted Black dimostrano d’aver raggiunto quella maturità necessaria per mettersi nella nobile scia dei maestri del gothic metal lusitano ed europeo chiamati Moonspell, facendolo però con una buona personalità e soprattutto cercando con successo di sottrarsi ad imbarazzanti paragoni con la band di Ribeiro.
Wolfshead – Leaden
I quattro energumeni al comando del sound non concedono tregua, si spostano tra lente marce doom, come se la musica avanzasse con la neve alle ginocchia in mezzo alla tempesta, ed irrequiete frustate hard & heavy.
The Obsessed – The Obsessed
Grandiosa ristampa rimasterizzata del primo disco omonimo dei The Obesessed, uno dei gruppi più influenti nel campo del doom metal e non solo.
Satan’s Children – Spiritual Abuse
Spiritual Abuse è una prova breve ma apprezzabile, soprattutto se si è amanti del doom classico ammantato da una consistente vena lisergica: la perfezione formale e compositiva risiede altrove, ma la mezz’ora scarsa dedicata all’ascolto di questo disco è tutt’altro che sprecata.