THIS BROKEN MACHINE
Il video di “Weight”, dall’album [departures].
Therion – Blood Of The Dragon
Provando a sfruttare la scia derivante dall’uscita del mastodontico Beloved Antichrist, due etichette dell’est europeo, la russa Stygian Crypt Productions e la bielorussa Possession Productions, immettono sul mercato Blood Of The Dragon, un’uscita in doppio cd che presenta, nel primo dischetto, una serie di cover incise dai Therion in studio o tratte da diversi concerti […]
Oceans Of Slumber – The Banished Heart
The Banished Heart è compost da centinaia di sfumature che si fanno spazio tra una struttura metallica rocciosa ed estremamente dolorosa, spiegata attraverso interventi devastanti di un growl rabbioso e ribelle, alter ego della splendida voce femminile, talmente originale ed interpretativa da ferire profondamente, come un coltello che lacera lo spirito e l’anima.
Deliverance – The Subversive Kind
La Roxx Records questa volta non ci delizia con chicche perse negli annali dell’underground metallico, ma rimanendo in ambito cristiano ed old school ci presenta l’ultimo album dei Deliverance, band storica del sottobosco di Los Angeles.
ILSA – Corpse Fortress
Esordio su Relapse per ILSA, malevola creatura che racchiude un animo doom, sludge, crust e punk.
WALLS OF BABYLON
Il video di Let Me Try, dall’album di prossima uscita A Portrait of Memories (Revalve Records).
The Crystal Flowers – Crystallized
I fiori di cristallo ornano ancora oggi, come negli anni a cavallo tra i 60′ e 70′, il collo degli amanti della cultura rock di quel periodo, delicati ed eleganti ad un primo sguardo, ma resistenti agli impulsi elettrici dell’hard rock e del blues.
Skognatt – Ancient Wisdom
Zambo mette a frutto la sua poliedrica esperienza acquisita in campo musicale per inscenare una prova piuttosto convincente e meritevole d’essere ascoltata.
Charun – Mundus Cereris
Il sound di Mundus Cereris si muove per lo più lento e sinuoso, talvolta segnato da un riff più deciso ma sempre compresso all’interno di un incedere per lo più sognante, pervaso spesso anche da tratti oscuri ed inquieti.
LE INTERVISTE DI OVERTHEWALL: METALEYES IYE
La riproduzione audio dell’intervista di Mirella con Alberto e Stefano di Metaleyes IYE.
Rome In Monochrome – Away From Light
Nella poetica dei Rome In Monochrome la reazione al dolore avviene in maniera dignitosa e composta, quasi a rappresentare l’accettazione di un destino ineluttabile che, quindi, non viene restituito esibendo tratti disperati bensì attraverso un senso di mestizia diffusa.
Dee Calhoun – Go To The Devil
Oltre al blues qui c’è una grande anima ed al contempo aleggia molto forte lo spirito americano, quell’american folk che si può fare solo nella terra oltre l’Atlantico.
Overhung – Moving Ahead
Forse la scaletta di questo lavoro andava distribuita meglio, fatto sta che gli Overhung alternano piccoli candelotti di dinamite glam rock a brani che soffocano l’atmosfera da party selvaggio, un difetto che il gruppo saprà sicuramente correggere in futuro.
Paradise Lost – Host (Remastered)
Appare decisamente bizzarro il fatto che, poco dopo l’uscita di Medusa, uno degli album più doom e pesanti della discografia dei Paradise Lost, si sia deciso di rimasterizzare quello che, a ben vedere, ne è la sua antitesi dal punto di vista stilistico, oltre che qualitativo.
Foredawn – Foredawn
I Foredawn ci travolgono, inarrestabili, con una tracklist che non conosce pause, urgente, diretta e senza fronzoli, uno schiaffo gotico e alternativo che non mancherà di lasciare il segno sui visi degli amanti del rock/metal nascosto tra le ombre della notte.
BRVMAK
Il lyric video del brano ‘Vindictae’, dall’album di prossima uscita ‘In Nomine Patris’.
ATLAS PAIN
Il video di ‘The Lighthouse’, nuovo singolo tratto dall’album ‘What The Oak Left’ (Scarlet Records).
Lenore S. Fingers – All Things Lost On Earth
Un disco così profondo, intenso e nel contempo delicato, poteva scaturire solo dall’incontro tra il triste disincanto del gothic dark di matrice nordica ed il tepore mediterraneo, capace di sciogliere il ghiaccio trasformandolo in lacrime liberatorie.
Thundermother – Thundermother
Il clamoroso debutto è solo in parte sfiorato da questi nuovi tredici brani che tanto perdono dell’urgenza e della sfacciataggine rock’n’roll dell’esordio, per un approccio più ragionato, meno scanzonato ed in parte più blues.
Insaniam – Ominous Era
I cinque malati di mente che si nascondono sotto il monicker Insaniam regalano, almeno per i primi quaranta minuti un metal estremo davvero suggestivo, frenetico, moderno e schizofrenico il giusto per trasformare il proprio sound in un’alchimia tra il black metal ed il thrash progressivo suonato dagli Strapping Young Lad.