Ruxt – Running out Of Time
Una perfetta simbiosi tra i maestri (Rainbow, Dio, Whitesnake) e i loro eredi (Lande, Astral Doors), questo è se Running Out Of Time, secondo imperdibile album dei Ruxt.
Elmo Karjalainen – Age Of Heroes
Quarto album solista per Elmo Karjalainen, ex chitarrista dei melodic rocker finlandesi Deathlike Silence, che con Age Of Heroes è protagonista di un buon lavoro di metal strumentale, leggermente prolisso ma consigliato agli amanti dei guitar heroes.
The Watchers – Sabbath Highway
I The Watchers sono come un tornado in mezzo al deserto, un vortice di sonorità hard & heavy che si abbattono sulla campagna americana, un twister selvaggio dal titolo Sabbath Highway.
Noturnall – 9
9, ultimo lavoro dei Noturnall, conferma la tradizione brasiliana per i suoni heavy power metal ed è consigliato ai fans di Angra ed Almah.
Procession – Doom Decimation
Doom Decimation costituisce un piccolo passo indietro a livello di ispirazione, ma non va dimenticato che ciò dipende più dalla bellezza degli album precedenti che non dall’effettivo valore di quello attuale, che resta ugualmente, comunque la si voglia mettere, una tra le migliori espressioni del classic doom uscite quest’anno.
Fireforce – Annihilate The Evil
Annihilate The Evil non è un brutto lavoro, ma soffre di una staticità di fondo che alla lunga disperde energie e concentrazione in chi ascolta e per questo non va oltre una semplice sufficienza.
Appice – Sinister
Sinister si può certamente considerare un buon lavoro, dedicato a chi con i due fratelli americani di origine italiana è cresciuto e giusto tributo ad una carriera nel mondo del rock e del metal di altissimo livello.
Savage Messiah – Hands Of Fate
I Savage Messiah ci ricordano che per fare un buon album metal, in fondo, basta la classica regola di riff portante, strofa, assoli e chorus dal buon appeal, ovviamente supportati da un buon lavoro in fase di produzione, e Hands Of Fate rispecchia queste caratteristiche.
Cardinals Folly – Deranged Pagan Sons
I Cardinals Folly producono di nuovo uno dei dischi dell’anno in ambito doom e heavy.
PÄNZER – The Fatal Command
The Fatal Command non è un album qualsiasi, è la bibbia dell’hard & heavy tradotta nella lingua di Schmier, ovvero heavy thrash metal tripallico fornito da una band autrice di un a prova d’insieme da bucare montagne con la sola potenza degli strumenti.
Athlantis – Metalmorphosis
Una raccolta di brani che mantiene un approccio tra il power metal raffinato e tradizionalmente italiano e l’hard rock, rivelandosi più diretta rispetto alle atmosfere del precedente lavoro ma comunque in grado di non perdere un grammo di quell’eleganza compositiva che contraddistingue nel genere la nostra scena.
Sound Storm – Vertigo
Amanti delle metal opera e del power sinfonico fatevi sotto, perché Vertigo risulta un mastodontico lavoro dove il metal incontra le orchestrazioni e la musica da film, in un perfetto connubio che porta all’ascolto di un lavoro privo di qualsiasi difetto.
Dragonhammer – Obscurity
L’oscurità sta arrivando e la colonna sonora dei tempi bui che ci aspettano non può che essere Obscurity, il nuovo album dei Dragonhammer.
Cradle Of Filth – Cryptoriana-The Seductiveness of Decay
Piacciano o meno a prescindere, questa volta i Cradle Of Filth hanno messo sul piatto argomenti a sufficienza per tacitare i detrattori per partito preso, riproponendosi al meglio nella loro veste di legittimi progenitori del symphonic metal estremo, gotico e romantico.
Celesterre – The Wild
Il sound dei Celesterre convince soprattutto nei momenti in cui il sound si fa più epico ed evocativo, un po’ meno negli altri frangenti: resta comunque apprezzabile l’approccio non convenzionale della band olandese, che ha il merito di provare a svincolarsi dagli schemi consolidati.
Jag Panzer – The Deviant Chord
The Deviant Chord è un lavoro riuscito a base di puro metal statunitense e regge il confronto con gli album passati del gruppo, sorprendendo in positivo con una manciata di brani potenti e melodici.
Vulture – The Guillotine
Nel genere, The Guillotine si difende bene e il metal suonato dal gruppo convince con soluzioni che ricordano i primi passi dei gruppi storici della scena power/speed tedesca, con i Judas Priest a fare da imprescindibili tutori.
Ariadna Project – Novus Mundus
Un album che conferma come le terre del Sudamerica siano ricche di talenti ed ottima musica metal, continuando una tradizione nei suoni classici che dura e prosegue nel regalare enormi soddisfazioni a chi ama il metal più melodico ed elegante.
Wait Hell In Pain – Wrong Desire
Un lavoro riuscito e personale, che prende forza da più generi per trovare il suo equilibrio in un metal moderno e progressivo, senza rinunciare a sfumature estreme come il tema trattato: Wrong Desire è tutto questo, e non è poco.
Air Raid – Across The Line
La produzione rende giustizia alla musica creata dal gruppo ed Across The Line può sicuramente trovare il suo spazio nelle discografie dei metallari dai gusti classici e tradizionali.