Enforcer – Zenith
Grinta gli Enforcer ne hanno da vendere, peccato che il gruppo si trovi catapultato in anni in cui difficilmente potrà trovare quel successo che tre decenni fa sarebbe stato garantito, un dettaglio per chi guarda alla sostanza e Zenith di motivi per farsi piacere dagli heavy metallers dai gusti old school ne ha abbastanza.
Tanagra – Meridiem
Qualche riserva si manifesta riguardo alla prolissità dei brani, ma per il resto la musica del gruppo convince, potente e melodica com’è e in alcuni momenti rimembrante i Kamelot, ma personale quanto basta per non risultare troppo derivativa.
Out Of Order – Facing the Ruin
Band tedesca esistente dal 1991, gli Out Of Order sono fautoridi un power thrash metal old style che mostra però riff stantii, parti vocali spesso confuse e poco centrate ed una grinta che non riesce ad uscire degnamente dai solchi di Facing the Ruin.
Barbarian – To No God Shall I Kneel
Ormai in sella ad un destriero infernale da una decina d’anni, la band toscana irrompe con il suo speed/heavy metal che a tratti sfora nel thrash di scuola tedesca, esaltante nelle tante cavalcate metalliche di cui è pregno To No God Shall I Kneel.
Moonlight Haze – De Rerum Natura
Da esperti del genere arriva un nuovo progetto made in Italy di Symphonic Metal moderno, dinamico ed estremamente curato; un mix di classico e di nuovo, unito in un concept accattivante e seducente.
VV.AA. – Doomed & Stoned In Australia
Da qualche anno i ragazzi di Doomed And Stoned, che fanno pure un bellissimo podcast su Mixcloud, mettono sul loro bandcamp in download libero bellissime raccolte divise per luoghi, con dentro una miriade di gruppi notevoli.
Angel Black – Killing Demons
Album graffiante, abrasivo e potente Killing Demons risulta una partenza convincente per gli Angel Black.
Wendigo – Wasteland Stories
Questo primo full length lascia intravedere buone potenzialità, anche se la band deve assolutamente trovare il bandolo della matassa del proprio sound, puntando su quello che sa fare meglio, suonare stoner metal.
The Lord Weird Slough Feg – New Organon
New Organon, rilasciato per la Cruz Del Sur Music, è composto da dieci bellissimi brani che racchiudono l’essenza dell’epic metal, il suo lato più maturo e diretto, non concedendosi mai a facili melodie, ma elaborando un personale approccio ad un genere per niente facile da proporre ad alti livelli.
Marc Vanderberg – Phoenix From The Ashes
Phoenix From The Ashes risulta un buon lavoro ed un passo importante per Marc Vanderberg, che si impone all’attenzione degli amanti del genere con un album vario, duro, melodico e composto da belle canzoni.
S.O.T.O. – Origami
Origami è un album che conferma la bontà di questo ennesimo progetto targato Jeff Scott Soto, immancabile nella discografia dei fans dell’hard & heavy d’autore.
Sins Of The Damned – Striking the Bell of Death
Striking the Bell of Death è un gran bel lavoro, ma ovviamente il genere rimane di nicchia e l’album indicato agli amanti dell’heavy speed metal tradizionale.
Haunt – If Icarus Could Fly
Heavy metal old school, legato alla new wave of british heavy metal ed alle sonorità anni ottanta, mezzora di cavalcate maideniane, pregne di atmosfere epiche che faranno la gioia degli amnti del metal classico con qualche capello bianco sulla chioma sempre più rada.
Reveal – Overlord
Il sound di Overlord ovviamente non si discosta dai parametri storici del genere con una serie di cavalcate potenti e melodiche, ispirate alla scena power tedesca, ma che tra lo spartito non mancano di richiamare il power scandinavo che affiancò quello tedesco negli anni di maggior successo.
Redwolves – Future Becomes Past
L’album ha un sapore particolare, sempre in bilico fra passato, presente e futuro, innovando ma anche inserendosi nella via nordica al rock pesante.
West of Hell – Blood of the Infidel
Blood of the Infidel è una colata di acciaio fuso, un lavoro che risulta un tagliente e massiccio esempio di heavy metal statunitense, pregno di iniezioni thrash.
Hellraiser – Heritage
Heritage è un lavoro riuscito, imperdibile per i fans dell’heavy metal di ispirazione maideniana.
Altar Of Oblivion – The Seven Spirits
L’unione tra heavy metal old school, doom classico ed epic metal è la ricetta usata dagli Altar Of Oblivion, in apparenza semplice ma non così facile da mettere in pratica.
Half Life – I’ve Got To Survive
I quattro potentissimi brani sono sorretti da un gioco di squadra che fa degli Half Life una band compatta nella quale ciascun membro si ritaglia uno spazio importante nell’economia del sound, dai cori epici ai taglienti solos di scuola priestiana fino a ritmiche mai troppo veloci ma potentissime.
Hellnite – Midnight Terrors
Si passa con disinvoltura da cavalcate heavy metal a brani diretti e speed thrash, in parte penalizzati dalla poco curata parte cantata, mentre la buona preparazione al basso ed alla chitarra alzano di qualche punto il valore di un album assolutamente rivolto ai soli appassionati del genere.