Backflip – The Brainstorm Vol.2
Difficile immaginare cosa ci avrebbe riservato questo album, visto l’hardcore completamente innovativo della band portoghese. Questa volta i Backflip si sono superati, offrendoci un prodotto davvero valido e originale
Giöbia – Magnifier
Un album che è un’immersione in un liquido profondo che respira forte e rende questo viaggio un momento spirituale, come solo i grandi dischi tout court sanno fare.
Nad Sylvan – The Bride Said No
Valorizzato da un una serie di ospiti d’eccezione, l’album è un tuffo nella musica progressiva più elegante, dove non mancano teatralità, melodie da pomp rock e tanta poesia.
MalClango – MalClango
L’impianto delle canzoni è free jazz, nel senso che non sia ha struttura, ma si tratta di jams solidificate, e in questi gironi di note possiamo trovare noise, math, e nervosità varie con uno stile fortemente americano anni novanta e duemila, ma anche debitore di molte bellissime esperienze italiane, come ad esempio i Fluxus.
Voodoo Highway – The Ordeal
Il sound di The Ordeal, nella sua classicità, risulta originale, mescolando in un pentolone con tanto di strega ai fornelli Led Zeppelin, Deep Purple e Black Sabbath con il rock di matrice novantiana.
Loathe – The Cold Sun
Malato e contagioso il sound di questo gruppo che riesce a nobilitare nella sua terribile vena estrema un genere inflazionato come il metalcore, trasformandolo in una creatura malvagia, sadica e fredda come un sole morto.
Pigeon Lake – Barriers Fall
Barriers Fall è un gioiellino di genere, lontano dalla rabbia sincopata e molte volte adolescenziale del metalcore da classifica, e vicino alle anime travagliate che si aggirano nella la scena musicale moderna.
Coastland Ride – Distance
Distance torna dopo sei anni a riempire di solare e arioso AOR i padiglioni auricolari dei rockers dal cuore tenero, con una raccolta di brani molto belli nei quali l’ispirazione ottantiana e da arena rock è accompagnata da sfumature di rock americano.
From Oceans To Autumn – Ether/Return To Earth
Il campo base del viaggio è il post rock, ovvero una musica ariosa e sognante, ma poi si arriva ad esplorare territori come i migliori Rosetta, e ci si spinge a regalare momenti molto simili alle atmosfere pinkfloydiane.
Starsick System – Lies, Hope & Other Stories
Niente di più e niente di meno che belle canzoni di quel rock dato per morto troppe volte, ma assolutamente in buona salute ed in formissima è quello che troviamo tra i solchi di questo nuovo lavoro targato Starsick System.
Aurelio Follieri – Overnight
Un album scritto con maestria e passione, un ascolto piacevole che esprime il talento, non solo tecnico ma anche compositivo, del musicista.
Scars Of Tears – Just Dust
Nel genere Just Dust è un lavoro riuscito, abbastanza personale nel rievocare un sound inflazionato e per questo meritevole di interesse da parte dei fans del genere.
Dogmate – Dual
In questo lavoro l’ hard rock alternativo ha preso le redini del sound del gruppo, mettendo leggermente più in ombra le sfumature stoner del primo album.
Lightyears – Erase
Cinque brani di rock alternativo in cui il metal è presente, così come un approccio dark wave formando così un sound elegante ma nervoso, raffinato ma piacevolmente elettrico e solo a tratti suggestivamente estremo.
Les Discrets – Prédateurs
Prédateurs si va a collocare in una sorta di terra di mezzo, dove la rinuncia alle passate sonorità non ha portato con altrettanta decisione all’approdo verso un sound maggiormente definito, facendo ragionevolmente pensare che possa trattarsi di un passo interlocutorio
Nitrogods – Roadkill BBQ
I musicisti sono di provata esperienza, quindi i brani viaggiano che è un piacere, la produzione è perfetta per rompere membrane di vecchie casse impolverate e il tutto suona rock’n’roll come padre Lemmy ha insegnato ai fedeli.
Adrenaline Mob – We The People
We The People è uno dei migliori prodotti dell’hard rock attuale, potente, melodico e coinvolgente, il tutto valorizzato da un’ottima produzione.
Raging Dead – When The Night Falls
Una conferma o una nuova realtà, fate voi, rimane il fatto che l’album risulta un ottimo lavoro e i Raging Dead hanno sempre più fame e si nutriranno di voi dopo avervi investito con When The Night Falls.
L’Ira Del Baccano – Paradox Hourglass
La psichedelia pesante raggiunge qui uno dei suoi apici, arrivando a toccare vette molto alte, sempre imprevedibile e con l’avvertenza che questo è solo uno delle possibili versioni de L’Ira Del Baccano.
Dead Man’s Blues Fucker – Phase II
Un sound grezzo, una produzione volutamente sporca come un carburatore insabbiato ed un’attitudine stoner/psichedelica pervadono dieci brani bellissimi.