METALEYES

Haan – Sing Praises
Meno di venti minuti non sono mai esaustivi ma possono fornire ben più di una fugace impressione sul valore di una band: non resta, quindi, che attendere gli Haan ad una risposta di durata più consistente, ma sul fatto che facciano molto male credo non sussistano dubbi.

Tactus – Bending Light
Le ottime parti in cui i Tactus abbandonano per pochi minuti il progressive core, dando sfogo alla loro voglia di musica totale, sono troppo poco per fare di Bending Light un disco interessante.

Árstíðir Lífsins – Heljarkviða
L’ascolto attento di Heljarkviða è un altro passo fondamentale da compiere per chi vuole approfondire la conoscenza con musica che travalica le definizioni di genere.

Slechtvalk – Where Wandering Shadows and Mists Collide
Il gruppo torna a raccontare di epiche guerre ed eroi con Where Wandering Shadows and Mists Collide, un devastante esempio di metal estremo epico e con tutte le carte in regola per essere idolatrato dagli amanti di Amon Amarth e compagnia eroica.

Akasava – Nothing At Dawn
Nothing At Dawn, nel suo variopinto caleidoscopio di sonorità doom, si rivela un album vario e godibilissimo, specialmente per gli amanti della variante classica del genere

Kzohh – Trilogy: Burn Out The Remains
Trilogy: Burn Out The Remains è un lavoro di sicuro interesse, che consiglierei però più ai fruitori di musica dai tratti sperimentali o a chi ascolta il black comunque con una propensione lontana da integralismi di matrice “true”.

Ilemauzar – The Ascension
Un buon esempio di black metal, dai pochi ma utili rimandi al death, nelle cui vene scorre nero sangue scandinavo con gli ultimi Satyricon a fare da riferimento per il truce quartetto di Singapore.

FVNERALS – Wounds
Suoni plumbei e oppressivi, ma che affascinano e feriscono noi ascoltatori

Diktatur – L’agonie d’un monde
Il lavoro offre una ventina di minuti di black di ottimo livello, rigorosamente cantato in francese con buona versatilità ed eseguito senza tentennamenti.

Diatonic – I Am The One
I Am The One è consigliato a chi stravede per il melodic death, con Antman che si conferma un ottimo musicista.

Lux Ferre – Excaecatio Lux Veritatis
Oscurità, intensità, credibilità e senso melodico, il tutto per di più eseguito con grande competenza: difficile fare meglio di quanto riuscito ai Lux Ferre con un album che, se fosse uscito originariamente nel 2016, sarebbe stato inserito sicuramente tra i migliori della nostra classifica del metal estremo.

40 Watt Sun – Wider Than The Sky
Musica che risulta di difficile metabolizzazione nel suo dilatarsi all’infinito, perdendo non pochi punti per quanto riguarda la fruibilità e l’ interesse da parte dell’ascoltatore.

Chalice Of Suffering – For You I Die
I Chalice Of Suffering non possono ancora essere collocati sullo stesso piano delle diverse band dalle quali traggono ispirazione, ma si attestano tranquillamente nello status di realtà di sicuro interesse, in grado di soddisfare il palato degli appassionati di queste sonorità.

Maze Of Sothoth – Soul Demise
Un album che merita la massima attenzione da chi si dichiara un fan del metal estremo.


NOVERIA
Intervista con Francesco Mattei, chitarrista dei Noveria, autori di uno migliori album del 2016.

Et Moriemur – Ex Nihilo in Nihilum
Ristampa in vinile, a cura della Minotauro Records, di questo splendido album dei cechi Et Moriemur, risalente al 2014.

Beyond The Black – Lost In Forever
Vedremo se i Beyond The Black diventeranno davvero la new sensation del metal europeo, nel frattempo Lost In Forever risulta un album ottimo per ascoltare musica deliziosamente metallica senza impegnarsi troppo.