Lostair – Ad Jubilaeum

Ad Jubilaeum è un album davvero bello e sorprendente, dalle atmosfere drammatiche ed oscure e attraversato da una sacralità che accompagna il thrash metal classico di ispirazione statunitense del gruppo.

Sanguine Pluit – There Is a Goddess in the Forest

Nell’insieme, il tutto acquista un suo esecrabile fascino purché l’ascoltatore non anteponga la resa sonora di un lavoro ai suoi contenuti, visto che There Is a Goddess in the Forest soffre di una produzione che ne preserva una certa purezza di intenti ma, d’altra parte, finisce per inficiarne non poco la fruizione.

Seventh Genocide – Toward Akina

Toward Akina travalica gli steccati di genere, rendendo superflua la necessità di appiccicare da qualche parte una qualsiasi etichetta contenete il prefisso post: qui troviamo luce ed oscurità, amore e morte, disincanto e stupore, con il tutto che va a comporre un caleidoscopio di emozioni alle quali non si ci si può e non ci si deve sottrarre.

Aquiver – Frames

Le esperienze maturate negli anni dai diversi componenti del gruppo sono servite per aumentare la ricchezza di questo progetto comune, che ha grandi ambizioni e mezzi molto saldi per soddisfarle.

Grog – Man Of Low Moral Fiber

Le emozioni non mancano in questo disco strumentale partorito da due menti musicalmente bulimiche, che abbracciano una moltitudine di situazioni e di gusti musicali.

5 Star Grave – The Red Room

The Red Room è assolutamente da non perdere: travolgente, personale ed irriverente risulterà una vera bomba per chi ama i generi che vanno a creare questa miscela pericolosamente esplosiva.

Suicidal Causticity – The Human Touch

La scena estrema nazionale è assolutamente da seguire e la conferma arriva da lavori come The Human Touch, quindi separatevi dall’esterofilia che vi opprime e fate la conoscenza con i Suicidal Causticity.

Athlantis – Metalmorphosis

Una raccolta di brani che mantiene un approccio tra il power metal raffinato e tradizionalmente italiano e l’hard rock, rivelandosi più diretta rispetto alle atmosfere del precedente lavoro ma comunque in grado di non perdere un grammo di quell’eleganza compositiva che contraddistingue nel genere la nostra scena.

Rancho Bizzarro – Rancho Bizzarro

I Rancho Bizzarro arrivano da Livorno con due chitarre, un basso e una batteria e fanno un desert stoner rock strumentale molto efficace e molto desertico.

Royal Guard – Lights & Dreams

Non è affatto vero che di questi tempi non escono lavori di hard rock classico per i quali valga la pena rompere il salvadanaio: il dirompente debutto di questi cinque rockers ne è la prova.

Sound Storm – Vertigo

Amanti delle metal opera e del power sinfonico fatevi sotto, perché Vertigo risulta un mastodontico lavoro dove il metal incontra le orchestrazioni e la musica da film, in un perfetto connubio che porta all’ascolto di un lavoro privo di qualsiasi difetto.

Lento – Fourth

I Lento sono un magnifico vortice che ti attrae al suo interno, un’ipnosi musicale che non vorresti finisse mai, rompono i confini dei generi e fluttuano inesorabilmente attraverso dimensioni diverse, mondi persi dentro al nostro io. Fourth è un disco da ascoltare e riascoltare all’infinito per poterne conoscere almeno la maggior parte dei sentieri, delle […]

The Danger – The Danger

Hard & heavy senza compromessi, e si parte per le lunghe strade della riviera romagnola tra tra Motorhead e piadine, lambrusco e whisky.

Magia Nera – L’Ultima Danza Di Ophelia

L’Ultima Danza di Ophelia è un bellissimo viaggio nella cultura e nelle leggende del dark rock nazionale, un tuffo nelle trame oscure e mistiche di cui la nostra penisola è ammantata da nord a sud.

Klogr – Keystone

Il gruppo mantiene un attitudine live anche su disco: Keystone così si rivela un album dall’impatto diretto e bisogna arrivare alla nona traccia prima che la tempesta alternative metal fatta sfogare dalla band trovi un minimo di pace.

Bluedawn – Edge Of Chaos

Un album nato da un’arcobaleno di tonalità che dal nero si spostano al grigio, teatrale ed affascinante: Edge Of Chaos è un lavoro riuscito, magari di nicchia, ma in grado di intrattenere le anime dalla sensibilità dark che popolano le notti del nuovo millennio.

Devangelic – Phlegethon

L’inferno in musica viene descritto con l’aiuto del death metal estremo e brutale: Phlegethon è tutto questo e non risparmia nessuno, con ritmiche incalzanti ed una fluidità compositiva.

Dragonhammer – Obscurity

L’oscurità sta arrivando e la colonna sonora dei tempi bui che ci aspettano non può che essere Obscurity, il nuovo album dei Dragonhammer.