Soijl – Endless Elysian Fields
Promozione piena al primo tentativo per il bravo Mattias Svensson ed i suoi Soijl.
My Dying Bride – Feel The Misery
“Feel the Misery” ricolloca i My Dying Bride al posto che loro compete, ovvero quello di guida e riferimento per chiunque si cimenti un settore musicale che fornisce linfa e nutrimento spirituale a quel nugolo ben nascosto di anime sensibili, romantiche ed inquiete.
Bell Witch – Four Phantoms
I Bell Witch sono un altro nome da appuntare sul taccuino degli appassionati del doom più estremo.
Indesinence – III
Un lavoro che si propone tra i migliori dell’anno in ambito doom per la sua grande intensità.
Mythological Cold Towers – Monvmenta Antiqva
“Monvmenta Antiqva” è un lavoro lungo ma che lievita dopo ogni ascolto, composto ed eseguito al meglio da una band di valore che, probabilmente, ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato a livello di popolarità.
Dead Hand – Storm Of Demiurge
I Dead Hand, con la loro prima prova su lunga distanza , riescono a catturare l’attenzione in virtù di una scrittura mai banale e che, nel contempo, pare garantire ulteriori ed oltremodo interessanti sviluppi.
Kalamata – Same
Il trio teutonico Kalamata esordisce con un album space rock psichedelico che spacca. Geniale sia l’artwork, che ricorda i deliri onirici dei Tool, sia i titoli delle canzoni, che letti insieme passano un messaggio forte e chiaro all’ascoltatore: You Have To Die Soon Mother Fucker. Non perdiamo tempo quindi, mettiamoci subito in cammino, la colonna […]
Black Capricorn / Bretus – 7″ Split
Un sette pollici che regala enorme piacere e che fa vedere la bontà della scena italiana in quanto a musica oscura e pesante.
Fallen – Fallen
Riedizione dell’unico album pubblicato dai Fallen con l’aggiunta di due tracce inedite.
AA.VV. – A Treasure To Find, un Omaggio ai Novembre
Un’operazione del tutto azzeccata per la qualità intrinseca dei brani scelti e delle rispettive riproposizioni.
Sorrowful – In The Rainfall
Un disco rivolto soprattutto a chi apprezza maggiormente le partiture dolenti del doom quando sono sommerse da gragnuole di colpi inferti dalla furia del death.
Ataraxie – Slow Transcending Agony
Dieci anni sono relativamente pochi nella storia di una band, ma in ogni caso l’album non mostra alcuna ruga, confermandosi ancora oggi come una delle migliori testimonianze del genere pubblicate nel nuovo secolo.
Shape Of Despair – Monotony Fields
Il sound dei Shape Of Despair non respinge ma avvolge, non trasporta un sentore di morte cavalcando sonorità ostiche e dissonanti, bensì accompagna misericordiosamente gli ultimi ansiti vitali rendendo sopportabile ma non meno drammatico l’imminente distacco.
Orphans Of Dusk – Revenant
“Revenant”, pur nella sua veste di Ep, è già un lavoro del tutto appagante e di livello superiore alla media, ma è solleticante pensare che la band sia concretamente in grado di riprodurre la stessa qualità in una prova su lunga distanza.
Luna – On the Other Side of Life
Dopo aver sperimentato qualcosa di diverso in occasione del recente Epi, DeMort ripropone le sonorità dedite ad un funeral atmosferico devoto in maniera financo eccessiva agli Ea.
Doomed – Wrath Monolith
Continua il percorso sulle vie lastricate di dolore del death-doom da parte di Pierre Laube con il suo solo project Doomed.
Night Gaunt – Night Gaunt
I romani Night Gaunt esordiscono con questo disco omonimo andando a rimpinguare la schiera di buone band della capitale dedite ad un doom dai tratti piuttosto classici.
Abysmal Grief / Runes Order – Hymn of the Afterlife / Snuff the Nun
Uno split album di qualità non comune grazie alla presenza di due realtà che non deludono mai, dall’alto delle capacità compositive e della personalità dei musicisti coinvolti.
Jussipussi – Greatest Tits
Dall’underground italiano stanno venendo fuori molti dischi di musica pesante davvero interessanti, ed è al piccolo cabotaggio che dobbiamo rivolgerci se si vuole ascoltare buona musica.
Psychedelic Witchcraft – Black Magic Man
Questo 10″ è una carezza, un profondo atto d’amore verso un certo tipo di musica e di retaggio culturale che va dai Black Sabbath a Lucio Fulci, passando per pupille senza colore e sguardi alla volta celeste.