Mare Infinitum – Alien Monolith God
Alien Monolith God è un lavoro davvero eccellente nel suo districarsi tra i mortiferi e cadenzati riff e le improvvise quanto ariose aperture melodiche.
Dryom – 2
Un buon disco consigliato agli estimatori della scuola funeral russa.
Endlesshade – Wolf Will Swallow the Sun
L’ennesima nuova stimolante scoperta proveniente dalla scena death-doom ucraina sulla quale focalizzare l’attenzione anche in prospettiva futura.
Filii Eliae – Cimiterivm
Il metal occulto di scuola italiana e una consistente spruzzata di black in salsa mediterranea sono gli ingredienti di base che rendono “Cimiterivm” un gran bel disco.
Forgotten Tomb – Hurt Yourself And The Ones You Love
L’ennesima prova maiuscola di una grande band, con un album inattaccabile sotto qualsiasi punto di vista.
Dementia Senex / Sedna – Deprived
Due tra le migliori realtà italiane in ambito post metal vengono riunite per questo split album edito dalla Drown Within Records.
Dormant Inferno / Dionysus – Beyond Forgotten Shores
Davvero convincente questo split album che vede coinvolte due band asiatiche, gli indiani Dormant Inferno ed i pakistani Dionysus.
Dopethrone – Hochelaga
“Hochelaga” è permeato di ritmi lenti, completamene riempiti da un grande muro del suono, con un incedere marcio eppure costante, anzi incessante.
FamishGod – Devourers of Light
Un disco tutt’altro che di impatto immediato, ma allo stesso tempo pericolosamente avvolgente pur nelle sue atmosfere cupe ed asfissianti.
Autumnia – Two Faces Of Autumn
Interessante riedizione dei due primi lavori degli Autumnia
Apostate – Time Of Terror
“Time Of Terror” è un album convincente nel suo intero sviluppo e tutto sommato diverso per stile ed approccio rispetto a ciò che si ascolta abitualmente dalle doom band ucraine.
The Whorehouse Massacre – Altar Of The Goat Skull / VI
Pur apprezzandone gli intenti, trovo questa interpretazione del genere un po’ troppo minimale e lofi per i miei gusti, ma non per questo l’operato dei The Whorehouse Massacre va sottovalutato o ancor peggio ignorato
Aethyr – Corpus
Gli Aethyr sorprendono e convincono con questo loro secondo album che potrebbe folgorare più di un appassionato dello sludge doom meno convenzionale.
Shallow Rivers – The Leaden Ghost
Tirando le somme, la sensazione è che gli Shallow Rivers abbiano sentito la necessità di inasprire ulteriormente il proprio sound, rendendolo sicuramente più cupo ma facendogli perdere parzialmente quell’afflato melodico che aveva reso il lavoro precedente qualcosa di molto vicino ad un capolavoro.
Evadne – Dethroned Of Light
Mezz’ora di musica di ottima fattura che, per assurdo, non placa ma rende ancor più impellente il desiderio di ascoltare un nuovo full length da parte degli Evadne.
In Lacrimaes Et Dolor / The Blessed Hellbrigade / Aphonic Threnody / Y’ha-nthlei – Of Poison and Grief (Four Litanies for the Deceased)
Nel complesso un’altra uscita di valore per la GS Productions, tutt’altro che superflua in quanto consente di verificare i progressi di realtà emergenti quali gli In Lacrimaes Et Dolor, The Blessed Hellbrigade e Y’ha-nthlei, confermando nel contempo lo stato di grazia degli Aphonic Threnody.
Woccon – Solace In Decay
Il death doom degli Woccon appare piuttosto peculiare nel suo incedere, proprio per i suoi tempi mai eccessivamente rallentati ed un mood molto meno cupo rispetto alla media.
Frowning – Funeral Impressions
“Funeral Impressions” si dimostra una prova di grande spessore qualitativo nel corso della quale viene esibita un’ora abbondante di suoni dolenti ma arricchiti da una connotazione melodica sempre in bella evidenza.
Jupiterian – Archaic
I brasiliani Jupiterian fanno il loro esordio con questo ep all’insegna di un death doom dai connotati piuttosto tradizionali.
Abysmal Growls of Despair / In Lacrimaes Et Dolor / Until My Funerals Began – In Memoriam
Molto interessante questo split album, che vede all’opera tre diverse realtà dedite al funeral doom, unitesi con l’intento di dedicare la loro musica alle vittime del conflitto che sta lacerando da mesi l’Ucraina.