Cinnamun Beloved – Stain
Se siete fans del genere e vi piace curiosare nell’underground mondiale in cerca di nuove ed affascinanti realtà, i Cinnamun Beloved appagheranno la vostra fame di musica metallica dal taglio gotico e sinfonico.
Cernunnos – Summa Crapula
Summa Crapula è un lavoro che pone i Cernunnos sulla mappa del folk metal e con fare sicuro: dopo un debutto così aspettiamo assisi ad un tavolo di una taberna il seguito.
The Sullen Route – Last Day In Utter Diseases
Quello che resta di Last Day In Utter Diseases è la sensazione di un lavoro da rifinire ma anche suggestivo di una band dalle potenzialità ancora da esprimere, oltre che indecisa sulla direzione da intraprendere.
Sinaya – Maze Of Madness
Dal Brasile arrivano ad aprire crani in un brutale massacro estremo le Sinaya, quartetto tutto al femminile che, se vi ruberà gli occhi a livello estetico, vi stordirà immediatamente quando la prima nota di Life Against penetrerà come un trapano nei vostri ormai distrutti padiglioni auricolari.
Amarok – Devoured
Mastodontica opera prima del quartetto californiano capace di unire in un epico viaggio desolazione,pesantezza e personalità.
Issuna – Ez dugu aske izateko zuen baimenik behar
Gli Issuna vengono dalla piccola cittadina di Ermua nei Paesi Baschi e fanno un’ottima ed esplosiva miscela di grindcore, crust e hardcore, il tutto cantato ovviamente in basco.
Witch Mountain – Witch Mountain
I riff di scuola classica si alternano ad aperture blues psichedeliche, senza intaccare il rituale oscuro e sabbathiano, lunghe ed estenuanti danze stregonesche in alcuni casi al limite dello sludge, che la nuova cantante dirige con la sua voce ipnotica e calda.
Not My Master – Disobey
Violenti, paranoici, e pericolosissimi i Not My Master esordiscono con un concentrato di musica pesante e schizzata, che in mezzora costruisce un muro sonoro invalicabile.
King Heavy – Guardian Demons
Guardian Demons si rivela un lavoro di buona fattura, curato ed onesto, sicuramente adatta ai fans del doom, i quali troveranno nei King Heavy una band affidabile nel suo genere.
June 1974 – Nemesi
Nemesi risente talvolta delle difficoltà oggettive nell’assemblare pulsioni e stili differenti dei vari ospiti, per di più da parte di un compositore che si cimenta per la prima volta con sonorità di questo genere, ma una simile operazione alla fine va vista con favore, avvicinandovisi possibilmente con la giusta mentalità.
This Isn’t Over – Ora
Come abbiamo spesso affermato su queste pagine, il movimento metalcore (o modern metal qual dir si voglia) è molto affollato, ma bisogna dire che ultimamente in Italia ci sono gruppi come i This Isn’t Over che stanno notevolmente alzando l’asticella della qualità.
Valyria – Into The Dying Of Time
Into The Dying Of Time risulta una buona partenza per la band canadese, arrivata sul mercato underground metallico con leggero ritardo rispetto all’inizio attività ma finalmente pronta a soddisfare le voglie musicali dei fans di Children Of Bodom, Stratovarius, Kalmah e Wintersun.
Oubliette – The Passage
Secondo album dopo 4 anni di silenzi, eccezion fatta per due singoli, usciti unicamente in digitale per questo combo americano fautore di un ottimo melodic black metal: The Passage vi coinvolgerà e vi appassionerà dalla prima all’ultima nota.
Sahon – Chanting For The Fallen
Chanting For The Fallen perpetua la tradizione del gruppo sud coreano, ispirato dai maestri Slayer e Venom per mezz’ora di metal sparato ad alta velocità come si faceva negli anni ottanta.
Cold Snap – All Our Sins
All Our Sins è un album che avrà consensi trasversali, dato che piacerà a chi ama il metalcore ed il groove metal, ma anche ascoltatori di altri generi lo apprezzeranno molto.
VV.AA. – Against PR III Compilation
Una tracklist corposa e di ottima qualità è presente in questa compilation che vi aiuterà nella ricerca di nuova musica: in Against PR III troverete gruppi già apparsi con le loro opere sulle pagine virtuali di MetalEyes, motivo in più per non lasciarveli sfuggire.
Lurk – Fringe
Fringe è un’opera di devastante potenza, nel corso della quale il quartetto esibisce un doom che, alla preponderante componente sludge, aggiunge anche elementi black e death, andando a formare un quadro davvero intrigante per tutti gli appassionati di sonorità oscure
Black Vatican – The Black Vatican
The Black Vatican si lascia ascoltare volentieri anche se il fatto di mantenere una stessa ritmica per tutti i cinquanta minuti del lavoro lascia diverse perplessità.
Grimorium Verum – Revenant
Non ci troviamo al cospetto di qualcuno che occupa i piani alti del symphonic black ma neppure di musicisti relegati nei bassifondi , anzi: Andy Felon e Roma Diamond meritano un plauso per un’offerta che non deluderà alla fine chi predilige queste sonorità.
Omit – Medusa Truth, Part 2
In questo mondo ovattato le regole della nostra dimensione vengono cambiate e si entra in un qualcosa di profondamente diverso. Un disco suonato e composto con cura e dedizione, e che non lascia nulla al caso, una splendida fuga.