Demonic Death Judge – Skygods
Una prova sorprendente per qualità e chiarezza delle idee riversate in questa cinquantina di minuti che volano via in un amen, proprio grazie alla capacità dei finnici di comporre brani dotati di profondità, pur senza rivelarsi eccessivamente ostici ai primi ascolti.
Helrunar / Árstíðir Lífsins – Fragments: A Mythological Excavation
“Fragments: A Mythological Excavation” è uno split album, nato dalla collaborazione tra le due label tedesche Prophecy Productions e Vàn Records, che vede impegnate due band forse non troppo conosciute dalle nostre parti ma sicuramente di grande spessore artistico.
Black Oath – Ov Qliphoth And Darkness
“Ov Qliphoth And Darkness” è l’ennesimo grande disco doom metal pubblicato da una band italiana.
Cold Insight – Further Nowhere
Chi ha apprezzato l’operato di Sebastien negli Inborn Suffering e nei Fractal Gates, si avvicini comunque senza indugi a a questo progetto di sicuro interesse e ragguardevole qualità, in attesa di seguirne i prossimi sviluppi.
Doomraiser / Caronte – Split
Uno split che si rivela un’autentica chicca per gli appassionati, oltre che un prezioso e gradito antipasto in grado di lenire l’attesa per le prossime prove su lunga distanza di due band dallo status ormai consolidato.
Infinita Symphonia – Infinita Symphonia
Gli Infinita Symphonia vanno ad aggiungersi al cospicuo numero di band tricolori dedite ad un heavy metal dai tratti sinfonici e lo fanno senza sfigurare al cospetto dei nomi più celebrati della scena.
The Great Saunites – The Ivy
The Ivy merita di entrare a far parte della discografia degli ascoltatori dalle vedute più aperte.
Tethra – Drown Into The Sea Of Life
Un lavoro consigliato vivamente a chi apprezza il doom nella sua forma più genuina e spontanea.
Procession – To Reap Heavens Apart
“To Reap Heavens Apart” conferma i Procession come un delle band guida dell’attuale scena doom.
Aborym – Dirty
Gli Aborym confermano con questo loro sesto disco il raggiungimento di uno status di tutto rispetto conquistato grazie a dischi talvolta accolti in maniera controversa, tutti accomunati però da una mai sopita voglia di sperimentare soluzioni non convenzionali.
Svartsyn – Black Testament
Le variazioni sul tema sono pressoché inesistenti, Ornias conduce la sua macchina infernale verso un’apocalisse ineluttabile, senza sorprendere né deludere, semplicemente continuando a proporre con coerenza e competenza la propria musica e senza svendere malignità in versione plastificata.
Ecnephias – Necrogod
La caratteristica di schiudersi lentamente e di concedersi all’ascoltatore solo dopo diversi passaggi nel lettore è una peculiarità dei grandi dischi.
PTSD – A Sense Of Decay
I PTSD con A Sense Of Decay forniscono una prova decisamente buona, anche se ho la sensazione che la loro proposta possa attecchire più oltreoceano che non all’interno dei nostri confini
Evoke Thy Lords – Drunken Tales
Gli Evoke Thy Lords, dopo il gothic doom dell’esordio datato 2008, hanno decisamente mutato pelle trasformandosi in questa creatura dai tratti cangianti e in grado di evocare, grazie all’uso intensivo ma appropriato del flauto, sensazioni dall’alto tasso lisergico.
Paganizer – World Lobotomy
Il classico disco che non cambierà il corso della storia ma del quale i cuori metallici, magari un po’ più datati come il mio, hanno sempre dannatamente bisogno …
Abysmal Grief – Feretri
Lungi da tentazioni sciovinistiche, si può tranquillamente affermare che un disco con tali caratteristiche poteva estrarlo dal cilindro solo una band italiana.
Attractha – Engraved
“Engraved” mette in evidenza una band dalle notevoli potenzialità e dalla sufficiente personalità in grado di regalare soddisfazioni a chi apprezza il metal nella sua veste più classica.
Crest Of Darkness – In The Presence Of Death
“In the Presence of Death” si rivela un esempio di black-death credibile e da ascoltare con senza alcuna remora.
Kaledon – Altor: The King’s Blacksmith
I Kaledon dimostrano come sia possibile, anche dopo anni di attività, continuare a progredire e a migliorarsi quando la passione rende l’incisione di un nuovo disco la finalizzazione di un processo creativo e non la periodica timbratura di un cartellino.
The Moth Gatherer – A Bright Celestial Light
Questo disco è bellissimo a mio avviso. Ma il mio avviso potrebbe non essere il vostro. E quest’ultima frase dovrebbe essere scritta sulla confezione di ogni recensione.